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Omelia per la solennità del l'Immacolata

Messaggio alla Diocesi del Vescovo Mario

 

Faenza, chiesa di san Francesco 8 dicembre 2024

 

Cari fratelli e sorelle!

nel cuore della nostra città e delle nostre comunità cristiane, Maria costituisce una presenza che conforta, eroica nel bene, nell’amore per Dio, nella speranza. Non si tratta di una presenza meramente astratta, eterea, decorativa. Non è una semplice statua, una preziosa icona. Sappiamo che con le sue scelte, con l’ascolto della parola di Dio e la sua totale disponibilità diventa per noi causa di nuova umanità e di pace. Donando a noi tutti il Figlio di Dio, ci rende fratelli e sorelle universali, tutti figli e figlie dello stesso Padre. La guerra che uccide persone e annienta i popoli della terra, i territori, distruggendo la famiglia umana e di Dio, ha trovato in Lei il suo antidoto più potente. Siamone coscienti, non rinneghiamo la fraternità, viviamola con tutte le nostre forze!

Anche, nella nostra Chiesa locale, oltre che nella nostra assemblea, ove è particolarmente venerata, Maria è presenza reale, Madre, fonte della rinascita della nostra comunità ecclesiale e civile. Lo è come Colei che, donando Cristo a ogni persona, pone le fondamenta spirituali e morali di nuove famiglie, costruite sulla roccia del suo Amore. Facendo sì che noi siamo uniti al Figlio suo, ci fa convergere nella comunione con Lui e con la sua missione. In tal modo, ci fa crescere nella corresponsabilità pastorale dell’evangelizzazione e dell’educazione alla fede. Favorisce la fecondità di cammini sinodali, che non ci isolano nella diaspora ma ci rendono più efficaci, lavorando tutti insieme, nella ricostruzione della cultura della vita, della verità, del dialogo fraterno.

Perché tutta del Signore, Maria diventa Madre del Verbo di Dio che si fa carne, ossia umanità abitata da Dio, umanità divinizzata. Maria Immacolata, presente in mezzo al suo popolo, come Colei che genera Gesù Cristo, Nuovo Adamo, dà origine ad una comunità protesa a vivere nel mondo e nelle attività umane come il lievito che fa fermentare la pasta, come il sale che dà sapore e fragranza. Per tali ragioni, la Madre di Dio è da noi amata. È contemplata, è pregata, è invocata. È causa della guarigione dal peccato, dalle idolatrie, dagli utilitarismi e dai particolarismi. Donandoci il Figlio di Dio, la sua capacità di amare, di servire, ci consente di far rinascere le nostre città, i nostri territori, devastati non solo da tragiche alluvioni, da terremoti, ma anche dalla regressione al livello di subcultura,[1] da sfruttamenti, da consorterie, da illegalità nascoste, da «ricchezze maledette» – così le ha stigmatizzate l’arcivescovo di Milano Mario Delpini nel suo discorso in sant’Ambrogio -, ossia procurate con l’usura, lo spaccio di droga, la vendita della pornografia, la creazione di dipendenza dal gioco d’azzardo.

Possiamo rinascere perché la Vergine Maria ci dona Cristo che ci insegna a dare il primato a Dio. Solo se si assegna a Dio il primo posto nella nostra vita si possono amare nel giusto modo i nostri genitori, le istituzioni, la politica, la cultura, il creato, le città. Diversamente, se persone, porzioni di società o affari illeciti prendono il posto di Dio, si finisce per non servire con amore il prossimo. Tutte queste realtà finiscono per essere subordinate e strumentalizzate a interessi e a visioni settoriali, che non coltivano il bene di tutti.

Maria che cosa ricorda a tutti con la sua presenza? Ricorda che “dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia” (Rm 5,20) – come scrive l’apostolo Paolo. Ella è la Madre Immacolata che ripete anche agli uomini del nostro tempo: non abbiate paura di Cristo. Egli ha vinto il male. L’ha vinto alla radice, liberandoci dal suo dominio spersonalizzante.

