Pubblicato il nuovo Direttorio per la formazione dei diaconi

È stato pubblicato da pochi giorni il nuovo Direttorio con le norme e gli orientamenti per il servizio e la formazione dei diaconi permanenti nella nostra Diocesi (Direttorio per il ministero e la formazione dei diaconi permanenti, edizioni Chiesa di Faenza-Modigliana, 2022, 78 pagine, costo 10 euro cartaceo – 3,99 euro digitale).

«I diaconi sono segni viventi e personali, sono ricordo costante che Gesù Cristo è in mezzo a noi come colui che serve».
Il diaconato come sacramento, presenza efficace del Risorto in mezzo a noi, è maturato da tempo nella nostra Chiesa diocesana.
Vi è un nutrito gruppo di uomini, la maggior parte sposati, che incarna nella propria vita e cerca di testimoniare che il Signore Gesù è in mezzo a noi «come colui che serve» (Lc 22, 27).
Il testo appena pubblicato – che da qualche giorno è disponibile all’acquisto in formato ebook sulle piattaforme digitali e cartaceo presso la Curia diocesana – è stato elaborato dai documenti di carattere universale e nazionale sul diaconato, documenti che non erano ancora stati recepiti nella nostra Diocesi.

La struttura del volume

copertinadirettorio

Il Direttorio è strutturato in tre parti: la prima parte introduttiva, la seconda centrata sul ministero specifico dei diaconi e la terza normativa della formazione.

La parte introduttiva parte da Cristo -il vero diacono – nel quale questo sacramento trova il suo centro e il suo senso, cerca di mostrare come il servizio non è un invito solo per i diaconi ma per tutti i battezzati. Tutti siamo chiamati a «risvegliare lo sguardo per seguire con rinnovate energie il Signore che passa nei sentieri della storia e ci chiama a seguirlo incontro ad ogni uomo, soprattutto nei più piccoli.
Che ogni battezzato possa udire la voce di Gesù che dice: Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».

La parte centrale espone le tre dimensioni di servizio fondamentali per i diaconi: servizio della Parola, della Liturgia e della Carità.
In questa parte si cerca di dare qualche orientamento concreto perché i diaconi possano essere sempre più veri annunciatori e testimoni della Parola di salvezza del Vangelo, diventando sempre più discepoli missionari del Risorto nel nostro territorio.
Essi sono chiamati a celebrare i sacramenti e a servire il Risorto che è presente nella Liturgia, nei riti e nelle preghiere della Chiesa, perché la loro vita possa essere a servizio dei più bisognosi e dei poveri.
Esemplare per il loro ministero è il passo di Matteo: Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me (Mt 25,40).

La parte conclusiva si concentra sulla formazione, stabilendo i tempi e le modalità nei quali i candidati a questo ministero possono essere accompagnati più efficacemente per il discernimento. Significativo è l’accento posto alla possibilità di formare e discernere la chiamata a questo ministero ordinato per giovani non sposati. Come sottolinea il vescovo Mario nell’introduzione al documento, la nostra Chiesa diocesana è matura per poter «immaginare, nei tempi odierni, un diaconato di persone giovani quale nuova espressione della Caritas del vescovo».

Diocesi di Faenza-Modigliana, 21 anni di diaconato permanente

Le necessità pastorali della Chiesa hanno spinto il Papa e i Vescovi a chiamare laici e persone di vita consacrata ad adempiere la funzione di insegnare e santificare. Ma in questo interessante momento, e senza togliere nulla a questi ministeri laicali, il Concilio Vaticano II ha restaurato il diaconato come ministero permanente nella Chiesa.
Nella nostra diocesi le prime due ordinazioni per il diaconato permanente (Roberto e Franco) si sono celebrate a Granarolo Faentino, chiesa di San Giovanni Evangelista, il 10 marzo 2001. Le successive si sono celebrate in Duomo a Faenza. Diciassette sono quelli ordinati, due sono in cammino.