Author: samuelemarchi

Diocesi in lutto: Don Tarcisio Dalle Fabbriche torna alla Casa del Padre. Il 15 luglio la santa messa esequiale

don tarcisio dalle fabbriche

Il Vescovo Mario, insieme al presbiterio, annunciano il decesso di don Tarcisio Dalle Fabbriche, giovedì 10 luglio 2025.

Don Tarcisio Dalle Fabbriche è nato a S. Andrea in Panigale (Faenza) il 4 novembre 1947. Ordinato presbitero il 16 ottobre 1971 e incardinato nella Diocesi di Faenza, il 1° novembre dello stesso anno viene nominato cappellano a S. Marco in Faenza, per poi diventare nel 1973 cappellano a Russi. Consegue la licenza in teologia presso l’Università di S. Tommaso d’Aquino in Roma. Nel 1980 viene nominato parroco di Basiago a cui viene aggiunta nel 1987 la parrocchia di san Giovannino. Il 29 settembre 1998 viene nominato parroco di San Giuseppe artigiano in Faenza, e il 2 agosto 2007 viene nominato parroco di S. Lucia delle Spianate, incarico che ricoprirà fino al 4 novembre 2023. Ha fatto parte del Consiglio per gli Affari economici della Diocesi, del Consiglio di amministrazione della Casa del Clero e del Collegio dei Consultori. È stato coordinatore del servizio di culto della Chiesa di San Girolamo dell’Osservanza, Vicario del Vicariato Forese Sud e per questo membro di diritto del Consiglio presbiterale.

 

Momenti di preghiera

Venerdì 11 luglio alle ore 19.00 presso la chiesa di S. Giuseppe in Faenza.

Domenica 13 luglio alle ore 20.30 presso la chiesa di S. Lucia delle Spianate.

La Santa Messa esequiale, presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Mario Toso, sarà celebrata martedì 15 luglio alle ore 10 alla chiesa di San Giuseppe a Faenza.

L’esposizione della salma avverrà a partire da lunedì mattina, alle 7:30, fino alle 18:30 con orario continuato presso l’obitorio di Faenza; martedì mattina invece dalle 7:30 alle 9: 30. Alle 10 la salma arriverà alla chiesa San Giuseppe. Dopo la funzione religiosa si procederà per la tumulazione nel cimitero dell’Osservanza alle ore 11:30.

 


“Gioia e speranza”: il nuovo libro del Vescovo Mario Toso

gioia e speranza per social

Riprendendo le parole di papa Leone XIV e traendo ispirazione dalla grande eredità conciliare della Gaudium et Spes, monsignor Mario Toso offre al pubblico una nuova pubblicazione che unisce riflessione teologica e impulso pastorale. Il volume, intitolato Gioia e speranza. Evangelizzazione, catechesi e insegnamento sociale, si propone come guida per vivere una fede incarnata nella storia, capace di generare libertà e sviluppo umano integrale.

Il libro si configura non solo come uno strumento per la formazione degli operatori pastorali, ma anche come una bussola per tutti coloro che desiderano approfondire l’interconnessione tra annuncio del Vangelo, catechesi e dottrina sociale della Chiesa. Al cuore della proposta di monsignor Toso vi è un invito chiaro: vivere la spiritualità cristiana come impegno concreto per la costruzione di una società più giusta, fraterna e aperta alla trascendenza.

I cristiani, inviati nel mondo per essere annunciatori e testimoni credibili di Cristo, Redentore dell’umanità, allo stesso tempo «sono tenuti ad animare il mondo con lo spirito cristiano» (cfr. Gaudium et spes, n. 43). La loro missione, dunque, è immensa sia nella Chiesa sia sulla terra. Con riferimento a quest’ultima il loro compito è di costruire la convivenza umana e di condurla al suo fine. Ciò va compiuto aderendo fedelmente al Vangelo, usufruendo della sua forza, uniti con tutti coloro che amano e cercano la giustizia, la pace, in un dialogo fraterno. Così facendo, risveglieranno in tutti i popoli una viva speranza (cfr. Gaudium et spes, n. 93). La Chiesa, con tutte le sue componenti, è responsabile, della costruzione del Regno di Dio: iniziato da Cristo, è autonomo e indipendente rispetto a tutti i regni terreni. Li trascende e avrà compimento alla fine dei tempi.

Per maggiori informazioni e per ordini è possibile visitare il sito www.edizionidellegrazie.it o scrivere a info@edizionidellegrazie.it.


Diocesi in lutto per suor Maria Vincenza Geltrude del Sacro Cuore di Gesù. Il 17 maggio le esequie

Nella giornata di oggi suor Maria Vincenza Geltrude del Sacro Cuore di Gesù è tornata alla Casa del Padre.

