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VIDEO / Ecologia integrale dopo il Coronavirus – Presentazione

Video di presentazione del libro di mons. Mario Toso "Ecologia integrale dopo il Coronavirus" che sarà approfondito nel corso dell'evento di giovedì 1° ottobre 2020

Un libro per approfondire le radici teologiche, antropologiche ed etiche dell’enciclica Laudato sì’ e per rinascere, dopo la pandemia Covid 19, attraverso i nuovi paradigmi dell’ecologia integrale indicati, in maniera profetica cinque anni fa, da papa Francesco. E’ disponibile il nuovo saggio scritto dal vescovo di Faenza mons. Mario TosoEcologia integrale dopo il coronavirus”, edito dalla società Cooperativa Sociale Frate Jacopa; un volume in cui mons. Toso rilegge l’enciclica papale e indica buone prassi con i quali poterla concretizzare nella società civile perché «tutto è intimamente connesso – scrive mons. Toso – sia sul piano delle idee sia sul piano della realtà sia delle buone pratiche». Il libro sarà presentato giovedì 1° ottobre alle ore 20.45 nella rinnovata Aula magna del Seminario.

Il video di presentazione alla serata del 1° ottobre

Nel libro mons. Toso affronta vari temi rileggendo l’enciclica di Francesco Laudato sì’: dall’etica all’ambiente passando per lavoro e beni comuni

Papa Francesco ha recentemente indetto un Anno speciale per riflettere sull’enciclica Laudato sì’, dal 24 maggio 2020 fino al 24 maggio del prossimo anno. Il pontefice è convinto che l’enciclica debba essere accolta, assimilata e sperimentata. In vista di ciò appare fondamentale, come vademecum utile per le scuole, le comunità e le associazioni, questo nuovo volume del vescovo di Faenza. Nell’ampio studio si fa leva sull’espressione ecologia integrale, chiave di volta dell’enciclica. Questa espressione intende focalizzare la connessione intrinseca tra ecologia umana ed ecologia ambientale. Fa capire come l’ambiente non può essere salvaguardato senza una seria educazione ecologica, e che non possiamo pensare di rimanere sani in un mondo malato. Per l’atto creativo di Dio viviamo in una casa comune la cui insensata distruzione influisce ineluttabilmente sul destino dell’umanità.

La metodologia del discernimento per operare nel mondo nella sua globalità

Vedere, giudicare, agire e celebrare. Il poliedrico saggio di Mario Toso indica, infatti, la metodologia necessaria per l’approccio globale ai contenuti dell’ecologia integrale: la metodologia del discernimento. I molteplici aspetti della questione ecologica vanno assunti assieme. Non possono essere trascurati uno a danno dell’altro. Pena la riduzione dello spessore totale dell’ecologia integrale, che non può essere ridotta a vuota espressione verbale o a realtà monca. Nel saggio, allora, sono affrontati più temi in maniera complessiva e interdipendente: rilettura della Laudato sì’ a cinque anni dalla sua promulgazione; famiglia ed ecologia integrale; economia ecologica e circolare; politica e cittadinanza ecologiche; etica e diritto all’alimentazione; energia e cibo; umanesimo ed energia sostenibile per tutti; acqua, elemento essenziale per tutti; acque irrigue; nuova evangelizzazione del mondo agricolo-rurale.


Comunicato della diocesi in merito all’Istituto Emiliani di Fognano

La Congregazione vaticana per gli istituti di vita consacrata ha nominato un commissario apostolico per l'amministrazione economica e la gestione della comunità religiosa

Da diversi mesi circolano ricostruzioni del tutto prive di fondamento circa la vicenda relativa alla Congregazione del SS.mo Sacramento di Fognano o Istituto Emiliani. Pertanto, la Diocesi di Faenza-Modigliana intende formulare alcune precisazioni.

Nel marzo 2017 la Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, “attese alcune informazioni pervenute nel 2014 circa lo stato interno e l’amministrazione economico/finanziaria della Congregazione delle Suore Domenicane del SS.mo Sacramento di Fognano”, ha eretto l’ufficio di Commissario Apostolico della medesima Congregazione delle Suore Domenicane. In pari tempo ha conferito al Rev.do Padre Fausto Arici O.P. l’ufficio di Commissario Apostolico del medesimo Istituto. Il conferimento dell’ufficio di Commissario Apostolico implica l’attribuzione al Rev.do P. Arici di tutte le competenze che la normativa particolare dell’Istituto e quella universale della Chiesa, attribuiscono al Governo generale del medesimo Istituto religioso.

