Notificazione per l’indizione della visita pastorale

Visita pastorale diocesana

Notificazione

 

Una delle forme privilegiate che il Vescovo ha a disposizione per mantenere i contatti personali con il clero e con tutto il popolo di Dio è la Visita pastorale.

Si legge nell Esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II, Pastores gregis: Nella sua Visita pastorale alla parrocchia, lasciato ad altri delegati l esame delle questioni di carattere amministrativo, il Vescovo privilegi l incontro con le persone, a cominciare dal parroco e dagli altri sacerdoti. E questo il momento in cui egli esercita più da vicino per il suo popolo il ministero della parola, della santificazione e della guida pastorale, entrando a più diretto contatto con le ansie e le preoccupazioni, le gioie e le attese della gente e potendo rivolgere a tutti un invito alla speranza. Qui, soprattutto, il Vescovo ha il diretto contatto con le persone più povere, con gli anziani e con gli ammalati. Realizzata così, la Visita pastorale si mostra qual è, un segno della presenza del Signore che visita il suo popolo nella pace (n. 46).

Nella lettera per l anno pastorale 2006/2007  avevo già manifestato il mio desiderio di dare inizio a questo prezioso atto di ministero, dopo l avvio della proposta delle Unità pastorali, che sono state istituite in tutta la Diocesi nella Pentecoste del 2007.

In questo modo la Visita pastorale sarà anche un incoraggiamento all avvio dell esperienza delle Unità pastorali. Pertanto, pur avendo come oggetto l incontro e la verifica della vita delle comunità parrocchiali, si avvierà la Visita con un incontro con l Unità pastorale, e successivamente con le singole parrocchie.

Intanto si è ritenuto opportuno concludere le celebrazioni dell anno millenario della nascita di S. Pier Damiani, e di avviare la Visita all inizio dell anno pastorale 2008/2009.

 

Ciò premesso stabiliamo quanto segue:

1 E indetta la Visita pastorale alle parrocchie della diocesi di Faenza-Modigliana ai sensi dei Can. 396-398 del CJC. Tale Visita inizia dalla Unità pastorale di Faenza, dal 19 ottobre 2008.

2 Sono soggetti a tale Visita le persone, le istituzione cattoliche, gli oggetti e i luoghi sacri che si trovano nella Diocesi, ossia i presbiteri, gli appartenenti a Istituti di Vita consacrata in cura d anime, i laici, le associazioni di fedeli (cfr. Can. 305), le scuole cattoliche di qualsiasi grado (Can. 806), le reliquie, le immagini sacre, i beni ecclesiastici, le sacre suppellettili, le opere d arte, i luoghi sacri, le chiese, gli oratori, i cimiteri (cfr. Can. 1205).

3 Sono soggetti alla Visita anche i monasteri sui iuris e le case degli istituti di diritto diocesano sul territorio (Can. 628 §1, 1 e 2).

4 Sono soggetti alla Visita pastorale anche gli Istituti di diritto pontificio:

a)      nelle opere di culto e di apostolato pubblico che si indirizzano al bene delle anime, nel giusto equilibrio fra dono del loro carisma e responsabilità pastorale del Vescovo (cfr Can. 678 §1);

b)      le opere affidate dal Vescovo ai Religiosi (Can. 681 §1);

c)      chiese e oratori di detti Istituti a cui i fedeli abitualmente accedono, scuole e altre opere di religione o carità spirituale o temporale affidate ai religiosi (Can. 683 §1).

5 Per rendere più agevole il servizio che si attua nella Visita pastorale, mi riservo di nominare dei Convisitatori per i singoli settori.

6 Gli Uffici competenti della Curia diocesana aiuteranno i Parroci e i Legali rappresentanti di enti, istituti e associazioni ricordati sopra, a svolgere una serena verifica di quanto richiesto dalla Chiesa. Le persone interessate risponderanno perciò a questo impegno come al Vescovo stesso.

Faenza, 21 febbraio 2008, festa di S. Pier Damiani

21-02-2008