Quanto abbiamo bisogno di questa bella notizia! Ogni giorno, infatti, attraverso i giornali, la televisione, internet, i social in genere, il male, le guerre vengono raccontate, ripetute, amplificate, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono. I giovani iperconnessi, si sentono soli, profondamente demotivati e disorientati rispetto al bene, al dono di sé, alla gioia. Per questo le persone, le nuove generazioni, le nostre comunità e le città hanno bisogno di Maria, che con la sua presenza ci parla di Dio, ci ricorda la vittoria della Grazia e del Bene sul male, sul peccato, sull’individualismo, e ci induce a sperare anche nelle situazioni umanamente più difficili, nonostante tutto.

Nelle città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui social; persone che vengono sfruttate nel lavoro o che vivono ai margini, sole, finché la notizia attira l’attenzione su di loro. La città prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà, con ipocrisia. In ogni uomo, invece, c’è il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra. Ogni storia umana è una storia importante, unica, irripetibile, richiede il più grande rispetto.

La città, siamo tutti noi! Ciascuno contribuisce alla sua vita e al suo ambiente morale e sociale, in bene o in male. Nel cuore di ognuno di noi passa il confine tra il bene e il male e nessuno di noi deve sentirsi in diritto di giudicare gli altri, ma piuttosto ciascuno deve sentire il dovere di migliorare sé stesso, gli altri, coltivando sé stesso, distinguendo il bene dal male! I mass media tendono a farci sentire sempre “spettatori”, come se il male riguardasse solamente gli altri, e certe cose a noi non potessero mai accadere. Invece siamo tutti “attori” e, nel male come nel bene, il nostro comportamento ha un influsso sugli altri.

Spesso ci lamentiamo dell’inquinamento e dei disastri ecologici, che in certi luoghi sono più evidenti. Ci vuole l’impegno di tutti per rendere più vivibile il pianeta. E, tuttavia, c’è un altro inquinamento, un altro danno ecologico, meno percepibile ai sensi, ma altrettanto pericoloso, anzi più dannoso. È l’inquinamento dello spirito; è quella distruzione spirituale che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia, a non riconoscere le cause ultime delle alluvioni che hanno dilaniato il nostro territorio.  La città è fatta di persone, di volti. Ma purtroppo ci limitiamo a vedere tutto in superficie. Le persone diventano dei corpi, e questi corpi perdono l’anima, diventano cose, oggetti senza volto, scambiabili e consumabili.

Maria Immacolata ci aiuti a riscoprire e a difendere le persone, la loro identità, la loro profondità. Guardiamo alla perfetta trasparenza della persona di Maria, Madre di Dio. È la purezza e la bontà in persona. La Madonna insegni ad aprirci all’azione di Dio, per guardare gli altri come li guarda Lui: a partire dal cuore. E a guardarli con misericordia, con amore, con tenerezza infinita, specialmente quelli più soli, disprezzati, sfruttati. “Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia”. Dove c’è povertà e miseria umana, tutti noi portiamo la ricchezza di una vita che si dona e serve con amore, forte e rigeneratore.

Cari fratelli e sorelle dei Comuni della nostra Diocesi, mentre siamo affaccendati nelle attività quotidiane, amiamo ed onoriamo sinceramente Maria. Ascoltiamo il suo appello silenzioso a lavorare con intensità, insieme. Non c’è tempo da perdere.

Grazie, Madre Santa, messaggio luminoso di speranza. Grazie della tua silenziosa, ma eloquente presenza nel cuore delle nostre famiglie e delle città. Vergine Immacolata, prega per noi!

 

+ Mario Toso

 

[1] Secondo il nuovo rapporto del Censis, nel 2024 l’italiano medio è ignorante, l’Italia è regredita al livello di “subcultura”.

Vespri d’Avvento in Seminario

Durante il periodo d’Avvento in Seminario a Faenza saranno celebrati i vespri di accompagnamento verso il Natale. Si prosegue con le celebrazioni domenica 8 dicembre (alle19 l’adorazione e alle 19.30 i vespri); domenica 15 dicembre (alle 19 adorazione e possibilità di confessioni fino alle 20.30) e alle 20 i vespri; domenica 22 dicembre alle 19 adorazione e alle 19.30 i vespri.