Nello stesso atto del 2017 con cui la Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ha conferito al Rev.do P. Fausto Arici O.P. l’ufficio di Commissario Apostolico, si evidenziano le “serie problematiche sia nell’ambito dell’amministrazione economico/finanziaria, risultata alquanto deficitaria, sia riguardo alle capacità gestionali delle religiose, nel superare queste difficoltà”. Da tempo, l’ormai radicata e gravissima situazione debitoria dell’Istituto ha determinato l’urgenza e la necessità di assolvere quanto prima i rilevanti oneri finanziari dell’Istituto dietro pressanti richieste di istituti di credito, fornitori e dipendenti, con il concreto rischio di incorrere in procedure civili di riscossione coatta dei crediti, provocando scandalo e diffamazione dell’Istituto e della Chiesa. È stata, quindi, la difficile situazione economico/finanziaria a costringere la Congregazione vaticana a nominare un Commissario Apostolico e a sostituire il legale rappresentante, concedendo anche la facoltà di alienare dei beni, “al fine di tutelare e promuovere, nei limiti del possibile, il bene dell’Istituto e delle singole religiose”.

In conclusione si fa notare che:

  1. i Vescovi diocesani hanno dovuto prendere atto del fatto che dal 2014 la Congregazione vaticana aveva avviato un’attenta valutazione della situazione economico/finanziaria dell’Istituto religioso;
  2. dalla data del Commissariamento ogni potere di governo dell’Istituto religioso, sia con riferimento a quanto previsto dalle norme particolari della Congregazione di Fognano sia con riferimento a quanto previsto dal diritto canonico (ad esempio: le decisioni circa l’avvio, la sospensione o la chiusura di attività, la decisione in materia di alienazioni, pagamenti e ogni altra operazione finanziaria) spettano al Commissario Apostolico che ha delegato la rappresentanza legale al Rev.do Padre Vincenzo Benetollo O.P. in conformità a quanto disposto dalla Congregazione vaticana.

Alla luce di quanto sopra esposto e in conformità al diritto si evince con chiarezza che il Vescovo Mario Toso non ha disposto la sospensione di qualsivoglia attività dell’Istituto e non ha conferito alcun mandato al Commissario Apostolico né con riferimento all’attuale gestione né in relazione alle prospettive future dell’Istituto. Il Vescovo Mario Toso non ha disposto la sospensione né ha conferito alcun mandato perché non rientra nelle sue competenze. La Diocesi conferma la fiducia nei confronti del Commissario Apostolico nominato dalla Congregazione come pure nei confronti del Legale rappresentante.

La Diocesi di Faenza-Modigliana


Restaurata l’aula magna del seminario

Inaugurazione giovedì 1 ottobre con Stefano Zamagni e Gian Luca Galletti per presentare il libro "Ecologia integrale dopo il coronavirus"

Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’aula magna del seminario Pio XII di Faenza: giovedì 1 ottobre la struttura sarà intitolata ai coniugi Francesco Bandini e Gabriella Ceriolini. Nell’occasione la sala ospiterà anche il primo appuntamento ufficiale, con la presentazione del volume “Ecologia integrale dopo il coronavirus” scritto dal vescovo Mario Toso. Interverranno Stefano Zamagni (presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali) e Gian Luca Galletti (già ministro dell’ambiente – foto).

L’aula magna fa parte integrante della struttura del seminario fin dalla sua costruzione nel 1954. Si trova nell’ala nord, attualmente sede delle scuole medie statali Europa. I lavori di adeguamento della sala fanno parte del progetto complessivo di restauro dell’intera sede scolastica.


Festa del voto: la diocesi si consacra a Maria

S. Messa dalla cattedrale di Faenza, sabato 4 aprile ore 11

Sabato 4 aprile alle ore 11 dalla cattedrale di Faenza sarà trasmessa la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Toso in occasione della “Festa del voto” alla Beata Vergine delle Grazie, patrona della città e della diocesi. Il vescovo consacrerà la diocesi a Maria, chiedendo la fine della pandemia, la protezione sulla diocesi, la guarigione dei malati, la salvezza dei defunti.

La S. Messa, celebrata a porte chiuse in ottemperanza ai decreti governativi, sarà trasmessa sui canali 90 e 210 del digitale terrestre e sul canale Youtube “Sinodo dei giovani – Faenza“.

