Sposarsi oggi: esiste ancora il ‘per sempre’? Il 14 gennaio incontro a Faenza con padre Alfredo Ferretti

Tutti sappiamo che negli ultimi decenni, nel nostro paese, sono avvenute trasformazioni che hanno modificato le relazioni familiari e sociali. Domenica 14 gennaio nella chiesa della Beata Vergine del Paradiso a Faenza alle 15 si terrà un incontro promosso dalla Pastorale Familiare e dal gruppo Talità Kum con padre Alfredo Ferretti, direttore del “Centro la Famiglia” di Roma dal titolo “Essere sposi oggi: è ancora attuale nel matrimonio il per sempre?”. Padre Alfredo collabora attualmente con diverse diocesi per le attività della Pastorale Familiare e accompagna gruppi di famiglie con separati e divorziati.

Nel 2020 il numero delle separazioni è risultato superiore a quello dei primi matrimoni

L’istituzione “famiglia” ha subito grandi cambiamenti: sono cresciute le famiglie ricostituite, i genitori soli, le unioni libere. Anche la lettura dei dati Istat mette in evidenza che il crollo dei matrimoni, avvenuto nel 2020 per la pandemia, in realtà accentua una tendenza che si osserva da oltre quarant’anni, legata a profonde trasformazioni sociali e demografiche. Nel 2020 il numero delle separazioni risulta superiore a quello dei primi matrimoni, mentre nel 2008 era in un rapporto inferiore ad un terzo. A ciò vanno aggiunte tutte le problematiche familiari sommerse. Molte coppie oggi scelgono la convivenza. Le scelte attuali hanno cambiato la vita delle persone e portato la Chiesa a interrogarsi sulla propria capacità di accogliere le nuove realtà familiari, nel tentativo di superare l’atteggiamento a volte giudicante di chi si sente “in regola”.

In Diocesi il gruppo Talità kum: un percorso assieme

Il gruppo “Talità kum”, nato nella Diocesi di Faenza a ottobre 2014, si propone di accompagnare coloro che, avendo vissuto l’esperienza della separazione o del divorzio, desiderano condividere con altri un cammino di crescita personale e spirituale nella comunità cristiana. Dalla condivisione delle esperienze emergono problematiche prevalenti: fatica nell’elaborazione del lutto, senso di fragilità e smarrimento, timore per il futuro dei figli, solitudine, ma anche desiderio di rinascita e di condivisione. Famiglia è anche la famiglia di chi ha visto la trasformazione del proprio legame in una separazione necessaria. Famiglia è anche la famiglia di chi si è trovato solo nella crescita dei figli. Famiglia è anche la famiglia ricostituita dopo un’esperienza di abbandono o di fallimento. Papa Francesco nell’“Amoris Laetitia” ci ha invitato al discernimento, ad astenerci dal facile giudizio, ad interrogarci su una pastorale schematica che si è sempre rivolta a gruppi di persone omogenee, con le stesse condizioni di vita. Accogliere significa vedere la persona al di là delle sue scelte, delle sue fatiche, dei suoi “fallimenti”, con il desiderio di costruire una vera comunità, costruita su relazioni sincere, senza il timore di perdere i punti di riferimento.