«Durante l’adorazione, per prepararci insieme al Natale e al Giubileo 2025 – scrivono i promotori dell’area Giovani e vocazioni – alcuni testimoni ci accompagneranno con un commento al Vangelo del giorno e ci lasceranno un messaggio di speranza». Info Arianna: 377 4040080.

Verso il Natale e il Giubileo: il Vescovo Mario incontra il Csi Faenza

Lunedì scorso il Vescovo, Sua Eccellenza Mons. Mario Toso, ha incontrato la presidenza del Centro Sportivo Italiano per il consueto scambio degli auguri natalizi. Il presidente Giovanni Conti ha presentato al Vescovo l’attività del CSI e, in particolare, l’iniziativa “Giocasport 2025”. Il progetto Giocasport, che l’anno prossimo festeggia il 40° anniversario, intende aiutare a crescere e a formare le nuove generazioni per favorirne la cooperazione, far loro comprendere i propri limiti e renderli consapevoli della fatica necessaria per raggiungere un obiettivo.

Il Vescovo ha illustrato ai rappresentanti del CSI le iniziative diocesane programmate per l’Anno del Giubileo annunciando che verrà stampato a breve il vademecum “Pellegrini di speranza” in cui vengono offerti alcuni punti di riferimento per riscoprirci pellegrini di speranza, in cammino verso un mondo migliore. “Nel vademecum – ha detto il Vescovo – vengono presentati i volti nei quali possiamo riconoscere che seguire il Signore è garanzia di una felicità che il mondo non può dare. Sono i santi, i beati, i venerabili e i servi di Dio che arricchiscono spiritualmente la nostra Chiesa diocesana e la cui conoscenza va approfondita. Una mostra allestita nella Cattedrale per l’Anno giubilare permetterà di conoscere queste figure”.

Il Vescovo ha, poi, sottolineato che “l’Anno santo è la celebrazione dell’amore di Dio Padre, per Gesù Cristo, nello Spirito Santo. Solo in Dio noi sperimentiamo una speranza autentica, la misericordia senza confini che ci chiama ad una convinta conversione”. Infine, il Vescovo ha invitato il CSI ad organizzare la partecipazione di soci, educatori, responsabili alle iniziative giubilari per sperimentare un tempo di preghiera e di spiritualità.

Nella foto da sinistra: Stefano Drei, Ulisse Babini, mons. Vescovo, Giovanni Conti, don Claudio Platani


Domenica 1° dicembre la Giornata per la Casa del Clero

Carissimi tutti,

domenica 1° dicembre 2024 giungeremo alla settima giornata per la Casa del Clero di Faenza. Questa struttura oggi accoglie dodici sacerdoti che, avendo dedicato la loro vita alla Chiesa, ricevono ora l’assistenza meritata e doverosa, dopo tanto lavoro di apostolato. Appena un mese fa ci ha lasciato suor Serafina, dopo due anni passati insieme nei quali ha testimoniato la sua capacità di convivere nella comunità ringraziando per il servizio ricevuto. Abbiamo accolto da fine settembre un nuovo sacerdote e tra tutti abbiamo raggiunto una età media che supera i 90 anni, ma ringraziando il Cielo, ancora con discreta salute.

Anche quest’anno la nostra diocesi è stata provata duramente dagli avvenimenti atmosferici del settembre scorso. È giusto che il nostro pensiero e la nostra preghiera vadano a tutte le famiglie colpite da queste calamità. Vivendo con sacerdoti già avanti… avanti negli anni, si rimane stupiti quando raccontano del loro ingresso in Seminario (circa negli anni ’40 – ‘50) portati a cavallo o su un biroccio: sembra raccontino favole!

