Natale, e tutto è diverso

Messaggio in occasione delle festività Natalizie 2008


Probabilmente Dio non esiste, smettete di pensarci e godetevi la vita‘. Questa boutade ha un autore, che al momento non interessa, mentre rivela un modo di pensare e di vivere diffuso.


Delle tre affermazioni ivi contenute l’ultima riflette l’esigenza reale di felicità che è nella natura dell’uomo. Ma la felicità vera non può essere ridotta al godersi la vita almeno per due ragioni: anzitutto questo non può essere per tutti, basti pensare ai malati, ai poveri, a chi perde il lavoro ecc.; poi in ogni caso anche il godimento finisce non fosse altro con la morte. Può essere questa la felicità?


L’invito a ‘smettere di pensarci’ è insidioso, perché vorrebbe togliere all’uomo ciò che ha di più tipico, cioè la capacità di riflettere. Senza dire che i pensieri a volte vengono anche se non si vuole. Allora c’è la tentazione di ricorrere allo sballo, allo stordimento, all’alcool, alla droga, con quel che segue. Ma è così che si gode la vita?


Resta lo spunto iniziale: ‘Probabilmente Dio non esiste‘. A questo riguardo si potrebbe ricordare il celebre ragionamento di Pascal. Egli sosteneva che sull’esistenza di Dio non si può non scegliere. Se scegli che Dio non esiste e dopo morte scopri che esiste, hai perso la possibilità della vita eterna. Se scegli che Dio esiste, una delle due: o Dio esiste, e allora hai la possibilità della vita eterna; oppure non esiste, e allora non hai perso nulla e non lo saprai mai, se è vero che non c’è nulla dopo questa vita.


Ma i cristiani sanno non solo che Dio esiste, ma che da duemila anni è venuto nel mondo. Come sarebbe la storia se Gesù non fosse nato? Davvero le culture precristiane erano così civili da non aver nulla da cambiare dopo l’insegnamento di Cristo?


A Natale è meglio cambiare la frase iniziale così: ‘Dio esiste e si è fatto uomo per noi; prova a pensarci e tutto sarà diverso‘.


Buon Natale.

22-12-2008