Archivi della categoria: NOTIZIE ISTITUZIONALI

Santo Natale: il calendario delle celebrazioni in Cattedrale

La Basilica Cattedrale di Faenza si prepara a celebrare il Natale 2024 con un ricco calendario di appuntamenti liturgici per accompagnare i fedeli in ogni momento di questo periodo di grande significato spirituale.

La Novena di Natale, dal 17 al 24 dicembre, sarà scandita dalla celebrazione della Santa Messa quotidiana alle ore 8, arricchita dalla recita della Novena.

Domenica 22 dicembre, IV Domenica di Avvento, sarà caratterizzata da diverse celebrazioni eucaristiche, alle ore 8, 10.30, 12 e 18, e da un’ampia disponibilità per le confessioni, sia al mattino che al pomeriggio.

Il 24 dicembre, Vigilia di Natale, sarà una giornata di grande attesa e raccoglimento. Dopo le confessioni, che proseguiranno per tutta la giornata, i fedeli potranno partecipare alla Veglia di Natale, alle ore 23.30, seguita dalla Messa della Notte presieduta da S.E. Mons. Mario Toso alle ore 24.

La Solennità del Natale del Signore, il 25 dicembre, sarà celebrata con la Santa Messa delle ore 10.30 presieduta da Mons. Mario Toso e quella delle ore 18, presieduta da Mons. Michele Morandi, preceduta dai Vespri solenni delle 17.30.

Il 26 dicembre, la Chiesa ricorda Santo Stefano Martire con le messe del mattino e del pomeriggio. Domenica 29 dicembre, la Festa della Santa Famiglia sarà un momento speciale, segnato dall’apertura dell’Anno Giubilare in Diocesi durante la Messa delle ore 18 presieduta da Mons. Mario Toso.

Tra i momenti più significativi vi sarà il Te Deum di Ringraziamento il 31 dicembre e la celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, il 1° gennaio, Giornata Mondiale della Pace. Le messe saranno accompagnate dall’Adorazione eucaristica e dai Vespri.

Infine, il calendario proseguirà fino al 6 gennaio con la Solennità dell’Epifania e si concluderà il 12 gennaio con la Festa del Battesimo del Signore.

Le celebrazioni rappresentano un invito rivolto a tutta la comunità a vivere intensamente il mistero del Natale, riscoprendo il significato profondo della venuta di Cristo.

 


Nota della Diocesi sull’amministrazione dei Sacramenti

Il 24 ottobre scorso il Vescovo Mario Toso ha provveduto a fare notificare al Sacerdote Antonio Samorì un Precetto singolare, ossia un atto amministrativo, con il quale ha disposto che il predetto Sacerdote si attenga all’osservanza della legge canonica. Infatti don Antonio è stato Parroco ma oggi non ricopre più un ufficio ecclesiastico determinato, trovandosi in previdenza integrativa, ossia il corrispettivo del pensionamento nell’ordinamento civile.

Di conseguenza la celebrazione della S. Messa e l’amministrazione dei Sacramenti dipendono dalla richiesta delle Autorità Superiori e, in particolar modo, dai Parroci.

Il giudizio circa l’opportunità della loro amministrazione e l’annotazione dei Sacramenti sono riservati ai Parroci. A questo proposito è bene ricordare che nessun sacerdote può amministrare il Battesimo, tanto meno la Confermazione che è riservata al Vescovo o a un suo Delegato, eccetto il caso di pericolo di morte, fuori dell’ambito delle Parrocchie o senza l’esplicito mandato del Parroco del luogo. Il mancato rispetto di queste norme pregiudica la validità dei Sacramenti, anche di quella civile con riferimento ai matrimoni.

Nella sua posizione giuridica Don Antonio non può certificare o annotare nulla in qualche registro parrocchiale, come per esempio quelli delle parrocchie dove aveva svolto un ministero, né, appunto non essendo più parroco, può assistere ai Matrimoni senza un’esplicita delega del parroco competente e sempre nelle circostanze stabilite dalle normative.

Il Vescovo, chiamandolo all’osservanza della legge, gli ricorda in questo modo che il Sacerdote è un servitore che esercita il Sacramento dell’Ordine solo se e in quanto richiesto all’interno della Comunione gerarchica, ambito in cui il dono del Signore ricevuto va speso secondo le indicazioni concrete del Vescovo e della Chiesa stessa. L’inosservanza di questa norma costitutiva può dar luogo a provvedimenti molto più gravi.

Si annota, a margine, che anche i fedeli per ricevere i Sacramenti del Signore di cui si è detto sopra, devono rivolgersi ai pastori designati, ossia ai Parroci propri, anche se i fedeli sono legati da conoscenza o amicizia verso un altro presbitero.