Sarebbe cosa buona, bella e utile che qualche loro parrocchiano o conoscente venisse per stare un po’ con loro e rivivere quegli anni giovanili oggi tanto lontani più per come si viveva, che per il calendario… Ci sono foto di gioventù? Qualche documento di atleta sportivo? Qualche simpatico aneddoto da raccontare? Particolari fra i tanti viaggi fatti da tutti? (A simpatico esempio: sarebbe bello ritrovare la foto del motorino “Motom” 48cc – rosso, appoggiato al cartello stradale che indicava la cima del Passo dello Stelvio; foto scattata da don Vincenzo Cimatti, per documentare il suo arrivo in cima a quel Passo: altrimenti chi mai lo avrebbe creduto?).

Ecco: chi avesse materiale o ricordi li può inviare a: casaclerofaenza@gmail.com oppure, meglio, venire di persona (via Bondiolo, 42 Faenza) e raccontare e ritrovare un vecchio parroco o cappellano.

Chi lo desidera può accordarsi col coordinatore Danilo Cicognani: 0546-661396 / 347-7108552.

Per chi vuole fare delle offerte l’Iban è: IT36 G085 4223 7000 0000 0035 922.

Potete mandare anche attraverso Satispay.


Il Vescovo Mario torna in visita a Traversara: “Va costituito un gruppo di lavoro per supportare la comunità”

Nella giornata di oggi, 28 novembre, il Vescovo Monsignor Mario Toso è tornato a fare visita a Traversara, a due mesi dalla devastante alluvione.

Dopo la sua seconda visita, considerati i gravi danni provocati, dopo gli interventi di volontari – e, in particolare, della Caritas ambrosiana –, dopo la mobilitazione della Caritas diocesana per predisporre le modalità di aiuto anche in denaro, il vescovo Mario ha sollecitato la costituzione di un gruppo di lavoro per venire incontro alle necessità più urgenti relative alla chiesa parrocchiale, alla canonica, agli ambienti della comunità.


Seminario Faenza: inaugurati i nuovi locali della Fraternità giovani “Sandra Sabattini”

inaugurazione seminario

Uno sguardo al passato, con la pubblicazione di un nuovo libro che raccoglie la storia del Seminario, e uno al futuro, con l’inaugurazione dei nuovi locali della Fraternità giovani “Sandra Sabattini”. Il Seminario diocesano Pio XII di Faenza ha vissuto un momento significativo di celebrazione e condivisione ieri, nella sede di viale Stradone 30. La giornata ha visto la presentazione del libro “Storia del Seminario di Faenza” (Edizioni delle Grazie) a cura di monsignor Maurizio Tagliaferri. A seguire il vescovo monsignor Mario Toso, ha inaugurato e benedetto i nuovi locali della “Fraternità Sandra Sabattini”. La “Fraternità” è un’esperienza di vita comune della durata di un anno, aperta a giovani studenti o lavoratori, ospitata all’interno del Seminario. Nata in via sperimentale nel 2017, è stata confermata dal Sinodo diocesano dei giovani concluso nel 2019 e costituita a tutti gli effetti come Fraternità nel 2023.

Il vescovo Mario: “Dobbiamo essere capaci di rispondere in maniera adeguata alle sfide del nostro tempo”

“Se da un lato è evidente l’ininterrotta continuità del nostro Seminario diocesano fra il passato e il presente; dall’altro è evidente che essa cresce quando si lascia provocare e plasmare dalle sfide e dai cambiamenti dell’attuale situazione – ha detto il vescovo Toso –. In altri termini, il volume che si desidera presentare questa sera immerge in un’autentica esperienza di Chiesa, di evangelizzazione, di accompagnamento spirituale e vocazionale, di inculturazione. Nutre l’ambizione di coinvolgere il maggior numero di uditori, laici, presbiteri e religiosi, tutti insieme, come richiede il cammino sinodale. L’impresa da cui dipende il futuro delle nostre comunità ecclesiali è soprattutto nelle mani di Dio, ma è anche collegato alla nostra capacità di rispondere in maniera adeguata e competente alle sfide del nostro tempo”. “Non si può dimenticare – ha aggiunto – che tra i fattori di maggior successo di questa istituzione sta la corresponsabilità laicale. Più di sessanta persone collaborano in maniera costante all’organizzazione, alla realizzazione e al mantenimento delle tante iniziative e dei luoghi di questa grande casa”.

