OMELIA per il 65 ANNIVERSARIO della LIBERAZIONE

25-04-2010


Nell’anniversario della liberazione, celebriamo questa Messa per ricordare coloro che persero la vita nella difesa della nostra libertà, per ringraziare il Signore per il dono della libertà riconquistata e per comprendere la grazia del lungo periodo di pace che ne è seguito nel nostro paese e in Europa.


La ricorrenza annuale di un evento così importante per la nostra storia deve anzitutto farci ricordare il dovere della gratitudine, che per i credenti deve concretizzarsi nella preghiera, in particolare per i defunti, e per tutti coloro che con il loro impegno civile e politico hanno aiutato la ricostruzione materiale e morale del paese. Per tutti c’è l’impegno di valorizzare questa grande opportunità, per il bene non solo della nostra nazione, ma anche della comunità dei popoli.


Fare memoria oggi vuol dire guardare avanti, nella difesa attiva dei valori che i nostri padri seppero ricuperare dalle radici della nostra civiltà, inserendosi nel cammino con gli altri paesi liberati. L’avere raggiunto il traguardo della liberazione con l’aiuto di altre nazioni, ci ha unito in un percorso di ampie dimensioni, che oggi dovrebbe aiutarci a lavorare insieme per il progresso umano di tutti i popoli, con i quali in qualche modo siamo in contatto.


Libertà, democrazia, pace, sviluppo economico e sociale sono conquiste che si raggiungono e si difendono insieme, o si perdono insieme. Non possiamo pensare di poter progredire da soli in un mondo in cui qualcuno debba rimanere indietro.


Forse è questa la sfida più difficile che il nostro tempo potrebbe riservarci, e faremmo un torto a coloro che oggi ricordiamo se il nostro impegno non fosse rivolto ugualmente a tutti.


Nella domenica del Buon Pastore, mentre preghiamo per i pastori che Cristo ha voluto per la sua Chiesa, perché non vengano mai meno e siano trovati fedeli, preghiamo anche per coloro che hanno la responsabilità politica della pace, della libertà e dello sviluppo dei popoli, perché sappiano difendere e far progredire questi beni essenziali per la vita di tutta la famiglia umana.