Saranno i Parroci a valutare se chiamare a collaborare al compito loro assegnato un diverso presbitero, mentre parimenti è obbligo dei fedeli rispettare la struttura delle Diocesi, che si articolano nello snodo tra Vescovo e Parrocchie del territorio.

Il Vescovo ha nominato il dott. Stefano Lega nuovo economo diocesano. Succede a Maurizio Ghini

stefano lega diacono

Il Vescovo, S.E. Mons. Mario Toso, dopo avere sentito il Consiglio diocesano per gli affari economici e il Collegio dei Consultori, ha nominato il Diacono Dott. Stefano Lega Economo diocesano per il prossimo quinquennio a partire dal 24 novembre 2024.

A norma del diritto all’Economo diocesano spettano tutti i diritti e i doveri in materia di amministrazione dei beni della Diocesi e i compiti di vigilanza sulle Persone giuridiche soggette all’Ordinario diocesano.

Il Vescovo ha formulato al Dott. Maurizio Ghini il più sentito ringraziamento, sia personale che a nome della Chiesa di Faenza-Modigliana, per il competente e generoso servizio prestato per molti anni.


La Diocesi di Imola entra nella “Comunità energetica rinnovabile Ecologia integrale” della Diocesi di Faenza

La Diocesi di Imola entra nella “Comunità energetica rinnovabile Ecologia Integrale”, costituita dalla Diocesi di Faenza-Modigliana e da altri enti ecclesiastici. Questo primo passo rappresenta per tutta la Diocesi di Imola «un segno tangibile di un percorso di discernimento, approfondimenti e incontri fatti all’interno dell’Ufficio Pastorale Lavoro e Ambiente, nato con l’obiettivo di attuare le indicazioni della Settimana Sociale dei Cattolici di Taranto del 2021 che metteva l’ambiente e l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco al centro – sottolinea il vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti -. Infatti “ecologia integrale” è un concetto chiave dell’enciclica: tutto è connesso, la cura del creato infatti ha implicazioni positive non solo sull’ambiente, ma è legata a questioni di giustizia sociale ed economica».

Nel 2020, in una piazza San Pietro deserta a causa del Covid, risuonavano le parole di Papa Francesco: «Nessuno si salva da solo». In una società sempre più individualistica, piena di conflitti e divisioni, «crediamo fortemente che rimettersi insieme, condividere un percorso, fare comunità, sia urgente e necessario per la salute precaria della nostra società – aggiunge monsignor Mosciatti -. Nello specifico la Comunità energetica va oltre, è un processo popolare, il cittadino diventa “prosumer”, cioè produttore e consumatore di energia. Questo modello favorisce una partecipazione attiva alla vita comunitaria, rafforza i legami sociali e promuove la giustizia energetica. Così è possibile costruire un futuro sostenibile e solidale, dove l’energia non è solo una risorsa, ma un bene comune condiviso».

La comunità energetica, nata a Faenza, ma abbracciata negli intenti da Imola, è il risultato di un impegno condiviso tra parrocchie, famiglie, imprenditori e varie realtà del territorio. L’energia che verrà prodotta con i pannelli fotovoltaici sui tetti di parrocchie e strutture ecclesiali, con il coinvolgimento di privati, aziende e comunità, non solo soddisferà il fabbisogno energetico, ma contribuirà anche a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e a combattere la povertà energetica. Con la Diocesi di Faenza è stata trovata una grande condivisione di valori e di intenti, per questo motivo è stato facile fare comunità e mettersi insieme per lavorare per il bene comune.

L’equipe è al lavoro per delineare le regole operative della CER, insieme ai tecnici si stanno individuando i siti di produzione e studiando la suddivisione del territorio e della rete elettrica in cabine primarie. In fase di elaborazione anche un piano industriale e di rientro degli investimenti, consapevoli che ​per concretizzare quanto detto occorre elaborare un progetto sostenibile anche sul piano economico.

«Adesso è tempo che tutte le parrocchie, le scuole, le associazioni e le famiglie della nostra diocesi partecipino attivamente a questo progetto – conclude il vescovo di Imola -. Siamo chiamati a vivere questa trasformazione non solo come un cambiamento tecnico, ma come un percorso di crescita spirituale e comunitaria. Ogni contributo, grande o piccolo, sarà prezioso per costruire insieme un futuro più giusto e sostenibile. La nostra comunità energetica è un segno tangibile della nostra fede in azione. È un modo concreto di rispondere all’appello di Papa Francesco per una conversione ecologica, promuovendo la sostenibilità e la giustizia sociale. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto e invito ciascuno di voi a continuare a pregare e a lavorare per il bene comune».