 

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Don Michele Morandi (rettore Seminario): “Giovani, questo luogo è per voi!”

Durante la serata sono state ascoltate le testimonianze della Comunità propedeutica di Romagna, della Fraternità giovani e dell’oratorio cittadino. Segni di speranza: così abbiamo intitolato questo evento facendo eco al Santo Padre che nella lettera di indizione del Giubileo di invita a guardare in profondità per cogliere quanto il Signore semina nella nostra storia facendoci gioire e facendoci il regalo di contemplare anche alcuni germogli – ha aggiunto il vicario generale e rettore del Seminario, don Michele Morandi -. Abbiamo voluto unire presentazione della storia e presentazione di alcuni elementi della vita di oggi legati a questo luogo, per dire che non siamo i primi a esserci dati da fare, per comprendere come essere all’altezza, per dare occasione di formazione ai giovani e per dire che questa storia continua e ci auguriamo che continui”.

“Ricordate ragazzi – ha concluso -: è per voi tutto questo. E’ per voi che molti di noi spendono o tutta o grandi fette della propria vita; è per voi che teniamo su questi muri, perché abitandoli insieme, prendendovi cura tra di voi e della casa, possiate appassionarvi a spendere la vita per gli altri nella vocazione specifica di ciascuno; è per voi che i nostri benefattori si mettono le mani in tasca per garantire tutto ciò; è perché nel cuore abbiamo il desiderio che possiate conoscere il Signore Gesù, unico vostro e nostro amico che non vi tradirà mai e che è salvatore. Noi speriamo, noi desideriamo così tanto che lo conosciate e che tocchiate il suo amore tanto da dedicarvi a trasmetterlo agli altri a qualunque costo”.

Prosegue la Visita Pastorale del Vescovo Mario a Cotignola

Prosegue la visita pastorale del Vescovo Monsignor Mario Toso presso l’Unità Pastorale di Cotignola. Mercoledì 20 si è partiti con l’assemblea pubblica alla Sala Parrocchiale di Cassanigo. All’incontro, aperto a tutti i fedeli, sono intervenuti Consigli pastorali parrocchiali, per gli Affari economici, i catechisti, gli educatori, la Caritas parrocchiale, il Gruppo famiglie e le associazioni cattoliche. Questo momento è stata l’occasione per condividere intenti e prospettive con il vescovo.

Giovedì 21 novembre è stato dedicato invece agli incontri con la comunità, con particolare attenzione ai bambini, agli anziani e ai volontari che operano sul territorio. Il programma della giornata ha previsto la visita a bambini e operatori del Polo per l’infanzia Carlo Maria Spada e ad alcune realtà produttive del territorio. Poi l’incontro con gli anziani e gli operatori della Tarlazzi-Zarabini e la visita alla chiesa del Pio Suffragio e al Memoriale ai caduti di tutte le guerre. In seguito un incontro con la Caritas parrocchiale di Cotignola e con le associazioni laiche del territorio.

La giornata di sabato 23 novembre vedrà il vescovo Toso impegnato in diversi incontri con bambini e ragazzi del catechismo presso la Collegiata di S. Stefano e con catechisti, giovani e educatori nell’Oratorio di Cotignola.
Seguirà la visita alla chiesa e convento di San Francesco, al Santuario Diocesano del beato Antonio Bonfadini e alla Comunità Opera Santa Maria della Luce. La visita pastorale si concluderà alle 18.30 con una solenne celebrazione eucaristica presso la Collegiata di S. Stefano. Questa celebrazione, che si terrà nella Solennità Liturgica di Cristo Re dell’Universo, rappresenta il momento di chiusura della visita pastorale, un’occasione per rafforzare il legame spirituale tra il vescovo e la comunità di Cotignola. La messa sarà presieduta dal vescovo Mario.


