A dieci anni dalla scomparsa del vescovo Francesco Tarcisio Bertozzi, dopo aver vissuto con viva partecipazione la sua fine prematura nella sofferenza portata con lucida consapevolezza, la nostra Chiesa diocesana comincia a riflettere sul dono che è stato il vescovo Tarcisio. Lo aveva capito subito il Card. Biffi, che durante l omelia della Messa esequiale ebbe a dire che a suo tempo si dovrà mettere in luce la rilevanza che hanno avuto nella storia di questa diocesi i quasi quattordici anni dell episcopato di Monsignor Bertozzi, anni pervasi dal desiderio di rinnovare tutto nell autenticità, e di ringiovanire in ogni struttura e in ogni cuore la vita ecclesiale .Come succede spesso, subito si è portati a ricordare un particolare, un gesto, una parola soprattutto se c è stata una conoscenza personale; poi con il tempo ci si rende conto che c è un lavoro ampio e profondo che ha gettato dei semi che vanno coltivati e fatti fruttificare. Se il libro del Sinodo diocesano può essere il monumento più organico del desiderio di rinnovare la vita della Chiesa di Faenza-Modigliana, c è anche una partecipazione diffusa alla vita delle comunità parrocchiali per condividere, sostenere, favorire un cammino nuovo, che non va dimenticata. E può essere proprio la carità, che ispirò alcune scelte importanti del vescovo Tarcisio, la forza che può ringiovanire ancora la vita ecclesiale in ogni struttura e in ogni cuore. Mentre preghiamo ancora per lui in questo decimo anniversario, chiediamoci che cosa ancora egli direbbe nella situazione concreta personale e comunitaria in cui ognuno si può trovare, per non trascurare le opportunità di rinnovare noi nella Chiesa, per rinnovare il mondo.
A dieci anni dalla scomparsa del vescovo mons. Tarcisio Bertozzi
16-05-2006