Le celebrazioni diocesane per la Solennità dei Santi e dei fedeli defunti

Dalla Messa di Ognissanti alla commemorazione al cimitero, il vescovo monsignor Mario Toso invita la comunità a tre giorni di raccoglimento e preghiera per i defunti.

Celebrazione di Tutti i Santi

La Solennità di Tutti i Santi, che cade venerdì 1° novembre, sarà un momento liturgico di grande raccoglimento per la comunità diocesana. Alle 10.30, nella Cattedrale di Faenza, il vescovo monsignor Mario Toso presiederà la Messa episcopale dedicata alla venerazione di tutti i santi, richiamando i fedeli a riflettere sulla chiamata universale alla santità.

Commemorazione dei fedeli defunti

Sabato 2 novembre, Giornata della Commemorazione dei defunti, la diocesi si ritroverà per un momento di preghiera in memoria di tutti i cari scomparsi. La celebrazione si terrà alle 10.30 presso il piazzale del cimitero di Faenza, dove il vescovo Mario Toso presiederà la Messa episcopale e, al termine, guiderà la benedizione delle tombe. Questo momento solenne rappresenta un’occasione per affidare a Dio tutti coloro che ci hanno preceduto e rinnovare la speranza cristiana nella resurrezione.

Suffragio per i vescovi defunti

Domenica 3 novembre, infine, alle 18 nella Cattedrale di Faenza, si terrà una Messa in suffragio dei vescovi defunti della diocesi di Faenza-Modigliana. Anche in questa occasione, sarà il vescovo monsignor Mario Toso a presiedere la celebrazione eucaristica, per un momento di preghiera comunitaria volto a ricordare il prezioso servizio pastorale dei predecessori.

Queste celebrazioni invitano tutta la comunità diocesana a vivere con intensità e raccoglimento i primi giorni di novembre, rafforzando il legame con i santi e la memoria dei defunti, in un percorso di fede e speranza condiviso.

A Faenza il 9 novembre il convegno regionale di Pastorale Vocazionale

 

 

Il Convegno Regionale di Pastorale Giovanile Vocazionale “MI HA MANDATO A TE IL SIGNORE….” Accompagnati accompagniamo si svolgerà sabato 9 novembre presso il Seminario di Faenza. In allegato condividiamo il volantino in cui trovate il programma e le note organizzative per iscriversi entro il 4 novembre a questo link.

Vi invitiamo a diffondere l’invito attraverso i canali di comunicazione delle Diocesi, delle associazioni e dei movimenti per favorire un’ampia partecipazione tra sacerdoti, consacrati/e, equipe di pastorale giovanile-vocazionale, educatori, capi scout, gli insegnanti di IRC e tutti coloro che fossero interessati a partecipare. Desideriamo vivere una bella occasione di incontro in cui sentirci sempre più Chiesa guidata dallo Spirito per accompagnare i giovani che ci vengono affidati dal Signore come tesoro prezioso della nostra amata terra emiliano-romagnola.

 

 


Nuovi canonici

Nella celebrazione della solennità dell’Anniversario della dedicazione della Cattedrale, il Vescovo Mario ha nominato quattro nuovi canonici nel capitolo della Cattedrale: Mons. Mariano Faccani Pignatelli, don Paolo Bagnoli, don Francesco Cavina, don Marco Donati.