Schede bibliche online per il tempo d’Avvento 2024

Il settore dell’Apostolato Biblico della Diocesi mette a disposizione di tutti le Schede bibliche per il tempo della Avvento. Per il terzo anno, e concludiamo, le Schede bibliche e liturgiche per i tempi forti mettono al centro i Salmi responsoriali della liturgia festiva. Come sempre, sono utilizzabili in gruppo o personalmente, e andrebbero considerate un semplice aiuto alla preghiera e alla riflessione. A volte non si prega perché non si sa cosa dire, o perché non abbiamo le parole giuste, o perché non siamo abituati a parlare con Dio, con Gesù, con lo Spirito Santo…

Conoscendo la nostra incertezza, Dio stesso ci suggerisce le parole per dire i sentimenti, e ci suggerisce anche i sentimenti da dire. Lo sapeva anche san Paolo: «Non sappiamo come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili» (Romani 8,26) e anche con parole esprimibili: con i Salmi, Dio parla i nostri sentimenti, e noi esprimiamo noi stessi aiutati da lui. Sembra un inciucio, e infatti è proprio così.

Le Schede dunque. Non sono pensate come un compitino da leggere ed eseguire dalla prima all’ultima riga. Ci sono, oltre al testo sacro, alcuni strumenti da utilizzare se servono, e anche i testi dei Vangeli della Domenica, se per qualcuno va meglio. Una proposta di preghiera iniziale e finale per mettersi alla Presenza del Signore che parla. Un commento che vorrebbe mettere in luce qualche contenuto del testo. Un approfondimento che parte dal salmo e si estende a qualche dimensione pratica della vita cristiana. Alcune proposte di riflessione, semplici stimoli, che non sostituiscono la riflessione personale o di gruppo. Infine, a noi dell’Apostolato biblico piacerebbe proprio sapere cosa ne pensate delle Schede, perché ci piacerebbe davvero provare ad esservi utili al meglio delle nostre capacità, se ci suggerite come. Buona esperienza di incontro con la Parola a tutti, e se avete gemiti inesprimibili esprimeteli, grazie.

équipe di Apostolato Biblico diocesano

Le schede da scaricare

copertina schede avvento 2024

00 – Testi dei Vangeli Avvento C

01 – Schede SL 33TOB.odt

02 – Schede SL 34TOB.odt

03 – Schede SL 1TAC

04 – Schede SL 2TAC

05 – Schede SL 3TAC

06 – Schede SL 4TAC


Schede bibliche di Avvento 2024 per i bambini dedicate ad “Alice nel paese delle meraviglie”

Il settore dell’Apostolato Biblico della Diocesi mette a disposizione di tutti le Schede bibliche per il tempo della Avvento.

La scelta del libro con cui accompagnare i vangeli della domenica quest’anno, è ricaduta su Alice nel Paese delle Meraviglie. La letteratura dell’infanzia può essere uno spunto di riflessione anche per gli adulti. I libri hanno il potere di suscitare ricordi e dire qualcosa di significativo anche quando li si legge da grandi perché, come dice il Piccolo Principe, “tutti i grandi sono stati bambini una volta”. Queste schede sono state pensate quindi anche per coloro che vogliono mantenere lo sguardo dei più piccoli, il loro senso di stupore e meraviglia, per offrire un supporto, un ausilio per la catechesi.

Ciò che viene offerto è una traccia che può essere adattata in base all’età e al gruppo a cui ci si rivolge; abbiamo scelto di diversificare la proposta di attività per offrire a grandi e piccini gli strumenti adeguati.

I brani del Vangelo di Luca e i testi di Alice nel Paese delle Meraviglie possono essere letti, narrati o drammatizzati e sono state inserite brevi sintesi in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).

Le schede sono disponibili in formato cartaceo presso la libreria Cultura Nuova e all’ingresso della Biblioteca Diocesana.

Schede da scaricare

copertina schede Alice nel Paese delle Meraviglie

1 domenica avvento Alice nel Paese delle Meraviglie

2 domenica avvento Alice nel Paese delle Meraviglie

3 domenica avvento Alice nel Paese delle Meraviglie

4 domenica avvento Alice nel Paese delle Meraviglie