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Messaggio del Vescovo Mario

Carissimi,

anche in occasione della seconda alluvione, nell’arco di poco tempo, desidero esprimervi la mia vicinanza e assicurarvi il ricordo alla Beata Vergine delle Grazie, che abbiamo appena celebrato, e al Signore Gesù. Oltre agli ingenti danni a persone, famiglie, imprese, comunità civili, colline, colture, frutteti, vie di comunicazione, al momento nella nostra Diocesi contiamo due vittime a Russi e una a Faenza a cui vanno le nostre preghiere. In questo scenario drammatico, anche questa volta, con l’efficace protezione della nostra Patrona, c’è stata anche una mobilitazione corale e coesa della popolazione, della Protezione civile, delle Forze dell’Ordine, degli Amministratori, di gruppi di volontari.

Non è mancata la solidarietà civile e cristiana, che fa ben sperare in una pronta ripresa in ogni settore della società e delle istituzioni. In tutto questo anche le comunità cristiane si sono rese disponibili nonostante le ferite subite per l’accoglienza di persone e gruppi di sfollati. Il Seminario, già cittadella di solidarietà, in questa drammatica occasione ha aperto ancora di più le sue porte e le sue braccia nell’accoglienza: suore clarisse di Montepaolo, 22 ragazzi minorenni, alcune famiglie di sfollati. La Caritas diocesana è pienamente mobilitata ma le urgenze sono molte.

Amiamoci gli uni gli altri, incoraggiandoci e sostenendoci reciprocamente. Operiamo con intelligenza e con il cuore aperto al dono. Non tralasciamo la preghiera e l’Eucaristia. Uniamo i nostri monasteri, le parrocchie, le famiglie, le associazioni in un cammino di più intensa condivisione nei beni spirituali e materiali. Lo spirito di Verità ci aiuti a vedere meglio gli obiettivi fondamentali e la fragilità delle nostre vite. La Beata Vergine delle Grazie accompagni le nostre comunità. Aiutiamo i nostri giovani, specie quelli che si accingono a partecipare alla prossima Giornata mondiale della gioventù. Penso che coinvolgerli nel movimento di solidarietà che la Diocesi e la società stanno vivendo a favore degli alluvionati sia un ottimo tirocinio nel vivere concretamente la propria vita come dono. Vi benedico nel Signore Gesù.

+ Vescovo Mario

18 maggio 2023

 

 

L’intervista del Vescovo sul quotidiano Avvenire:

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/un-altro-colpo-durissimo-da-affrontare-ma-la-popolazione-solidale-si-ria

19 maggio 2023

«Le chiese inondate sono San Francesco e Santa Margherita a Faenza, quelle di Gaiano, Casanola, Solarolo, Sant’Agata sul Santerno. Tutti i comuni della diocesi sono stati colpiti. Tredozio, Modigliana, Marradi, Brisighella, Castel Bolognese, Faenza, Bagnacavallo, Fusignano, Russi, Alfonsine, Cotignola ». Il vescovo di Faenza-Modigliana, Mario Toso, ci legge i messaggi ricevuti su Whatsapp dal vicario generale, don Michele Morandi. Un elenco che assomiglia alla conta dei danni dopo un sisma. Con annessa una lista di sacerdoti e religiosi che risultano isolati per le frane o bisognosi di un tetto.

Eccellenza, vedo che sono state toccate anche delle suore di clausura, le clarisse di Montepaolo.
Hanno lasciato il convento su sollecitazione della Protezione civile perché la strada per raggiungerle risulta interrotta in quattro punti. Staranno per un po’ negli ambienti del Seminario.

La lista dei preti in difficoltà si sta assottigliando?
Per ora di un nome, don Renzo Tarlazzi, che è stato accolto nella Casa del Clero di Faenza. Dal parroco di Zattaglia, don Alfiero Nannini, e dal parroco di Tredozio, don Massimo Monti, non abbiamo ancora ricevuto risposta. Speriamo in buone notizie nelle prossime ore. La Valle Acerrata mercoledì risultava completamente isolata. Per fortuna non sono state riscontrate emergenze sanitarie.

La Cattedrale è stata danneggiata?
Ci ha salvato essere leggermente sopraelevati. In episcopio è entrata l’acqua dal giardino sul retro, ha invaso una cantina, un deposito di libri, ha fatto qualche danno ma non come nelle abitazioni che sono 20 metri più in basso e hanno avuto anche tre metri d’acqua. Io ho passato la notte al piano superiore, come ci avevano detto di fare. Qui c’è ancora la luce, al piano terra no.