“Ben lungi dall’essere un titolo semplicemente onorifico, questa nomina esprime innanzitutto un servizio. I canonici, infatti, sono chiamati, compatibilmente al mandato pastorale affidato a ciascuno, ad animare, in forma collegiale, il culto della Basilica cattedrale e, in particolare, il sacramento della penitenza. La Cattedrale è un segno visibile dell’unità della Chiesa locale che il vescovo presiede nel nome del Signore e in comunione con la Chiesa. I presbiteri, primi collaboratori del ministero episcopale, costituiti in un presbiterio, sono chiamati a con-presiedere in comunione con il vescovo, accogliendo le sue indicazioni pastorali e ad essere presenti con lui, quando presiede l’eucarestia in particolare nelle celebrazioni principali: “… tutti devono dare la più grande importanza alla vita liturgica della diocesi che si svolge intorno al vescovo, principalmente nella chiesa cattedrale, convinti che c’è una speciale manifestazione della Chiesa nella partecipazione piena e attiva di tutto il popolo santo di Dio alle medesime celebrazioni liturgiche, soprattutto alla medesima eucaristia, alla medesima preghiera, al medesimo altare cui presiede il vescovo circondato dai suoi sacerdoti e ministri” (Sacrosantum concilium 41). La collegialità espressa dal Capitolo dei canonici non aggiunge nulla alla comunione già presente in virtù della comune ordinazione e missione, ma può offrire uno stimolo e un esempio al  presbiterio affinché si sia sempre più consapevoli di costituire “con il vescovo un solo presbiterio, sebbene destinato a uffici diversi”(Presbiterorum ordinis 28) e ad essere consapevoli che il soggetto di azione pastorale è la Chiesa locale, anche se articolato in singole comunità locali dove i presbiteri “rendono in un certo modo presente il vescovo” (Presbiterorum ordinis 28). In questo senso le parrocchie della Città hanno una chiamata particolare ad essere unite strettamente al Vescovo e al “segno” della Cattedrale che esprime, come già detto l’unità della Chiesa locale. Mente vi ringrazio per il ministero che già esercitate, vi chiedo di assumere con fede anche questo servizio a vantaggio dell’unità della Chiesa locale, invitandovi a preparare, coinvolgendo anche altri presbiteri se necessario, un servizio sistematico di disponibilità per il sacramento della Riconciliazione, in particolare in vista del prossimo anno giubilare”. – Dalla lettera del Vescovo Mario ai Canonici.

 


Diocesi in lutto: morta suor Rosa Serafina

suor serafina

Nella notte dell’8 ottobre 2024 è deceduta suor Rosa Serafina Del Toro, delle suore del Santissimo Sacramento di Fognano. Negli ultimi anni risiedeva presso la Casa del Clero di Faenza. La santa Messa esequiale sarà celebrata sabato 12 ottobre prossimo alle ore 9,30 nella chiesa di Sant’Agostino in Faenza. Il rosario sarà recitato domani, 10 ottobre, alle 20 alla Casa del Clero.

La vita

Suor Rosa Serafina è la quinta di sette figli. Nasce in Abruzzo nel 1936 ai piedi del Gran Sasso in una modesta famiglia, credente e lavoratrice. Nel 1939 tutta la famiglia si trasferisce in Libia insieme a molti altri italiani. Nell’imminenza della guerra il babbo e i fratelli più grandi cominciano a lavorare presso una grande tenuta in Cirenaica e gli altri figli andranno a scuola imparando oltre all’italiano pure l’arabo e l’inglese.

Dopo diverse prove e peripezie nel 1951 la famiglia comincia a spostarsi di nuovo. Parte in nave con poche cose, compiendo lo stesso viaggio che fanno in tanti oggi dall’Africa verso l’Italia. Sbarca a Siracusa e si trova a risiedere per un anno a L’Aquila nel campo profughi.  Successivamente la Provvidenza la conduce in Romagna dove si era rifugiato un fratello fuggito dalla colonia fascista.

Crescendo desiderava essere suora missionaria ad Gentes, ma siccome la mamma aveva sofferto già troppo durante il regime perché diversi figli le erano stati strappati per essere “educati” nelle colonie fasciste, segue la chiamata del Signore entrando, con grande amore per San Domenico, nel Collegio Emiliani presso le suore domenicane del Santissimo Sacramento di Fognano. Da consacrata amava molto le opere dei santi come Santa Teresa del Bambino Gesù, Santa Elisabetta della Trinità e tanti altri. Per un certo periodo si è occupata di animare la casa di preghiera di Angognano nei pressi di Brisighella. Ci teneva molto alla fedeltà alla preghiera.

È entrata nelle suore di Fognano il 4 agosto 1957. Ha vestito l’abito religioso il 6 dicembre 1958. Ha emesso la professione semplice l’8 maggio 1960 e ha pronunciato la professione perpetua il 15 giugno 1963.

Da domenicana studia musica: il pianoforte, l’organo e anche il canto. Diventa insegnante di canto e dirige diversi cori. Poi ricomincia gli studi per diventare insegnante per la Scuola dell’infanzia. Lavora come insegnante di scuola materna per 21 anni prima a Fognano e poi a Brisighella, mostrando molto amore per i bambini e intelligenza pedagogica. Offrirà di seguito, le sue competenze con dedizione e tenacia alla FISM diocesana e provinciale.

Ha trascorso i suoi ultimi anni alla Casa del clero “A. Cicognani” in Faenza dove è stata accolta con premura dalla Diocesi che aveva servito. Si è spenta l’8 ottobre dopo una lunga vita consacrata al Signore nella Sua Chiesa.