Nel 1781 Faenza fu colpita da un terribile terremoto, tuttavia non venne registrata nessuna vittima e questa provvidenziale salvezza venne attribuita alla materna protezione della Beata Vergine delle Grazie. Fu allora istituita, come ringraziamento, la “Festa del Voto”, che si celebra ogni anno il 4 Aprile. Quest’anno la festa assume un rilievo particolare, come invocazione di salvezza nell’attuale epidemia.


Disposizioni per le celebrazioni pasquali in diocesi

Ancora sospese le Messe con il popolo, si invita alla preghiera in famiglia

Il 28 marzo 2020 il vescovo Toso ha emanato delle indicazioni normative per quanto riguarda le celebrazioni della settimana santa, la confessione dei fedeli e l’indulgenza plenaria.

Celebrazioni della settimana santa

Le chiese rimangono aperte. Le celebrazioni sono permesse solo nelle chiese parrocchiali e senza la partecipazione dei fedeli (possono essere presenti, oltre al celebrante: un diacono, un ministro, un lettore, un cantore, uno strumentista, un operatore video). Non si organizzino celebrazioni penitenziali, adorazioni eucaristiche, adorazioni della croce, via crucis.

I fedeli sono invitati alla preghiera personale e in famiglia, con la liturgia delle ore e con il sussidio preparato appositamente dalla diocesi.

Confessione dei fedeli

Nell’impossibilità di confessarsi con un prete, il sincero pentimento dei propri peccati e il proposito di camminare nel vangelo riconciliano realmente e veramente con il Signore e con la Chiesa; non appena verrà meno l’impossibilità, si cerchi un presbitero per l’assoluzione (cf. Catechismo della Chiesa cattolica nn. 1451-1452, citato nella Nota 19 marzo 2020 della Penitenzieria apostolica).

Nei casi in cui risulti possibile la confessione individuale, si osservi la distanza di un metro tra penitente e confessore, non si stia rivolti l’uno verso l’altro e il confessore usi una mascherina a tutela del penitente.

Indulgenza plenaria

Il Decreto 19 marzo 2020 della Penitenzieria apostolica concede l’indulgenza plenaria (ovvero la remissione delle pene conseguenti al peccato, già perdonato quanto alla colpa):

  • ai fedeli affetti da coronavirus o sottoposti a regime di quarantena;
  • agli operatori sanitari, ai familiari e a quanti assistono i malati di coronavirus;
  • a tutti i fedeli che implorano da Dio la cessazione dell’epidemia con la visita al Santissimo Sacramento, l’adorazione eucaristica, la lettura della Sacra Scrittura, il rosario, la via crucis, la coroncina della Divina Misericordia.

Le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del Papa) saranno da adempiere non appena possibile.


Vicini a chi soffre e a chi cura

Due segni di vicinanza della nostra diocesi al mondo della malattia

Per esprimere vicinanza e sostegno al mondo della sanità e a quanti attraverso il doloroso tempo della malattia, in questo tempo duramente segnato dell’epidemia CODVID-19, la nostra Chiesa diocesana ha posto due segni eloquenti:

In questo tempo di epidemia mondiale, la Chiesa diocesana, non potendo essere sempre accanto fisicamente a chi soffre, in particolare negli ambienti ospedalieri, per i motivi che tutti conoscono a tutela degli operatori, dei pazienti e familiari, desidera essere vicina a tutta la comunità con la preghiera e l’affetto. […] Cerchiamo tutti di rimanere vicini, anche solo con una telefonata, a chi soffre di più in questi momenti, per qualsiasi malattia. Cerchiamo di non lasciare soli chi sta vivendo un momento così difficile e anche i loro familiari.


Segno di suffragio e di consolazione

Venerdì 27 marzo il vescovo in preghiera al cimitero di Faenza

AGGIORNAMENTO: guarda il video della preghiera al cimitero (dal minuto 22:30).

Venerdì 27 marzo il vescovo Toso si recherà al cimitero dell’Osservanza di Faenza per un tempo di preghiera in suffragio dei defunti. La visita sarà fatta in forma privata; un contributo video sarà trasmesso la sera stessa sul canale 210 del digitale terrestre, al termine del rosario quotidiano delle ore 19.

In questo modo la nostra diocesi aderisce all’iniziativa promossa dalla CEI. Nel rispetto delle misure sanitarie, infatti, tanti defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti. L’intenzione è quella di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore.

Sarà questo “il Venerdì della Misericordia” della Chiesa italiana; un Venerdì di Quaresima, nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione.