Progetto Policoro: giornata di formazione a Faenza su comunità energetiche e buone pratiche del lavoro

a formazione interregionale dei progetti Policoro dell’Emilia-Romagna e Marche, alla quale hanno partecipato i 12 animatori di comunità (AdC) e i tutor delle sette diocesi aderenti, è tornata a Faenza dopo tre anni. Il Progetto Policoro è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dar una risposta concreta alla disoccupazione soprattutto giovanile in Italia. Policoro, città in provincia di Matera, è il luogo dove si svolse il primo incontro per fondare il progetto il 14 dicembre 1995, voluto da don Mario Operti.

Il Progetto Policoro presta una speciale attenzione alla formazione rivolta agli Animatori di Comunità che svolgono il servizio presso le proprie Diocesi. La formazione accompagna l’AdC lungo tutto il triennio di impegno ed è curata da una équipe di formatori che operano a livello regionale e nazionale.

Progetto Policoro vuole dare una risposta concreta alla disoccupazione giovanile

La formazione del 22 ottobre era focalizzata particolarmente sul tema delle comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e come parteciparvi. La giornata è iniziata con sessione informativa sulle comunità energetiche rinnovabili e green community presentata ed approfondita da Fabio Guglielmi (Confcooperative – Unione Provinciale Reggio Emilia, responsabile per la promozione, sviluppo e sostenibilità) e Chiara Onorati (AdC di Progetto Policoro Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche, dottoranda in Civil law and Constitutional legality presso l’Università di Camerino, con ricerca degli aspetti tecnico-giuridici di comunità energetiche e di green community). Dopo il light lunch offerto dal centro di formazione professionale Cefal di Villa San Martino di Lugo, la formazione è proseguita con la condivisione delle buone pratiche nel territorio faentino, dove Gianluca e Michele, di Fronte Comune APS, hanno presentato loro progetto “Comunità Controcorrente”. Chiara Resta, referente di Farsi Prossimo, ha presentato progetto inclusivo “Terra Condivisa”.