Author: albertoluccaroni

Borsa di studio per il Progetto Policoro

Si cerca un nuovo "animatore di comunità" - scadenza 31 luglio 2020

Nell’ambito del Progetto Policoro della Conferenza Episcopale Italiana, Inecoop in collaborazione con la Diocesi di Faenza-Modigliana ha istituito per l’anno 2021 una borsa di studio di € 3.120 per la formazione di un Animatore di Comunità individuato dalla Diocesi.

Il Progetto Policoro è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione giovanile in Italia. Il suo scopo è sperimentare strade nuove e soluzioni inedite per dare speranza ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro, attivando iniziative di formazione, promuovendo una nuova cultura del lavoro e sostenendo l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità.

L’Animatore di Comunità è il vero protagonista del Progetto Policoro: è colui che incontra i giovani nelle scuole e nelle parrocchie, li accompagna in percorsi di orientamento professionale, promuove una nuova cultura del lavoro e del fare impresa, basata sui principi della Dottrina Sociale della Chiesa e dell’economia civile. Il percorso dell’Animatore di Comunità ha una durata complessiva di tre anni: inizia con un primo anno di formazione, mediante borsa di studio; ad esso seguono due anni di mandato individuale, sotto il coordinamento degli uffici diocesani di Pastorale Sociale e del Lavoro, Pastorale giovanile e Caritas, come collaboratore coordinato e continuativo di Inecoop.

La borsa di studio è finalizzata a sostenere la formazione del nuovo Animatore di Comunità per l’anno 2021, in materia di lavoro, imprenditorialità giovanile e animazione territoriale. La formazione avrà durata annuale, per un totale di 600 ore, suddivisa in corsi nazionali, regionali e interregionali, formazione e-learning e un percorso diocesano di apprendimento ed animazione territoriale.

Possono presentare domanda di partecipazione i giovani in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadini italiani, comunitari o non comunitari in possesso di permesso di soggiorno
  • età compresa tra i 23 e 35 anni
  • residenza e domicilio in uno dei Comuni della Diocesi
  • diploma di scuola secondaria di secondo grado
  • patente B
  • buona conoscenza informatica
  • esperienza ecclesiale nella Diocesi o in un’associazione riconosciuta
  • conoscenza e interesse per il tema giovani e lavoro
  • ottime capacità relazionali ed esperienza nell’animazione di gruppi giovanili
  • flessibilità oraria e disponibilità a partecipare ai corsi di formazione in tutta Italia

Per candidarsi al bando occorre compilare la domanda di partecipazione ed inviarla, unita ad un proprio Curriculum Vitae, entro il 31 luglio all’indirizzo email diocesi.faenza@progettopolicoro.it. Per informazioni telefonare a Debora Leonardi, AdC Progetto Policoro diocesi Faenza-Modigliana (3393553762), oppure scrivere a diocesi.faenza@progettopolicoro.it.

In allegato:

  • il testo ufficiale del Bando Borse di Studio Progetto Policoro;
  • domanda di partecipazione al bando;
  • identikit dell’Animatore di Comunità.

Bando di servizio civile regionale

Sette posti a Faenza per giovani 18/29 anni

È aperto il bando per il Servizio Civile Regionale: nella Provincia di Ravenna sono disponibili 12 posti, di cui 7 nel territorio del Comune di Faenza. Possono partecipare alla selezione i giovani cittadini italiani o provenienti da altri Paesi, in regola con la vigente normativa per il soggiorno, residenti o domiciliati in Italia, di età compresa tra i 18 e i 29 anni (compiuti), senza distinzione di sesso o di appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza.

La domanda di partecipazione deve pervenire all’ente titolare del progetto entro il 25 luglio 2020. E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto, pena l’esclusione dal bando. Sul sito www.coprescravenna.it sono disponibili l’avviso provinciale e il modulo della domanda. Vedi il bando e l’allegato.

  • Il progetto “Relazioni in gioco” permette il coinvolgimento di 4 giovani in attività di animazione culturale verso bambini e ragazzi, nella realizzazione di percorsi educativi per lo sviluppo di abilità relazionali e capacità di apprendimento e di feste quali occasioni di integrazione fra coetanei. Entrambe le sedi sono a Faenza: 2 posti presso l’Ufficio Promozione alla Mondialità dell’associazione Farsi Prossimo (via d’Azzo Ubaldini 7) e 2 posti presso il Circolino del Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere (via Mameli 1). Due posti (uno per sede) sono riservati a giovani che presentano una bassa scolarizzazione (scuola secondaria di primo grado o inferiore) o che in precedenza abbiano presentato domanda di partecipazione al servizio civile senza essere selezionati. Chi fosse interessato, deve indirizzare la propria candidatura all’Unione dei Comuni della Romagna Faentina. Vedi il progetto e la scheda sintetica.
  • Tre giovani, nell’ambito del progetto “Comunità in rete”, verranno coinvolti in attività di aiuto e assistenza ad adulti in condizione di disagio socio-economico e nel loro accompagnamento in percorsi per l’acquisizione di una piena autonomia ed inclusione sociale. Si intende quindi rispondere all’aumento delle richieste di ascolti e di accesso ai servizi offerti dal Centro di Ascolto della Caritas di Faenza. Chi fosse interessato, deve indirizzare la propria candidatura al Comune di Ravenna (ente titolare del progetto) ed indicare quale sede di servizio il Centro di Ascolto di Faenza, in via d’Azzo Ubaldini 7. Le altre due sedi del progetto sono la Caritas di Ravenna e il Comune di Ravenna (Centro Immigrati). Vedi il progetto e la scheda sintetica.