C’è chi dice che le mura in città abbiano creato un effetto catino.
No, le mura sono ridotte a poco. È piuttosto il cedimento in diversi punti degli argini del fiume che ha causato il dilagare dell’acqua.

Com’è l’umore della gente e anche del clero?
I sacerdoti mi sembrano sereni e la popolazione attiva, come al solito, molto solidale. La ripartenza sarà difficile e ci vorrà del tempo. Abbiamo avuto due alluvioni, una dopo l’altra. Già la prima aveva fatto danni ingenti, danni alle colture, ai frutteti. Con la seconda l’acqua ha invaso gran parte della città, un duro colpo. Però questa è gente che si dà molto da fare e si rialzerà.

La solidarietà non sembra mancare anche da fuori.

Certamente. Nella precedente alluvione abbiamo ricevuto aiuti dalla Caritas di Senigallia ma anche dalla Caritas ambrosiana. La Cei, in particolare il presidente, il cardinale Zuppi, e il segretario generale, l’arcivescovo Baturi, hanno assicurato vicinanza e aiuto concreto.

Cosa cambierà questo disastro nella consapevolezza della popolazione?
Viviamo in un contesto geologico che ha delle evidenti fragilità. Le frane che si sono verificate nella parte collinare sono avvenute in punti già soggetti, in passato, a smottamenti. Abbiamo la “vena del gesso” nella parte appenninica. A Brisighella (paese che diede i natali al cardinale Achille Silvestrini, ndr) stavamo ristrutturando la chiesa arcipetrale che si stava sventrando. C’è bisogno di cura. Si può spremere il fiume Lamone fino all’ultima goccia, ma se poi il greto non viene pulito e curato succedono dei guai.

Il lavoro materiale lo metteranno la gente e le istituzioni. L’impegno della preghiera spetta però alla Chiesa.
L’aiuto materiale c’è anche da parte nostra, con la Caritas, con l’ospitalità nelle canoniche. Per quanto riguarda la preghiera, è appena terminata la festa della patrona, la Beata Vergine delle Grazie, c’era qui anche il cardinale Bassetti. Abbiamo pregato perché la Madonna ci assistesse.

L’assistenza servirà forse ancora di più nella fase che inizia ora.
Già. Intanto l’acqua inizia a ritirarsi.

 

 


Il 28 maggio, Solennità di Pentecoste, Giornata diocesana per la raccolta a favore delle popolazioni colpite dalle calamità

Nei giorni scorsi il territorio della diocesi di Faenza-Modigliana è stato colpito da gravi fenomeni atmosferici che hanno provocato ingenti danni. La Caritas diocesana di Faenza-Modigliana e le nostre comunità ecclesiali sono impegnate a sostenere anche economicamente quanti stanno subendo disagi in conseguenza di questi eventi. Volendo stimolare ulteriormente la vicinanza nei confronti dei fratelli e delle sorelle che si trovano nel bisogno; a norma del can. 1266 CJC, del n. 32 dell’Istruzione in materia amministrativa della Conferenza Episcopale Italiana del 2005, della delibera n. 59/1993 della Conferenza Episcopale Italiana, con il presente decreto

STABILIAMO CHE

  1. domenica 28 maggio, Solennità di Pentecoste, è istituita la Giornata diocesana per la raccolta a favore delle popolazioni colpite dalle calamità (colletta obbligatoria) da celebrare nelle Chiese della Diocesi;
  2. le offerte raccolte devono essere sollecitamente consegnate dal Parroco o dal Rettore diocesana per le finalità stabilite con il presente decreto;
  3. le comunità parrocchiali, i movimenti, i gruppi, le associazioni ecclesiali sono invitate a condividere questa concreta testimonianza di fraternità.

Faenza, 11 maggio 2023


Indicazioni Cei: tutte le attività liturgiche tornano a pieno regime

“Accogliendo la comunicazione dell’Oms, segnaliamo che tutte le attività ecclesiali, liturgiche, pie devozioni, possono tornare a essere vissute nelle modalità consuete precedenti all’emergenza sanitaria. Resta salva la possibilità per i vescovi diocesani di disporre o suggerire alcune norme prudenziali come l’igienizzazione delle mani prima della distribuzione della Comunione o l’uso della mascherina per la visita ai malati fragili, anziani o immunodepressi”. Lo scrive la presidenza Cei in una lettera ai vescovi dopo l’annuncio dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla fine dell’emergenza sanitaria pubblica per Covid-19.

