In classe mai più “Fuori posto”. A Faenza inaugura la mostra dei giovani del Msac che si interroga sulla scuola del 2032

Il Movimento Studenti di Azione Cattolica della diocesi di Faenza-Modigliana è lieto presentare la mostra Fuori posto¸ frutto del lavoro di ricerca “2032, la scuola è cambiata”, che ha coinvolto circa 300 studenti e studentesse delle scuole superiori di II grado di Faenza in una ricerca su desideri concreti per la scuola di domani. L’esposizione sarà allestita presso la chiesa di Santa Maria dell’Angelo, in via Santa Maria dell’Angelo a Faenza da sabato 16 marzo a domenica 26 maggio.

La mostra

La mostra è stata realizzata dai membri dell’Equipe diocesana del Msac con la collaborazione di Giovanni Gardini, vicedirettore del Museo Diocesano e dell’artista Fabrizio Dusi, per raccontare ciò che è stato il fulcro del progetto: la ricerca del benessere a scuola. La mostra inaugurerà sabato 16 marzo alle ore 18 presso la chiesa di Santa Maria dell’Angelo e sarà principalmente rivolta alle classi delle scuole secondarie di secondo grado per visite guidate su prenotazione contattando il Museo Diocesano al numero 333 7834993. Sarà aperta anche al pubblico il sabato dalle 17 alle 19 nelle giornate che verranno indicate sui canali social del Museo Diocesano e del Movimento Studenti dell’Azione Cattolica.

Il progetto: 2032, la scuola è cambiata

Il progetto 2032 la scuola è cambiata ha avuto una lunga gestazione poiché i primi semi del lavoro risalgono alla fine del 2019. Al tempo nacque nei membri dell’equipe del movimento – tutti studenti di scuola superiore – il desiderio di mettersi in ascolto degli studenti e del loro vissuto.

La pandemia ha bloccato il progetto per lungo tempo ma nella primavera del 2022 è stato riavviato da un’equipe che nel frattempo si è in gran parte rinnovata. Il modo di mettersi in ascolto si è concretizzato in un questionario che potesse raggiungere gli studenti attraverso i professori di religione (IRC). Si è anche definito nell’allestimento di una mostra il modo di restituire al mondo della scuola (e non solo) quanto emerso dai questionari.

Nell’anno scolastico 2022-2023 il questionario è arrivato sui banchi degli studenti. Esso veniva lanciato da un breve video che serviva ad ambientare il questionario. Ogni studente, infatti, nel rispondere ai diversi incipit era chiamato a immaginare di essere uno studente del futuro che riesce a mettersi in contatto con un giovane di oggi descrivendogli la sua esperienza scolastica nel 2032.

La mostra vuole esporre quanto emerso dalla mente e dal cuore degli studenti attraverso un linguaggio che tocchi – attraverso un’esperienza sensoriale – sia i sentimenti sia il ragionamento.

I tre ambienti della mostra compongono un percorso attraverso cui porsi in ascolto e mettersi in gioco per raccogliere quanto più possibile da questa esperienza e lasciare qualcosa di sé che arricchirà altri.

Il questionario è stato somministrato in due diversi istituti ovvero ITIP L. Bucci e Liceo Torricelli-Ballardini. Sono state interpellati 311 studenti di 21 diverse classi (9 seconde, 1 terza, 6 quarte, 5 quinte)

Cos’è il MSAC

Il MSAC è composto da studenti e si rivolge a studenti. Questo movimento è quella parte dell’Azione cattolica – riconosciuto anche dal MIUR – che raccoglie studenti dalla prima alla quinta superiore animati dal desiderio di vivere la scuola con spirito propositivo sui passi di don Milani e del suo motto “I care”.

Info e Contatti

Per altre informazioni visitare il sito del Museo Diocesano https://www.museodiocesanofaenza.it/ oppure il sito dell’Azione Cattolica diocesana www.acifaenza.it o i canali social del Msac di Faenza-Modigliana e del Museo. Oppure scrivere a giovaniac.faenzamodigliana@gmail.com . Gli e le insegnanti che vorranno prenotare visite guidate per le loro classi possono contattare il Museo Diocesano al numero 333 7834993.

Don Mattia Gallegati: “Importante interrogarsi e lasciarsi provocare dai pensieri dei giovani”

“Una delle grandi novità che propone questa mostra – spiega il vice direttore del Museo Diocesano, Giovanni Gardini – è il suo essere stata interamente ideata e realizzata da giovani. Come adulti li abbiamo accompagnati in questo percorso, stando però sempre un passo indietro, per responsabilizzarli al massimo e far emergere in maniera autentica il loro pensiero”.

“L’esposizione nasce da un volersi mettere in ascolto del mondo della scuola – aggiunge don Mattia Gallegati, assistente del Msac -. E’ stato un cammino lungo, specie per ragazzi di questa età, e al di là del risultato artistico è il cammino stesso che hanno compiuto ad avere valore.”. Da questa ricerca, dal taglio qualitativo, “emerge una grande fame di relazioni da parte degli studenti – precisa don Mattia -, sia tra di loro sia con i professori. Si cerca un diverso rapporto con il voto, con il giudizio. Un’altra parola chiave emersa è quella della libertà, che dobbiamo saper declinare in tanti aspetti e che non deve essere un semplice ‘faccio solo quello che voglio’. Da parte di noi adulti, ci deve sempre essere un lasciarsi provocare da quello che i nostri giovani ci dicono”.

“Come istituzione che vuole avere a cuore il mondo della scuola – conclude l’assessora all’Istruzione Martina Laghi – questa iniziativa è davvero significativa nel dare voce al pensiero di ragazzi e ragazze. Per le scuole del nostro territorio, visitare questa mostra rappresenta certamente un’opportunità da cogliere”.

Gli e le insegnanti che vorranno prenotare visite guidate per le loro classi possono contattare il Museo diocesano al numero 333 7834993.