Archivio Tag: eutanasia

Fine vita: il punto tra dottrina della fede. Incontro pubblico lunedì 21 giugno a Faenza

“Fine vita: il punto tra dottrina della fede, legislazione statale ed esperienza medica. Prendersi cura di tutta la vita e della vita di tutti”. È questo il titolo dell’incontro pubblico, promosso dalla Diocesi di Faenza-Modigliana, in programma lunedì 21 giugno alle ore 21 alla sala San Carlo di Faenza (piazza XI Febbraio, 4).

L’iniziativa vuole approfondire i vari aspetti teologici, giuridici ed etici della Lettera “Samaritanus bonus” della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita. Relatori dell’incontro saranno il professor Paolo Carlotti (che evidenzierà gli aspetti teologico-morali del documento); l’avvocato Paolo Bontempi (aspetti giuridici) e il dottor Angelo Gambi (aspetti etico-medici). A moderare l’incontro sarà S.E. monsignor Mario Toso, vescovo della Diocesi di Faenza-Modigliana. L’evento è realizzato con il contributo della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza. In rispetto delle norme anti-Covid, la capienza consentita è di 50 persone.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina YouTube della Diocesi di Faenza-Modigliana

www.youtube.com/channel/UC6u3Sw_mp78Osr1gUWg6hVA

Samaritanus Bonus: una sintesi meravigliosa di carità e verità

La Lettera Samaritanus Bonus è una sintesi meravigliosa di carità e verità: vi è al contempo la presa di coscienza dell’esistenza di situazioni di estrema sofferenza nei malati, la ricerca del senso soprannaturale di questa sofferenza, la consolante affermazione della sacralità della vita come dono che non viene meno in presenza del dolore, ma vi è anche l’esplicita affermazione che l’eutanasia rappresenta un crimine contro la vita umana.

La Samaritanus bonus contiene un insegnamento i cui effetti sono stati toccati con mano dai numerosi medici e operatori sanitari che ogni giorno si occupano della cura di malati terminali: la cura pastorale di tutti, familiari, medici, infermieri, sacerdoti e amici, unita alla fede e alla speranza, diventa espressione dell’amore di Dio e allontana la paura della sofferenza e della morte e lo sconforto che ne deriva, anche di fronte all’ineluttabilità della malattia. Assicurare queste consolazioni non solo rende sopportabili le situazioni di sofferenza, ma le trasforma addirittura in fonte di arricchimento per il paziente e per chi lo accompagna e costituisce uno strumento essenziale per prevenire la domanda di eutanasia.