Richiamando il «tempo difficile in cui le comunità cristiane sono state prossime con la preghiera e opere di carità a chi ha sofferto la malattia e le conseguenze della difficile fase economica» ed esprimendo «sentimenti di gratitudine per il personale sanitario che con dedizione e mettendo a rischio la propria vita si è preso cura dei numerosi ricoverati e per tutti coloro che hanno dato il loro contributo ad alleviare i disagi e affrontare la crisi», la Cei ricorda anche «le tante persone che hanno perso la vita, tra cui centinaia di sacerdoti che hanno contratto l’infezione adoperandosi per il proprio ministero». Infine, l’appello affinché «cessino, o siano diminuite nel loro numero, le celebrazioni trasmesse in streaming». Le attività in strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali seguiranno invece le norme proprie dei luoghi.

“Qualora si ritenesse sussistente la necessità di una trasmissione in streaming – precisa il vescovo Mario Toso – è necessario che tale richiesta, previo valutazione preliminare sull’opportunità pastorale dell’iniziativa effettuata dalla parrocchia stessa, sia sottoposta in forma scritta all’Ordinario diocesano per il definitivo nulla osta. Pertanto, prima di prendere impegni con l’emittente tv per la trasmissione, occorre ottenere l’espresso nulla osta da parte dell’Ordinario diocesano”

Il vescovo emerito monsignor Claudio Stagni festeggia i 60 anni di ordinazione presbiterale

l vescovo emerito della Diocesi di Faenza-Modigliana, monsignor Claudio Stagni, del clero dell’Arcidiocesi di Bologna, è stato ordinato presbitero il 25 luglio 1963. La messa di domenica scorsa in Cattedrale, per l’apertura delle celebrazioni della Patrona, Beata Vergine delle Grazie, è stata l’occasione per festeggiare con lui questo traguardo. Di seguito riportiamo il saluto del vescovo monsignor Mario Toso.

Celebriamo, dunque, con un po’ di anticipo l’anniversario, anche perché nel mese di luglio i faentini gravitano verso il mare, per godere refrigerio e benessere. Il vescovo Stagni ha vissuto il suo ministero presbiterale in particolare come parroco di san Cristoforo in Mongardino, assistente di Zona dell’Agesci, assistente diocesano dell’AC. Fu nominato Vicario generale dell’Arcidiocesi di Bologna dal 23 maggio 1988. Venne consacrato vescovo ausiliare del cardinale Giacomo Biffi, collaborando con un grande pastore. Nel 2004 fu eletto vescovo di Faenza-Modigliana. Nel 2015 è divenuto vescovo emerito.
Le letture odierne della quinta domenica di Pasqua si prestano bene per parlare sia del suo ministero presbiterale sia di quello episcopale. In questa Diocesi ha confermato il popolo cristiano nella fede. Ha indicato a tutti Gesù Cristo come via verità e vita. Sulle orme del Pastore dagli occhi grandi, ha mostrato come la Chiesa, costruita come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali, cammina nella storia verso il compimento del Regno di Dio. Nella casa del Padre l’umanità trova il suo posto.
Spirito acuto e cordiale il vescovo Claudio ha condotto il suo gregge senza grossi scossoni, verso pascoli ubertosi e placide acque.
Ha propiziato una stagione di vocazioni presbiterali che sono germogliate in questi anni. Ora vive, come vescovo emerito, nella Casa del clero, circondato da vari presbiteri con i quali ha collaborato nella vigna di questa Diocesi. Lo ringraziamo per il suo amore mostrato nei confronti del presbiterio e di questa Diocesi che ha scelto come luogo ove vivere i suoi giorni e continuare il suo ministero. Come segno di riconoscenza, cara eccellenza, l’Arciconfraternita della Beata Vergine delle Grazie, di cui Lei fa parte, le omaggerà una formella artistica sulla quale è raffigurata la Vergine patrona della Diocesi di Faenza-Modigliana, attorniata da santi presenti in questa cattedrale. Grazie ancora Eccellenza!

Mario Toso, vescovo


Beata Vergine delle Grazie: il calendario delle celebrazioni

La Diocesi si appresta a festeggiare la Beata Vergine delle Grazie, patrona della città e della Diocesi. Le giornate di preparazione partiranno domenica 7 maggio e si concluderanno l’11 maggio.