Suor Vincenza è la settima dei nove figli di Vincenzo e Maria Frega. Nasce a San Silvestro e fin da bambina viene coltivata in Lei una Fede profonda e una Carità generosa. Il Rosario quotidiano con tutta la famiglia è la cornice della sua vocazione religiosa. Nasce il 1 gennaio, festa della Madre di Dio e muore il 15 maggio, festa della Beata Vergine delle Grazie, Patrona della Toscana e nella novena a Santa Umiltà. E’ sempre vissuta nella preghiera nel servizio della Comunità nel nascondimento e nella relazione affettuosa con le sorelle. Gli ultimi nove anni della Sua vita sono stati purificati da una sofferenza fisica che l’ha costretta a letto. Ha sempre offerto tutto al Signore per La Chiesa.

Stasera e domani sera ore 18,30 S. Messa e venerdì 16 maggio ore 20 Santo Rosario (in monastero). Sabato 17 maggio alle ore 11 la santa messa delle esequie nella chiesa di Sant’Agostino, presieduta dall’Abate generale della nostra Congregazione Vallombrosana, Padre Giuseppe Casetta.. Seguirà la tumulazione al Cimitero dell’Osservanza.


Sabato 31 maggio l’ordinazione presbiterale del diacono Stefano Lega

La Chiesa diocesana di Faenza-Modigliana si unisce in un clima di gioia e riconoscenza per annunciare un importante evento di grazia: l’ordinazione presbiterale del diacono Stefano Lega. Il rito solenne avrà luogo sabato 31 maggio 2025 alle 18 nella Basilica Cattedrale a Faenza.

La celebrazione sarà presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, che imporrà le mani e pronuncerà la preghiera consacratoria, secondo l’antica tradizione della Chiesa. Questo gesto sacro segnerà il momento in cui il diacono Stefano verrà configurato a Cristo sacerdote, diventando ministro della Parola, dei Sacramenti e della guida pastorale.

La comunità diocesana, riconoscente per il dono delle vocazioni sacerdotali, si prepara ad accompagnare con la preghiera questo significativo passo del cammino vocazionale di don Stefano. Il giorno seguente, domenica 1 giugno 2025 alle 11, il novello sacerdote presiederà la sua prima Santa Messa nella chiesa dei Santi Ippolito e Lorenzo in Faenza, occasione in cui tutta la comunità potrà unirsi nella lode e nella gratitudine.


“Eccomi”: a Faenza la Veglia di Preghiera per le Vocazioni. Due storie di fede e riscoperta spirituale

Una serata intensa di preghiera, testimonianze e cammino ha animato le vie di Faenza domenica 11 maggio, in occasione della 62ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. La diocesi si è ritrovata per un pellegrinaggio serale che, sotto il segno della parola “Eccomi”, ha voluto rispondere con gioia alla chiamata del Signore. Organizzata dalla Pastorale Vocazionale, la veglia ha avuto inizio alla Casa Famiglia Don Bosco in via Fratelli Rosselli per poi snodarsi fino alla parrocchia di Santa Maria Maddalena, attraversando anche la comunità di Sant’Antonino. Presieduto da don Michele Morandi, vicario generale della diocesi, l’evento ha unito preghiera comunitaria, invocazione e ascolto. Tra i momenti più toccanti, le testimonianze di chi ha sperimentato in prima persona la bellezza e la sfida di una vocazione vissuta nel quotidiano.

Una vocazione a due voci: Elisa e Manuele

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A condividere il proprio cammino sono stati Elisa Ghini e suo marito Manuele Preti, una coppia che ha saputo intrecciare due storie molto diverse in un’unica risposta alla chiamata di Dio. Elisa, cresciuta in una famiglia molto credente e attiva in parrocchia, ha raccontato di un lungo tempo di ricerca, anche al di fuori degli ambiti strettamente pastorali: “Ho sempre cercato la mia strada, sentivo un’inquietudine… non capivo quale fosse la mia vocazione”. L’incontro con Manuele, apparentemente lontano da quel mondo, ha acceso una nuova luce.

“Dopo la cresima ho lasciato la Chiesa – ha raccontato Manuele –. Mi sono immerso nella musica e in una vita che, alla lunga, mi ha lasciato un vuoto. A trent’anni, in silenzio, ho fatto una preghiera a Dio chiedendogli un segno. Poco dopo ho incontrato Elisa”. Da lì, una lenta ma profonda conversione: “Pensavo che la Chiesa fosse noiosa, ma ho scoperto una ricchezza e una comunità che accoglie davvero”. Elisa e Manuele oggi sono una coppia che si accompagna a vicenda, camminando insieme in un percorso di fede condivisa.

La casa che accoglie: la testimonianza di Giovanni

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In precedenza era stato Giovanni Belosi, da trent’anni in servizio alla Casa Famiglia Don Bosco della Comunità Papa Giovanni XXIII, a presentare la sua testimonianza. Nel cortile della casa, luogo di accoglienza e preghiera, ha raccontato la sua vocazione maturata grazie all’incontro con don Oreste Benzi: “Mi colpì quella frase semplice, ma potente: ‘Diamo una famiglia a chi non ce l’ha’. Quelle parole mi entrarono dentro e non mi lasciarono più”. Da lì un cammino che ha portato Giovanni a vivere nella casa famiglia, diventata segno tangibile di carità e presenza evangelica. “Non è un ospedale né una clinica, ma un luogo dove la vita cambia attraverso l’amore e la condivisione. In trent’anni sono passate qui più di 120 persone: bambini, profughi, persone con fragilità… e ognuno ha lasciato un segno, ci ha avvicinati al Signore”.

Una Chiesa che cammina insieme

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La Veglia “Eccomi” ha rappresentato un vero cammino spirituale non solo per chi vi ha partecipato, ma per tutta la diocesi. Le parole di papa Francesco per questa Giornata delle Vocazioni hanno risuonato forti: essere testimoni di speranza, per contagiare chi ci sta accanto con la gioia che nasce dall’incontro con Dio. Due testimonianze, quella di una coppia e quella di una comunità, che ci ricordano che ogni vocazione, nella sua unicità, è risposta d’amore e disponibilità: è dire “eccomi” là dove il Signore ci chiama.

Martina e Samuele


Su “Avvenire” la pagina dedicata alla Diocesi di Faenza-Modigliana

Nella giornata di ieri, domenica 11 maggio, si è tenuta la Giornata diocesana del quotidiano “Avvenire” e del nostro settimanale “il Piccolo”.

Giornali in parrocchia

Nelle parrocchie alle Messe di domani c’è stata la diffusione straordinaria dei due giornali.

Pagina speciale su “Avvenire”

In Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, si può leggere la pagina speciale dedicata alla Chiesa di Faenza-Modigliana.

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Il vescovo Mario sull’elezione di Papa Leone XIV

 

Di seguito le prime dichiarazioni del vescovo monsignor Toso per l’elezione del nuovo Pontefice, papa Leone XIV.

 

Accogliamo con profonda gratitudine e gioia l’elezione al soglio pontificio di Papa Leone XIV. Il suo primo gesto – salutare il popolo con le parole “La pace sia con voi” – ha subito indicato la direzione spirituale e pastorale del suo ministero: quella di una pace che affonda le radici in Cristo Risorto, una pace capace di essere insieme disarmata e disarmante, e che chiama ogni cristiano a farsene artigiano nel mondo di oggi.

È molto significativa la scelta del nome “Leone XIV”, che richiama esplicitamente papa Leone XIII, il pontefice  della Diuturnum illud, dell’Immortale Dei,  della Libertas paestantissimum (encicliche “politiche”, nelle quali critica le dottrine razionalistiche e naturalistiche alla base dello Stato liberal borghese, e nelle quali propone una libertà legata alla verità) e della più nota Rerum novarum, che diede un forte impulso alla dottrina sociale della Chiesa. Con questo nome, il nuovo Papa sembra già indicare un pontificato attento alla giustizia sociale, alla dignità del lavoro e alla libertà della Chiesa, ad una democrazia con una anima etica, scelta sulla base della libertà e della responsabilità. È un segno profetico per un tempo in cui si avverte l’urgenza di pace, della giustizia e della fraternità tra i popoli, in un contesto di crisi profonda delle istituzioni democratiche e di terza guerra mondiale a pezzi.

Il nuovo Papa, statunitense, porta in sé un respiro autenticamente internazionale: è stato missionario in Perù, ha guidato l’Ordine di Sant’Agostino e ha recentemente ricoperto l’incarico di Prefetto del Dicastero per i Vescovi. La sua esperienza lo rende un pastore che conosce la Chiesa nelle sue molteplici dimensioni e che si propone come costruttore di ponti, dialogo e speranza. Ci ha già incoraggiati – come discepoli di Cristo – a camminare insieme, uniti e senza paura, mano nella mano.

Ha ricordato con semplicità e profondità di essere figlio di Sant’Agostino, facendo sue le parole del grande Padre della Chiesa: “Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo.” In questa dichiarazione si riflette già un pontificato che si vuole profondamente vicino al popolo, radicato nella fede e aperto al mondo.

Papa Leone XIV ci invita a costruire una nuova civiltà dell’amore, fondata sulla fraternità, sulla solidarietà, sulla giustizia sociale ma anche sull’ecologia integrale. Sicuramente solleciterà la riforma delle Istituzioni internazionali come l’ONU e richiamerà l’importanza di pensare e di  innalzare nuove istituzioni internazionali che promuovano tutti insieme la custodia del Creato, come ad esempio una Organizzazione mondiale dell’Ambiente.

Come Chiesa faentina, lodiamo il Signore per questo dono. Il nuovo Papa ci unisce più profondamente a Cristo e ravviva la nostra fede, mentre camminiamo nella storia come popolo di Dio, chiamato a dare il nostro apporto alla costruzione del Regno. Accompagniamo Papa Leone XIV con la preghiera, la fedeltà e l’impegno quotidiano per la pace e la giustizia.

 

 


“Eccomi”: l’11 maggio la diocesi di Faenza-Modigliana in cammino per le vocazioni

Un appuntamento di fede e speranza animerà le strade di Faenza domenica 11 maggio 2025. In occasione della 62ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, la diocesi si ritroverà per un momento di preghiera itinerante, un’iniziativa che vuole rispondere con gioia e disponibilità alla chiamata del Signore: “Eccomi”.

L’evento, promosso dalla Pastorale vocazionale, si svolgerà con un cammino serale che unirà testimonianza, ascolto e preghiera comunitaria. A presiedere l’incontro sarà don Michele Morandi, vicario generale della diocesi, che guiderà i partecipanti lungo un percorso di riflessione e invocazione per il dono di nuove vocazioni. Il ritrovo è previsto per le ore 20.30 presso la Casa Famiglia Don Bosco, in via Fratelli Rosselli 18 a Faenza. Da lì prenderà avvio il pellegrinaggio, con una prima tappa alla parrocchia di Sant’Antonino, per poi concludersi alla parrocchia di Santa Maria Maddalena. Non è necessaria l’iscrizione per partecipare: l’iniziativa è aperta a tutti coloro che desiderano unirsi nella preghiera e camminare insieme alla comunità diocesana. Per ulteriori informazioni è possibile contattare don Mattia Gallegati, al numero 3282481149.

L’appuntamento si inserisce nel più ampio contesto della Giornata mondiale per le vocazioni, un’occasione preziosa per sostenere con la preghiera quanti sono chiamati a servire il Vangelo nella vita sacerdotale, religiosa e missionaria.


Schede bibliche per il tempo di Pasqua 2025

Sono disponibili le schede bibliche del Tempo di Pasqua, si possono scaricare dal sito della diocesi e alcune copie cartacee si possono trovare nella libreria Cultura Nuova.
Le schede, a cura dell’Ufficio Catechistico – Settore Apostolato Biblico, sono dedicate ai salmi responsoriali della domenica dal 27 aprile all’ 8 giugno. L’introduzione alla lettura delle schede bibliche è tratta da un testo del cardinale Gianfranco Ravasi, che propone una riflessione sul brano evangelico dei discepoli di Emmaus.

Info e contatti: don Pier Paolo Nava 328 4760185; apostolatobiblico@diocesifaenza.it

Le schede da scaricare

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Testi dei Vangeli Pasqua C

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Messaggio del Vescovo Mario per la morte di Papa Francesco, “La Speranza prevalga sul dolore”. L’invito a tutta la Diocesi a pregare per lui

In questo momento di profondo dolore per la Chiesa universale e per l’intera umanità, la Diocesi di Faenza-Modigliana si unisce con commozione e preghiera al lutto per la scomparsa del Santo Padre, Papa Francesco. Il Vescovo monsignor Mario Toso invita tutti i fedeli, le comunità parrocchiali, le realtà ecclesiali e gli uomini e le donne di buona volontà ad accompagnare spiritualmente il Papa con la preghiera, facendo prevalere la Speranza sul dolore. «In questo passaggio così intenso e doloroso – dichiara il Vescovo – vogliamo ricordare le parole luminose che Papa Francesco ci ha lasciato nella Bolla di indizione dell’Anno Giubilare. Egli ci ha indicato nella Croce il segno vivo di una Speranza che non delude mai: è lì che si radica la nostra missione, è lì che trova senso il nostro impegno apostolico».

“La Croce, segno vivo di una Speranza che non delude mai”

“Nel corso del suo pontificato – ha aggiunto il vescovo -, Papa Francesco ha saputo parlare al cuore di milioni di persone, diventando una guida spirituale non solo per i cattolici, ma anche per i credenti di altre religioni e per tutti coloro che, nel mondo, cercano giustizia, pace e verità. Con riconoscenza profonda, custodiamo la sua testimonianza evangelica, il suo instancabile servizio alla Chiesa e la sua dedizione ai più poveri e fragili. Affidiamolo alla misericordia del Padre, certi che continuerà ad accompagnarci dal Cielo”. Il vescovo ha poi invitato tutte le comunità parrocchiali a proporre momenti di preghiera in suffragio del Santo Padre. Verrà comunicata prossimamente la data di una celebrazione eucaristica diocesana.