Casa del Clero: raccolti oltre 8mila euro in donazioni. “Non dimentichiamo questa realtà”

Il 29 novembre scorso, prima domenica di Avvento, è stata celebrata nella nostra diocesi la Giornata di sensibilizzazione e preghiera per la Casa del Clero.

La Casa del Clero “Card. Amleto Giovanni Cicognani” ospita alcuni dei nostri sacerdoti e religiosi anziani: attualmente il vescovo emerito, Mons. Claudio Stagni, don Romano Baldassari, don Antonio Bandini, don Elio Cenci, Mons. Tommaso Dalle Fabbriche, don Piero Drei, don Anselmo Fabbri, Mons. Ivo Guerra, don Pietro Sangiorgi, don Attilio Venieri e fra Agostino Vandi, dei frati minori conventuali.

In questo luogo possono condividere la quotidianità nella preghiera, nei pasti e in momenti culturali e di formazione, trovando compagnia e un clima di serenità e famiglia. La struttura offre a disposizione sia appartamenti indipendenti per gli ospiti autosufficienti, sia un reparto di lungodegenza che si appoggia ai servizi sanitari dell’attigua Opera Santa Teresa.

Come sappiamo, si è trattato di un investimento economico importante per la nostra Diocesi, ancora oggi molto oneroso nella sua gestione corrente: dalla cucina, al personale, alle pulizie, al mantenimento della struttura. Negli anni numerose sono state le elargizioni ed offerte, di privati, enti, parrocchie, associazioni, che hanno contribuito a sostenere questo importante centro della nostra Chiesa diocesana.

Anche in questo anno così difficile per tante persone, famiglie e aziende, non è mancata la vicinanza del popolo di Dio ai suoi pastori, che ha permesso, fra le questue raccolte nelle celebrazioni della prima domenica di Avvento e le singole offerte, di raccogliere la cifra di € 8.532,65. A tutti va un sincero ringraziamento per un gesto che, al di là della mera copertura delle ingenti spese di una tale struttura, è segno di partecipazione e appartenenza alla vita della nostra Diocesi, in particolare a favore di coloro che a essa e alla sua gente hanno donato tutta la loro vita nel ministero.

Certo, non si può fare a meno di notare il deciso decremento di tale raccolta rispetto allo scorso anno, quando furono elargiti circa 13mila euro. Se, da un lato, può essere frutto della congiuntura economica e sociale causata dalla pandemia, dall’altro può anche essere un segnale e un invito a non dimenticare questa realtà e a riflettere sulla compartecipazione di tutto il popolo di Dio nel fronteggiare le necessità della Chiesa locale, con la preghiera, con il servizio e con il sostegno economico.

Il Signore, buon pastore, continui a dare ristoro al nostro popolo e ai nostri sacerdoti e rinnovi e susciti sempre più la nostra sollecitudine verso la Chiesa.

Foto di repertorio