Buon Natale 2010

Messaggio in occasione delle festività natalizie 2010


Ridurre il Natale a una festa, magari la più grande di tutte, è una insidia che rischia di banalizzare un mistero fondamentale per la nostra vita: Dio si è fatto uomo, perché l’uomo diventi Dio. Non dobbiamo accontentarci di nulla di meno. Quando si pensa che Dio è venuto per mortificare l’uomo e tenerlo sottomesso, vuol dire che non si è capito nulla del mistero dell’incarnazione e dell’amore di Dio per l’umanità.


La fantasia dell’uomo non sarebbe mai arrivata a pensare ad una cosa del genere. Nelle mitologie antiche si parla di dei che scendono in mezzo agli uomini, ma non diventano uomini loro stessi. Il nostro Dio si è fatto in tutto simile a noi, eccetto il peccato. Questa è la grande considerazione che Dio ha per l’uomo, che si manifesta anche nell’arruolarlo nel suo progetto salvifico.


Sì, perché Dio non ci porta un lavoro già fatto, cioè non è Lui che ci sistema le cose, ma ci dà le indicazioni giuste e ci dona le energie necessarie perché facciamo la nostra parte. In questo modo di fare c’è il grande rispetto che Dio ha dell’uomo e della libertà che Lui gli ha donato.


Il Natale è una bellissima occasione che ogni anno ci viene data per renderci conto di questo fatto, misurato non tanto su quello che l’uomo sta facendo nell’ordine temporale, ma soprattutto per quello che è nella sua realtà vera, che comprende anche il suo destino eterno. ‘Dèstati, o uomo e riconosci la dignità della tua natura! Ricordati che sei stato creato ad immagine di Dio; che, se questa somiglianza si è deformata in Adamo, è stata tuttavia restaurata in Cristo’ (S. Leone Magno).


Gli auguri che ci scambiamo in occasione del Natale dovrebbero sottintendere questa realtà: comunque vadano le cose di questo mondo, noi siamo in buona compagnia, perché abbiamo l’Emmanuele, il Dio con noi, che è venuto a salvarci. Questa certezza è riposta non in un uomo che si può ingannare e può ingannare di conseguenza tutti, ma in un Uomo-Dio che vuole il nostro vero bene. I tempi li conosce Lui, ma sull’esito finale non possiamo dubitare.


Preghiamo perché possiamo fare anche noi la nostra parte, lieti di poter dare una mano a Dio stesso nel salvare noi e tutto il mondo.


                        + Claudio Stagni, vescovo

20-12-2010