Monasteri Aperti: l’iniziativa regionale il 25-26 settembre e 2-3 ottobre

Visitare preziosi tesori custoditi dentro antichi monasteri, vedere antiche pievi e conventi sotterranei, assaggiare i liquori fatti dai monaci con antiche ricette, degustare piatti medievali, imparare a costruire una bisaccia come quella dei pellegrini, sperimentare la scrittura amanuense e l’arte della spezieria monastica. E ancora visite guidate in notturna, approfondimenti con esperti e docenti di storia dell’arte, esperienze e incontri con frati, monaci e suore di clausura.

Sabato 25 e domenica 26 settembre e sabato 2 e domenica 3 ottobre in tutta l’Emilia-Romagna si potrà vivere un’intima esperienza tra bellezza e spiritualità con la terza edizione di Monasteri Aperti”, iniziativa nei luoghi di fede che apriranno le porte al pubblico, solo per questa occasione. Da Modena a Reggio Emilia, dal Piacenza al territorio di Ravenna, dal ferrarese ai borghi in provincia di Rimini, dai suggestivi comuni del bolognese fino a Modigliana in provincia di Forlì-Cesena, sono ben 42 i luoghi di culto, gratuiti e a pagamento, che hanno aderito all’iniziativa, e 13 i Cammini spirituali coinvolti.

«Dalla sua prima edizione questa manifestazione ha subito incontrato grande interesse -commenta Andrea Corsini, assessore Regionale al Turismo- forte di un mix unico tra natura incontaminata e luoghi di grande suggestione e millenaria storia, atmosfere rarefatte fatte di silenzio e pace, esperienze uniche ed emozionanti. Il percorso, iniziato anni fa assieme alla Conferenza Episcopale della Regione Emilia-Romagna per sviluppare il Progetto Cammini e Vie per Pellegrini, prosegue con l’invito alla scoperta, all’insegna del più puro turismo slow, dei millenari luoghi di culto della Regione. Che quest’autunno, per la prima volta, si sviluppa su due fine settimana, per dare ad ancora più persone l’opportunità di un weekend lontano da folla, smartphone e stress».

“Monasteri Aperti” è un’iniziativa promossa da Apt Servizi Emilia-Romagna in collaborazione con la Conferenza Episcopale della Regione Emilia-Romagna e il Circuito dei Cammini dell’Emilia Romagna, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della CEI, per conoscere e promuovere il patrimonio culturale, storico e religioso del territorio. Gli eventi sono organizzati dai territori che hanno sviluppato e promosso una qualificata rete di collaborazioni e importanti patrocini, scoprire dove andare è semplice tramite il sito regionalehttps://www.monasteriemiliaromagna.it/it/28-monasteri-aperti-proposte-2021.

Modigliana, Brisighella e Solarolo

Modigliana in provincia di Forlì-Cesena l’apertura dei Monasteri combacia con i 150 anni delle Suore Francescane della Sacra Famiglia di Modigliana. Si potrà visitare l’Istituto Lega, il Museo e le stanze della memoria e l’Appartamento storico dei Vescovi. Possibilità di visita gratuita anche al Mu.Ve, Museo di Arte Moderna del Vescovado di Modigliana.

Appena fuori dall’antico borgo di Brisighella, sulla strada che conduce verso Firenze, si trova la chiesa di Santa Maria degli Angeli, annessa al convento dei frati minori dell’Osservanza e risalente al XVI secolo, che propone un pacchetto di due giorni con visita alla Chiesa, al Convento, racconti sulle tradizioni monastiche, esibizioni di ricamo e proposte culinarie con cibo medievale (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/758).

“Monasteri Aperti” prosegue a Solarolo, sempre nel ravennate, dove è ubicato il settecentesco Santuario della Beata Vergine della Salute, e a Voltana di Lugo, che apre le porte della Chiesa di San Giuseppe, del Santuario della Beata Vergine dell’Arginino, mentre a Passogatto di Lugo c’è l’Oratorio della Beata Vergine di Loreto.

In Emilia-Romagna aprono le porte 42 luoghi di culto, tra monasteri, chiese, pievi, abbazie

Piacenza punta sulla magnifica Chiesa di San Sisto che custodisce fino al 31 ottobre il celebre dipinto di Raffaello: “La Madonna Sistina”. In questa occasione viene aperto l’ex Monastero Benedettino di San Sisto, per svelare al pubblico alcuni luoghi oggi non accessibili, come il meraviglioso Appartamento dell’Abate, la sagrestia monumentale e il grande chiostro progettato dall’architetto Alessio Tramello. Sempre nel piacentino, a Bobbio, apre al pubblico l’Ex Monastero di San Colombano che propone due pacchetti: “Un giorno in monastero” e “Passaggi di tempo”, un modo per conoscere il mondo dei monaci, le loro attività quotidiane, tra concerti, aperitivi a base di ricette medievali, laboratori sull’arte amanuense, visite guidate e tanto altro (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/742).

Sono nove invece i luoghi da visitare nel parmense: le Pievi di Bardone a Terenzo e di Santa Maria Assunta a Fornovo di Taro, tra le più antiche della diocesi, propongono una camminata lungo la Via Francigena con guida e la possibilità di acquistare un pacchetto di due giorni dedicato (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/677). Il Monastero La Badia e la Chiesa di Santa Maria della Neve di Langhirano e di Torrechiara organizzano, invece, visite guidate e i “pranzi del Pellegrino” nel refettorio. Originali i laboratori per i bambini, che possono in quei giorni costruire la propria bisaccia del Pellegrino. Parma apre le porte del Monastero di San Giovanni Evangelista e della Chiesa di San Francesco al Prato, quest’ultima gioiello della città, luogo di culto cattolico sconsacrato tra i più insigni monumenti dell’arte gotico-francescana dell’Emilia, unico esempio di chiesa adibita a carcere (fino al 1970) e oggi in restauro per essere riportato al suo antico splendore. Nella vicina Fidenza sarà possibile visitare la Cattedrale di San Donnino e il Museo diocesano di arte sacra, mentre a Lesignano dei Bagni apre l’Abbazia di San Basilide o Badia Cavana. Infine a Lagrimone lungo il Cammino di Pellegrinaggio Via di Linari, nel cuore dell’Appennino parmense in una zona speciale denominata Valle dei Cavalieri, si può raggiungere e visitare il Monastero di Santa Chiara.

Modena da non perdere l’Abbazia dei Padri Benedettini di San Pietro, sorta oltre un millennio fa, che costituisce uno dei complessi più importanti del territorio. Diverse le proposte per i due weekend: dalla conferenza sugli aspetti più importanti della storia della spezieria monastica, ai laboratori di lettura, alla scoperta dei codici miniati; dal concerto con i suoni dello straordinario organo cinquecentesco della chiesa abbaziale, alla degustazione di liquori e biscotti prodotti dagli stessi monaci (https://monasteriemiliaromagna.it/it/monastero/1702-chiesa-e-monastero-di-san-pietro).

Sempre nel modenese saranno visitabili la Pieve di Trebbio a Guiglia, aperta al pubblico con la presentazione del libro che ne racconta la storia (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/894), a Pavullo la Chiesa di Sant’Apollinare, mentre a Nonantola il pubblico sarà accolto nella splendida Abbazia di San Silvestro e nell’annesso Museo Diocesano, riaperti al pubblico dopo il restauro post terremoto.

Anche Reggio Emilia apre le porte di due antiche Abbazie: della Santissima Trinità di Campagnola Emilia e l’Abbazia di Marola a Carpineti. Quest’ultima organizza un percorso tra i castagneti matildici e la visita alla grande Abbazia con il suo monastero benedettino, oltre che alla Chiesa abbaziale che venne costruita nell’ultimo decennio dell’XI secolo per volere della Contessa Matilde di Canossa sulla “via matildica” (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/906). In città sarà possibile visitare il Palazzo Vescovile con un percorso attraverso il cuore della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla che tocca il Palazzo dei Canonici ed Episcopio e le bellezze nascoste della Cattedrale e del museo diocesano (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/907).

Diversi i pacchetti organizzati dal Complesso Conventuale San Martino Maggiore di Bologna, con originali proposte che vanno dai pellegrinaggi, anche per bambini, alle lezioni di teologia e ai concerti di musica sacra (https://monasteriemiliaromagna.it/it/28-monasteri-aperti-proposte-2021?from=10%2F08%2F2021&to=10%2F08%2F2022&city=037006&target=&tipology=&campaign_offers_filter=true).

Il territorio bolognese apre poi i suoi Santuari: a Pianoro sarà possibile visitare il Santuario della Madonna delle Formiche, a Monghidoro il Santuario della Beata Vergine di Lourdes e Santuario della Madonna dei Boschi e a Castiglione dei Pepoli il Santuario di Boccadirio, dove oltre alla visita guidata sarà possibile partecipare al pellegrinaggio dei monaci (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/1410). Da vedere inoltre l’Abazia di Santa Maria Assunta a Monteveglio.

Sono i Pellegrini i protagonisti dei laboratori organizzati dal Museo Civico e dal Museo delle Valli di Argenta in provincia di Ferrara (https://monasteriemiliaromagna.it/it/28-monasteri-aperti-proposte-2021?from=10%2F08%2F2021&to=10%2F08%2F2022&city=038001&target=&tipology=&campaign_offers_filter=true). Il territorio partecipa a “Monasteri Aperti” con diverse iniziative, come quella organizzata al Santuario della Celletta, dove si potrà assistere alla conferenza “Peregrinationes maiores” sulle mete di pellegrinaggio più significative d’Italia.

Sempre ad Argenta sarà possibile entrare nell’Ex Convento dei Cappuccini e visitare gli spazi della Pieve di San Giorgio sorta nel 569 sulla riva destra del Reno, una delle Chiese più antiche dell’Emilia-Romagna.

Infine a Comacchio è prevista l’apertura al pubblico del Santuario di Santa Maria in Aula Regia che è una delle costruzioni più antiche di Comacchio (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/755).

Proseguendo verso il mare si incontrano gli splendidi borghi del riminese anch’essi costellati di Santuari, Monasteri e Chiese. Tra bellezza e spiritualità il Monastero delle Sante Caterina e Barbara a Santarcangelo di Romagna prevede una visita nella Chiesa e nel Convento delle Sante Caterina e Barbara, un itinerario conoscitivo di grande interesse che verrà condotto alla presenza delle monache. Saranno loro ad offrire una vera e propria visita esperienziale della Chiesa, del coro del Monastero, un tempo di clausura, per finire nella grotta circolare che si sviluppa sotto il Monastero, considerata una delle più suggestive della Santarcangelo sotterranea (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/756). A Pennabili apre il Monastero fondato nel 1517 sulle rocce della Rupe del paese dove tutt’ora risiedono le Monache Agostiniane (https://monasteriemiliaromagna.it/it/monastero/3301-chiesa-e-monastero-di-santantonio-da-padova-delle-agostiniane). A Verucchio la pace si trova tra la Chiesa di Santa Croce e il Convento Francescano. Quest’ultimo è la prima tappa del “Cammino di San Francesco: Rimini – La Verna” con il suo cipresso secolare piantato dal Santo stesso. Sullo stesso cammino si trova poi San Leo, magnifico borgo dove si potranno ammirare la Chiesa di Sant’Antonio Abate e il Convento di Sant’Igne (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/944), luoghi normalmente non accessibili, testimoni e custodi di una storia antica.

Anche Rimini apre i suoi luoghi sacri; sarà possibile visitare la Chiesa di San Bernardino e il Convento delle Clarisse, con l’antica sagrestia e il Crocifisso settecentesco di Innocenzo da Petralia, accompagnati nella visita guidata dalle stesse monache di clausura. (https://monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/757).

Sono 13 le vie di pellegrinaggio e gli antichi cammini che si intersecano con le iniziative di “Monasteri Aperti”, creando così una rete di percorsi tematici che ripercorrono i passi di santi e pellegrini, alla scoperta di luoghi naturali di fede millenaria e di bellezze artistiche e naturalistiche. Partecipano all’evento: il Cammino di San Francesco da Rimini a la Verna, la Via Romea germanica, la Viae Misericordiae, il Cammino di Sant’Antonio, la Via degli Dei, la Piccola Vassia, Via Mater Dei, Via Romea Strata, Via Romea Nonantolana, Via Romea Germanica Imperiale, Via Matildica, Via Francigena e Via di Linari.