Il ricordo di Saula Donatini (Fism Ravenna)

Suor Serafina Del Toro, persona conosciuta da molti per la passione con cui aiutava le scuole dell’infanzia di tutta la Provincia e con particolare dedizione verso le scuole del territorio Faentino. Per mettersi al servizio delle scuole del territorio riuscì a ottenere dalla Diocesi di Faenza un ufficio in curia che apriva due volte alla settimana mettendosi a disposizione dei gestori per aiutarli nella soluzione di problemi e per collaborare insieme a loro nei rapporti con le istituzioni.  

Dai sacerdoti era molto apprezzata e a Lei si affidavano…. Di lei ricordo la forte determinazione e la tenacia nel raggiungere gli obiettivi, allora non comuni a tutti. Infatti la Provincia di Ravenna fu una delle prime a fare convenzioni fra comuni e scuole paritarie cattoliche grazie anche a lei. Un lavoro che faceva con tanta grinta, passione per aiutare i gestori a sostenere le scuole cattoliche. Alla Fism ha dato e dedicato il suo tempo e ha partecipato alla costituzione dell’Associazione e dal 1972 e stata sempre presente a tutte le iniziative e a tutte le attività in favore delle scuole, dei bambini e delle famiglie. Per decenni ha ricoperto anche il ruolo di consigliera ed è stata anche delegata ai congressi nazionali Fism recandosi puntualmente a Roma per adempiere i suoi impegni. Di Lei ci si poteva fidare.

Insegnante per tantissimi anni condivisi con tante famiglie e trascorsi nella gioia fra le grida e la spensieratezza dei bambini. Per più di 40anni ci ha accolto nel suo Convento per corsi di formazione delle insegnanti Fism sempre attiva e presente con consigli e parole di conforto.  Era molto competente e aveva una grande esperienza del mondo educativo e della relazione con le famiglie. La scuola era una parte della sua vita… Alle insegnanti ricordava sempre che lavoravano in scuole cattoliche invitandole sempre a valorizzare la differenza.  Alle scuole e alla Fism mancherà tanto ma siamo certi che continuerà ad aiutarci dal cielo

Dopo questa breve riflessione mi preme sottolineare che suor Serafina era anche molto altro…. Per Lei una preghiera corale da noi tutti.

Saula Donatini – presidente provinciale Fism Ravenna


EMERGENZA TERZA ALLUVIONE

indicazioni ufficiali e link utili

pagina aggiornata 19 settembre 2024

 

→ DONAZIONE SICURA

 

 

→ OFFERTA DI AIUTO:

 

– GESTIONE VOLONTARI

 

– DONAZIONE ELETTRODOMESTICI E ARREDI

– cosa stiamo raccogliendo al momento

 

– MESSA A DISPOSIZIONE APPARTAMENTI

 

 

→ RICHIESTA SUPPORTO:

 

– RICHIESTA VOLONTARI

 

– RICHIESTA ELETTRODOMESTICI E ARREDI

 

– RICHIESTA APPARTAMENTI

 

Le priorità nella gestione delle risorse:

→ La lettera a tutta la popolazione

→ sito della Caritas Diocesana

→ Scarica la foto per condividerla

 

 


Diocesi in lutto. Suor Anna Maria Tucceri è tornata alla Casa del Padre

Suor Anna Maria Tucceri

Nella tarda serata di lunedì 16 settembre ci ha lasciato suor Anna Maria Tucceri, superiora delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida a Solarolo. Era nata a Cerchio (AQ) nel 1941, suora della carità dal 1961, ha svolto il suo servizio in diverse località: Pescara, Termoli, Fondi (LT), al Centro Giovanile di Roma. Prima di giungere nel 2019 a Solarolo è stata per 16 anni responsabile della Caritas della parrocchia romana di Tor Bella Monaca, dove ha speso la sua vita a servizio dei più poveri, sia materiali che umani. Nel 2019 è giunta Solarolo, nell’ambito della riorganizzazione della comunità religiosa, come superiora della comunità.

Vulcanica nelle idee, gioiosa nella fede, sorridente nella carità in questi anni in sinergia con la Diocesi ha dato impulso alla Caritas parrocchiale, realizzando il Centro di Ascolto, coordinando la distribuzione di alimenti e di abbigliamento e realizzando per alcuni anni una piccola scuola di italiano per le donne straniere. Ha sempre vissuto con profonda dedizione e intensa fede la vita parrocchiale, convinta che la gioia della carità e del servizio fosse la strada maestra per nuove vocazioni. Il Signore l’ha chiamata a sé mentre era nella sua terra per un periodo di riposo in famiglia.

La comunità parrocchiale di Solarolo, grata al Signore per averla avuta, la ricorderà domenica 29 settembre nella messa parrocchiale delle 11.15.