Celebrare una ‘giornata’ significa salvare il livello minimo dell’attenzione ad un problema che si ritiene importante. Inutile dire che il tema della vita non può essere oggetto solo di una ‘giornata’, ma merita una attenzione continua. La giornata serve per sottolineare ogni anno argomenti nuovi, mettere in evidenza aspetti emergenti; il tema di quest’anno è: ‘Servire la vita’.
La vita si serve dall’inizio alla fine; ‘la civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita’, hanno scritto i Vescovi italiani. E pensare che il nostro tempo passerà alla storia come quello ‘quando gli uomini ammazzavano i propri figli’. Ma non può andare avanti così; sono ormai evidenti le troppe controindicazioni dell’aborto, oltre alla grave valutazione morale.
Servire la vita dal suo concepimento, e servirla fino al suo termine naturale, ‘evitando di arrogarsi il diritto di decidere quando una vita non merita più di essere vissuta’. Anche qui, ormai è chiaro che quando un ‘malato terminale’ è ben assistito, anche con le cure palliative, non cerca più di morire. Ma siccome tutto questo costa dei soldi, si trovano le ragioni ‘compassionevoli’ per far cessare una sofferenza ‘inutile’.
Ho apprezzato, nel documento dei Vescovi, la parte finale dove dicono ‘grazie a tutti coloro che scelgono liberamente di servire la vita’. Il lungo elenco di persone, dice che sono ancora tanti coloro che rispettano e servono la vita degli altri, nonostante il frastuono fatto ad arte da alcuni arrabbiati, che sono una infima minoranza, ma posseggono il potere della comunicazione, ed hanno certamente un influsso sull’opinione pubblica.
Tutti, insieme ai Vescovi, diciamo grazie ai genitori, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, agli educatori e agli insegnanti, ai tanti adulti, nonni compresi, ai responsabili delle istituzioni che aiutano le famiglie; ai medici, ai ginecologi, alle ostetriche, alle infermiere; ai volontari dei centri di aiuto alla vita; alle famiglie che tengono in casa i loro vecchi e alle persone di ogni nazionalità che li assistono’ Grazie a chi serve la vita in tante diverse situazioni, perché serve il bene di tutto il paese, e insegna il rispetto della vita sempre.