I progetti hanno durata di 11 mesi e prevedono un impegno mensile di 100 ore, su 5 giorni alla settimana. È previsto un rimborso spese di 439,50 euro al mese. Per i giovani selezionati l’inizio del progetto è previsto per il 1 settembre 2020.

Per ricevere informazioni si può contattare Erica Squarotti (333-3535575, serviziocivile@caritasfaenza.it). Per scegliere consapevolmente per quale progetto e sede presentare domanda, i giovani possono anche concordare una visita presso le sedi.
Le selezioni sono previste per mercoledì 29 Luglio 2020 per i candidati al progetto “Comunità in rete” e per martedì 3 Agosto 2020 per i candidati al progetto “Relazioni in gioco“.


Preghiera in famiglia: 14 giugno

Sussidio per la preghiera nelle case: Corpo e Sangue di Gesù Cristo

La diocesi ha preparato un sussidio di preghiera familiare per domenica 14 giugno 2020, in modo da accompagnare i fedeli a vivere il giorno del Signore pregando nelle proprie case.


Un operatore a sostegno delle Caritas parrocchiali

Caritas diocesana dedica ulteriori risorse alle strutture territoriali

L’impegno delle Caritas parrocchiali può avere, in questa seconda fase dell’epidemia Covid-19, un rilancio e un ripensamento delle propria attività per le varie sfaccettature che questa crisi presenta: per questo motivo hanno ricevuto un contributo economico proveniente dai Fondi 8xmille espressamente finalizzato all’emergenza Covid. Affinché le Caritas parrocchiali possano utilizzare al meglio le risorse stanziate ad hoc per l’emergenza, Caritas diocesana destina ulteriori ore di tempo di un proprio operatore come supporto al lavoro straordinario per i prossimi mesi.

Leggi la lettera che descrive questa iniziativa.

Messa per le vittime del Covid-19

Domenica 21 giugno nella cattedrale di Faenza

Domenica 21 giugno alle 10.30 nella cattedrale di Faenza il vescovo Mario Toso presiederà una Messa in suffragio delle vittime dell’epidemia Covid-19. La celebrazione sarà anche occasione per affidare alla Beata Vergine delle Grazie parenti e familiari delle vittime, medici, infermieri, operatori sanitari, volontari e quanti prestano il proprio sevizio con generosità in questo difficile contesto.

La Messa sarà trasmessa in diretta da Teleromagna sul canale 14 del digitale terrestre.

Centri estivi in parrocchia

Indicazioni dell'ufficio diocesano "Giovani e vocazione"

L’ufficio diocesano “Giovani e vocazione”, con una lettera del 9 giugno, offre spunti e indicazioni per le attività estive della parrocchie (cre, campi estivi, attività pastorali sporadiche con i ragazzi):

Nuove nomine al seminario regionale di Bologna

La comunità accoglie anche i seminaristi della nostra diocesi

Si rinnova l’equipe educativa del pontificio seminario regionale flaminio “Benedetto XV”: don Andrea Turchini della diocesi di Rimini è stato nominato rettore; don Adriano Pinardi della diocesi di Bologna è il nuovo direttore spirituale; è stato confermato l’attuale vice rettore don Giampiero Mazzucchelli della diocesi di Ferrara.

Il seminario, con sede a Bologna, accoglie i seminaristi della nostra diocesi e di tutte le diocesi della Romagna: Bologna, Ferrara, Imola, Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini, S. Marino-Montefeltro.

Grandi sono le speranze che le nostre chiese pongono nella formazione dei futuri presbiteri, chiamati ad essere testimoni fedeli del Vangelo e guide nella comunità cristiana. Se da tempo abbiamo ben compreso che tutti i battezzati sono chiamati a vivere la propria responsabilità nella testimonianza evangelica, nella missione ecclesiale e nell’edificazione della Chiesa locale, riconosciamo il ruolo insostituibile svolto dai presbiteri per assicurare alla comunità ciò che è essenziale. Del resto, proprio in queste settimane di emergenza sanitaria e di distanziamento lo abbiamo ben sperimentato.

Letti il testo integrale del comunicato dei vescovi.


Covid-19 e gerontofobia, intervenire con urgenza

Webinar dell’Osservatorio Regionale Bersani, venerdì 12 giugno ore 18-19.30

Venerdì 12 giugno ore 18-19.30 è possibile partecipare ad un webinar su “Cvodi-19 e gerontofobia”:

Cosa sta alla base della gerontofobia? L’abbandono fattuale da parte della famiglia degli anziani ormai incapaci di vivere autonomamente la fase terminale della loro vita, senza un supporto, ancorchè limitato. Il ricovero in una RSA diviene allora una scelta obbligata. Donde i due esiti che sono sotto i nostri occhi. Il primo, quello ordinario, è il rapido crollo psicologico dell’anziano, con le conseguenze deleterie per la sua salute a tutti ben note. Il secondo, quello straordinario, reso palese dal COVID, è la decimazione di un’intera generazione. Questa decimazione, però, non fa che anticipare quello che avverrà tra qualche anno, quando l’operatore della decimazione non sarà più un virus, ma la stessa orgogliosa (!) volontà degli anziani, sollecitati e psicologicamente indotti a redigere tragiche dichiarazioni di non trattamento. E questo in nome del principio libertario di autodeterminazione – come già avviene con la legalizzazione dell’eutanasia.

Qui è possibile leggere una riflessione introduttiva al tema.

Per partecipare su piattaforma Zoom Meeting: