Il vescovo Mario allo scambio di auguri della Curia: “Chiamati a una forma rinnovata dell’annuncio del Vangelo”

Si è svolta sabato scorso, alla sala San Carlo di Faenza, la tradizionale cerimonia degli auguri della Curia di Faenza-Modigliana in vista del Santo Natale. Il vescovo, monsignor Mario Toso e il vicario generale don Michele Morandi per l’occasione hanno ringraziato presbiteri, religiosi e laici per il loro servizio. “Si tratta di un ringraziamento per quello che tutti facciamo a servizio della Chiesa e dell’evangelizzazione – ha detto il vescovo -che sappiamo essere il fine ultimo della nostra diaconia a Cristo, sempre vivo e presente in mezzo a noi, sempre veniente. Porgo, in particolare, gli auguri di un Buon Natale e di un felice anno nuovo alle vostre comunità e alle vostre famiglie, spirituali e domestiche, ai Seminaristi e ai giovani Propedeuti, ma anche ai giovani facenti parte della Fraternità”.

Sul Cammino sinodale

Il discorso del vescovo si è focalizzato poi sul Cammino sinodale, iniziato il 17 ottobre scorso. “L’obiettivo – ha detto monsignor Toso – specie dopo un tempo di progressiva scristianizzazione e di pandemia, è di mettere in campo una forma rinnovata dell’annuncio del Vangelo. In vista di ciò la Chiesa non deve essere seduta, ma più capace di profezia, più agile, non frenata da strutture superflue, non più sostenibili. Occorre, in particolare, continuare la conversione pastorale che già stiamo vivendo nelle parrocchie e che mira a renderle più missionarie, più partecipate dai laici (cf Lettera pastorale Voi siete la luce del mondo per l’anno 2019-2020 e il Sussidio pastorale Nuova evangelizzazione: luoghi pastorali 2020-2021, ma non va dimenticato il Documento post-sinodale, Collaboratori della vostra gioia).

“In sostanza – ha specificato il vescovo – si cercherà di pensare al grande compito dell’evangelizzazione di cui tutti i credenti, singoli o in gruppi, devono essere soggetti protagonisti: in modo da realizzare, mediante un metodo di ricerca e di sperimentazione che costruisce l’agire pastorale dal basso e in ascolto dei territori, una conversione pastorale, quella conversione nella quale ci stiamo da tempo applicando. Si pensi alle ultime Lettere pastorali o agli ultimi orientamenti pastorali dati dal vescovo. Ma basti anche pensare a quanto ha previsto l’ultimo consiglio presbiterale. Che cosa ha previsto? Il Consiglio presbiterale diocesano ha ultimamente valutato l’opportunità di procedere alla soppressione canonica e civile di alcune parrocchie nell’ambito di un più generale processo di riordino dell’articolazione parrocchiale della nostra Chiesa, il che implicherà una vera e propria conversione pastorale. Nell’ultimo consiglio presbiterale, infatti, si è valutata la soppressione riguardo alle seguenti parrocchie: Taglio Corelli, Madonna del Bosco, San Savino di Fusignano, Casale Pistrino, S. Maria in Poggiale, Scavignano, Formellino, S. Silvestro, Albereto e San Giovannino”.

Il vescovo Mario ha poi annunciato che è in fase di ultima revisione il Direttorio per il ministero, la vita e la formazione dei diaconi permanenti nella Chiesa di Faenza-Modigliana, che intende orientare e dirigere la formazione e il ministero dei diaconi. Inoltre è in fase di ultima revisione anche il Cammino di discernimento per persone separate e divorziate.

Il libro sul Fine vita

Infine ai partecipanti è stato donato il libro, appena pubblicato, dedicato al Fine vita a cura dello stesso vescovo e che raccoglie in contributi di Paolo Carlotti, l’avvocato Paolo Bontempi e il medico Angelo Gambi. “Su un tema importante come quello al centro del volumetto – sottolinea – ci vuole una informazione il più possibile obiettiva, un’adeguata sensibilizzazione alla luce della fede e della ragione insieme, senza pregiudizi ideologici”.

A seguire il vicario generale don Michele Morandi ha ripercorso gli avvenimenti principali dell’ultimo anno riguardanti la Chiesa di Faenza-Modigliana, ricordando i presbiteri defunti che sono tornati alla Casa del Padre, e le ordinazioni presbiterali di don Marco Donati, don Emanuele Casadio e fra Michel Bom.