Giornate di preparazione

Domenica 7 maggio alle 17.15 in Cattedrale, recita del Rosario; a seguire, si celebrerà la Santa Messa di apertura dei festeggiamenti, a cui presiederà il vescovo emerito monsignor Claudio Stagni, nel 60° anniversario della sua ordinazione presbiterale.
Nelle giornate successive saranno celebrate le Giornate di preghiera per le vocazioni (8 maggio), per gli anziani  (9 maggio)  per la pace (10 maggio) per i bambini (11 maggio).

Annullata a causa del maltempo e dell’allerta meteo, giovedì 11 maggio, la tradizionale benedizione degli automezzi, nel parcheggio del palaCattani, in piazzale Tambini. Programma completo delle celebrazioni nel volantino sotto.

Atto di affidamento

I festeggiamenti per la Patrona entreranno nel vivo da venerdì 12 maggio, con l’Atto di affidamento. Alle 20.30 saranno celebrati i Vespri alla chiesa di San Domenico. Da qui partirà poi la processione che, lungo corso Mazzini, arriverà fino alla Cattedrale dove si compierà l’Atto di affidamento alla Vergine Maria da parte della città e della Diocesi; a presiede sarà il vescovo monsignor Mario Toso. A questa celebrazione sono invitate le parrocchie del Vicariato di Faenza con la partecipazione dei ragazzi, provenienti anche da Forlì, che andranno alla Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg) di Lisbona in programma a inizio agosto.

Solennità e conclusione

Sabato 13 maggio alle ore 10.30 sarà celebrata la Santa Messa Pontificale presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia e già presidente della Cei. Durante la celebrazione il sindaco Massimo Isola farà un’offerta per l’accensione di un cero, e al termine della Messa, benedizione della città e della Diocesi.
Avrà luogo alle 16 la tradizionale Fiorita dei bambini con atto di omaggio alla Madonna della torre civica, presieduto dal vescovo Mario. Dalle 17 si reciterà il rosario e i Vespri. Alle 18 il vescovo presiederà la Messa durante la quale e componenti dei 5 Rioni e del Gruppo municipale offriranno alla Madonna un cero.
Inizierà poi alle 21 il concerto gospel del coro Voices of joy sul sagrato della Cattedrale, finendo con una pizzata conviviale.

Domenica 14 maggio alle 10.30 celebrazione della Messa per gli anziani e i malati, con il sacramento dell’Unzione degli infermi. Dalle 17 recita del Rosario e dei Vespri.
A concludere i festeggiamenti, alle 18 la Messa in suffragio dei confratelli e consorelle defunti dell’Arciconfraternita della Madonna delle Grazie. A presiedere la celebrazione sarà don Francesco Cavina, rettore.

Dal 7 al 14 maggio nelle pasticcerie e nei forni Ascom convenzionati sarà possibile acquistare la novità 2023: la torta delle Grazie.
Info: arciconfraternitabvgfaenza.it

L’invito del vescovo Mario

«Desideriamo che la festa patronale sia sentita in tutto il territorio diocesano – scrive il vescovo Mario ai membri dei Consigli pastorali e affari economici diocesani – ed è per questo che nei giorni della festa l’immagine della Vergine sarà portata in tutti i vicariati della Diocesi. Invito tutti voi, in qualità di corresponsabili della vita delle nostre parrocchie, a partecipare e a diffondere l’invito, nella serata dedicata al vostro vicariato. Inoltre invito tutti a partecipare al momento più importante di tutti i festeggiamenti, ossia alla Messa delle 10.30 di sabato 13 maggio in Cattedrale, presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti». Dopo la quale i membri dei Consigli parrocchiali sono invitati a un pranzo offerto in Seminario.

Contattare Paolo Celli 329 9636068 entro il 10 maggio


Parrocchie: le nomine del Vescovo Mario

In occasione della Messa Crismale del Giovedì Santo, 6 aprile, in Cattedrale il Vescovo monsignor Mario Toso ha annunciato le seguenti nomine parrocchiali.

A Faenza Don Marco Donati è stato nominato parroco di San Giuseppe Artigiano e confermato parroco di San Savino in Paradiso.

Il vescovo Mario ha inoltre nominato don Marco Ferrini parroco di San Michele Arcangelo in Brisighella e di San Ruffillo, oltre che parroco a San Pietro in Fognano. Per quanto riguarda la parrocchia di Brisighella, la rappresentanza legale e l’amministrazione resteranno in capo al vicario generale monsignor Michele Morandi.

Monsignor Toso ha poi nominato don Mirko Santandrea parroco di San Lorenzo in Marradi. Sarà inoltre amministratore parrocchiale di Sant’Adriano e San Martino in Gattara, mentre viene confermato amministratore parrocchiale di San Cassiano.

Infine il vescovo ha nominato rispettivamente Don Massimo Geminiani parroco moderatore e Don Andrea Rigoni parroco in solido non moderatore di Sant’Antonino a Faenza.

I presbiteri nominati, che il vescovo Mario ha tenuto a ringraziare per la loro pronta obbedienza, inizieranno il proprio ministero entro sei mesi dalla data odierna.

 

Il riepilogo delle nomine

 

In data 6 aprile 2023 il Vescovo Monsignor Mario Toso ha nominato:

  • il Rev.do Don Marco Donati Parroco di S. Giuseppe Artigiano;

 

  • il Rev.do Don Pellegrino Montuschi Vicario Parrocchiale di S. Giuseppe Artigiano;

 

  • il Rev.do Don Mattia Gallegati Vicario parrocchiale di S. Savino in Paradiso;

 

  • il Rev.do Don Marco Ferrini Parroco di S. Michele Arcangelo in Brisighella e di S. Rufillo con tutti i diritti e i doveri esclusi la rappresentanza legale e l’amministrazione che resteranno in capo al Vicario generale per la complessa situazione relativa ai lavori in corso, Parroco di S. Pietro in Fognano, Amministratore parrocchiale di S. Giovanni Battista in Ottavo;
  • il Diacono Stefano Lega, che mantiene l’ufficio di Cerimoniere vescovile, Collaboratore nella cura pastorale delle Parrocchie affidate al Presbitero Marco Ferrini;

 

  • il Rev.do Don Massimo Geminiani Parroco Moderatore di S. Antonino;

 

  • il Rev.do Don Andrea Rigoni Parroco in solido non Moderatore di S. Antonino;

 

  • il Rev.do Don Mirko Santandrea Parroco di S. Lorenzo in Marradi, Amministratore parrocchiale di S. Adriano e di S. Martino in Gattara.

 

Questi nostri confratelli, che ringrazio per la pronta obbedienza, dovranno iniziare il proprio ministero entro 6 mesi dalla data odierna.

Nel frattempo il vescovo Mario ha nominato, fino all’ingresso del nuovo parroco:

  • il Rev.do Don Marco Ferrini Amministratore parrocchiale di S. Antonino;

 

  • il Rev.do Don Pellegrino Montuschi Amministratore parrocchiale di S. Lorenzo in Marradi;

 

  • il Rev.do Don Mario Piazza Amministratore parrocchiale di S. Giuseppe Artigiano;

 

  • il Rev.do Don Mirko Santandrea Amministratore parrocchiale di S. Pietro in Fognano.

 

 

Inoltre, ha confermato:

  • Don Marco Donati Parroco di S. Savino in Paradiso e Amministratore parrocchiale di S. Procolo alla Pieve Ponte;

 

  • Don Mirko Santandrea Amministratore parrocchiale di S. Cassiano;

 

  • Mario Piazza Amministratore parrocchiale di S. Pier Laguna.

Pasqua: le celebrazioni in Cattedrale per la Settimana Santa

Di seguito il programma delle celebrazioni per la Settimana Santa alla Basilica Cattedrale di Faenza. La Via Crucis cittadina partirà dalle 20.30 del Mercoledì Santo, 5 aprile, dalla chiesa di Santa Maria dell’Angelo, dove è allestita la mostra Anastasi. Oltre la notte. In occasione di giovedì 6 aprile (Giovedì Santo) dalle 8.30 alle 12 e dalle 16 alle 19 ci sarà l’ascolto delle confessioni. Alle 9.30 sarà celebrata la Santa Messa Crismale presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso. Alle 18 la S. Messa nella cena del Signore presieduta sempre dal vescovo monsignor Mario Toso. Infine l’Adorazione presso l’altare della Reposizione dalle 19.30 alle 20.30. In seguito venerdì 7 (Venerdì Santo) alle 8.30 l’Ufficio delle letture e Lodi. Dalle 8.30 alle 12 e dalle 16 alle 19 ci sarà l’ascolto delle confessioni e alle 18 sarà celebrata la Passione del Signore presieduta dal vescovo Mario. Si procede con sabato 8 (Sabato Santo) alle 8.30 con l’Ufficio delle letture e Lodi. Dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 22.30 ci sarà l’ascolto delle confessioni infine alle 21.30 si celebrerà la Solenne veglia pasquale presieduta dal vescovo Mario. In occasione della Domenica di Pasqua nella Resurrezione del Signore del 9 aprile celebrazioni alle 7.30-9-12. Dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 ci sarà l’ascolto delle confessioni, alle 10.30 si celebrerà la Santa Messa Solenne presieduta dal vescovo Mario Toso. Alle 17.30 celebrazione solenne dei Secondi vespri presieduti dal vicario generale, monsignor Michele Morandi, a cui seguirà la messa alle 18 presieduta dallo stesso vicario. Per le celebrazioni del Lunedì dell’Angelo, del 10 aprile, messe alle 8 alle 18.

Oltre 700 persone in Cattedrale per l’assemblea diocesana con il cardinale Matteo Maria Zuppi

La Chiesa come comunità accogliente e capace di scendere “in strada” sull’esempio di Gesù. L’essere Fratelli tutti nella carità, andando oltre l’assistenzialismo verso chi è nel momento del bisogno. Il cristiano come “artigiano di Pace”. Sono questi alcuni degli spunti emersi dall’assemblea diocesana di Faenza-Modigliana in dialogo con il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei. L’assemblea è stata convocata dal vescovo, monsignor Mario Toso, per approfondire il secondo anno di Cammino sinodale in Diocesi, che entra ora nel vivo. Oltre 700 persone di ogni età – non sono mancati anche tanti giovani – hanno riempito la Cattedrale. Prima la liturgia della Parola, poi il dialogo con il cardinale, moderato dal vicario generale don Michele Morandi, a cui sono state poste le domande sul Sinodo arrivate nelle scorse settimane alla segreteria.

La Chiesa si rimette in viaggio e scende in strada, nei luoghi della sofferenza

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Prima del suo intervento, il cardinale Zuppi ha ricordato con affetto il cardinale Silvestrini e i cardinali Laghi e Monduzzi e monsignor Liverzani, tutti provenienti dalla nostra Diocesi. Si è poi entrati nel vivo del dialogo. «Il Cammino sinodale è vivere come Chiesa una responsabilità comune – ha detto il porporato -. Molti gruppi sinodali sono stati occasioni di coinvolgimento e confronto fraterno. È una grande sfida che ci ha lanciato papa Francesco, riprendendo papa Benedetto. La Chiesa deve rimettersi in viaggio. Cammino sinodale significa accordarci e comporre, oggi, la melodia che il Signore ci ha affidato. Tutti assieme». Un cammino che, invita Zuppi, deve seguire l’esempio dei dieci anni di pontificato di papa Francesco. «Il suo primo viaggio come Pontefice fu a Lampedusa.  E ancora oggi il Papa continua a portarci nei luoghi della sofferenza, le periferie. Per capire chi siamo dobbiamo andare là».

Zuppi: “La nostra Chiesa non deve ridursi a un gruppo WhatsApp”

Una domanda posta recita: A volte il nostro servizio ai poveri e agli ammalati viene inteso come un’assistenza. Come possiamo riscoprire che la vicinanza agli ultimi, agli anziani, ai poveri, ai malati, è annuncio e incontro con il Signore Risorto? «Si parte dall’essere fratelli tutti – ha detto il cardinale -. Saremmo forse assistenziali verso un nostro fratello o una nostra sorella? Direi proprio di no. Non ci limiteremmo all’assistenza. Faremmo di tutto perché possa avere un lavoro, essere felice, sentirsi amate e sentire che Dio lo ama. Questo è l’Annuncio che dobbiamo dare». Il cardinale Zuppi ha affrontato anche la tematica dell’annuncio e delle relazioni che sono due cantieri fondamentali del cammino sinodale. «Ritessere le relazioni è un tema bellissimo. Le nostre comunità devono essere comunità. Noi dobbiamo chiederci, le nostre comunità sono comunità? Qualche volta ci ignoriamo. Spero che le nostre comunità non diventino un gruppo WhatsApp, ma una famiglia».

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Tanti gli altri spunti lanciati: «La liturgia che non ha bisogno di orpelli, ma deve essere autentica e vissuta»; «il linguaggio deve sintonizzarsi all’uomo di oggi senza snaturarsi» e la nostra Chiesa non deve «avere un videocitofono per selezionare all’ingresso chi bussa alla porta». Spunti arrivati al cuore delle persone e che saranno materia di riflessioni da affrontare. Insieme.

Il video