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Parrocchie: le nomine del Vescovo Mario

In occasione della Messa Crismale del Giovedì Santo, 6 aprile, in Cattedrale il Vescovo monsignor Mario Toso ha annunciato le seguenti nomine parrocchiali.

A Faenza Don Marco Donati è stato nominato parroco di San Giuseppe Artigiano e confermato parroco di San Savino in Paradiso.

Il vescovo Mario ha inoltre nominato don Marco Ferrini parroco di San Michele Arcangelo in Brisighella e di San Ruffillo, oltre che parroco a San Pietro in Fognano. Per quanto riguarda la parrocchia di Brisighella, la rappresentanza legale e l’amministrazione resteranno in capo al vicario generale monsignor Michele Morandi.

Monsignor Toso ha poi nominato don Mirko Santandrea parroco di San Lorenzo in Marradi. Sarà inoltre amministratore parrocchiale di Sant’Adriano e San Martino in Gattara, mentre viene confermato amministratore parrocchiale di San Cassiano.

Infine il vescovo ha nominato rispettivamente Don Massimo Geminiani parroco moderatore e Don Andrea Rigoni parroco in solido non moderatore di Sant’Antonino a Faenza.

I presbiteri nominati, che il vescovo Mario ha tenuto a ringraziare per la loro pronta obbedienza, inizieranno il proprio ministero entro sei mesi dalla data odierna.

 

Il riepilogo delle nomine

 

In data 6 aprile 2023 il Vescovo Monsignor Mario Toso ha nominato:

  • il Rev.do Don Marco Donati Parroco di S. Giuseppe Artigiano;

 

  • il Rev.do Don Pellegrino Montuschi Vicario Parrocchiale di S. Giuseppe Artigiano;

 

  • il Rev.do Don Mattia Gallegati Vicario parrocchiale di S. Savino in Paradiso;

 

  • il Rev.do Don Marco Ferrini Parroco di S. Michele Arcangelo in Brisighella e di S. Rufillo con tutti i diritti e i doveri esclusi la rappresentanza legale e l’amministrazione che resteranno in capo al Vicario generale per la complessa situazione relativa ai lavori in corso, Parroco di S. Pietro in Fognano, Amministratore parrocchiale di S. Giovanni Battista in Ottavo;
  • il Diacono Stefano Lega, che mantiene l’ufficio di Cerimoniere vescovile, Collaboratore nella cura pastorale delle Parrocchie affidate al Presbitero Marco Ferrini;

 

  • il Rev.do Don Massimo Geminiani Parroco Moderatore di S. Antonino;

 

  • il Rev.do Don Andrea Rigoni Parroco in solido non Moderatore di S. Antonino;

 

  • il Rev.do Don Mirko Santandrea Parroco di S. Lorenzo in Marradi, Amministratore parrocchiale di S. Adriano e di S. Martino in Gattara.

 

Questi nostri confratelli, che ringrazio per la pronta obbedienza, dovranno iniziare il proprio ministero entro 6 mesi dalla data odierna.

Nel frattempo il vescovo Mario ha nominato, fino all’ingresso del nuovo parroco:

  • il Rev.do Don Marco Ferrini Amministratore parrocchiale di S. Antonino;

 

  • il Rev.do Don Pellegrino Montuschi Amministratore parrocchiale di S. Lorenzo in Marradi;

 

  • il Rev.do Don Mario Piazza Amministratore parrocchiale di S. Giuseppe Artigiano;

 

  • il Rev.do Don Mirko Santandrea Amministratore parrocchiale di S. Pietro in Fognano.

 

 

Inoltre, ha confermato:

  • Don Marco Donati Parroco di S. Savino in Paradiso e Amministratore parrocchiale di S. Procolo alla Pieve Ponte;

 

  • Don Mirko Santandrea Amministratore parrocchiale di S. Cassiano;

 

  • Mario Piazza Amministratore parrocchiale di S. Pier Laguna.

Pasqua: le celebrazioni in Cattedrale per la Settimana Santa

Di seguito il programma delle celebrazioni per la Settimana Santa alla Basilica Cattedrale di Faenza. La Via Crucis cittadina partirà dalle 20.30 del Mercoledì Santo, 5 aprile, dalla chiesa di Santa Maria dell’Angelo, dove è allestita la mostra Anastasi. Oltre la notte. In occasione di giovedì 6 aprile (Giovedì Santo) dalle 8.30 alle 12 e dalle 16 alle 19 ci sarà l’ascolto delle confessioni. Alle 9.30 sarà celebrata la Santa Messa Crismale presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso. Alle 18 la S. Messa nella cena del Signore presieduta sempre dal vescovo monsignor Mario Toso. Infine l’Adorazione presso l’altare della Reposizione dalle 19.30 alle 20.30. In seguito venerdì 7 (Venerdì Santo) alle 8.30 l’Ufficio delle letture e Lodi. Dalle 8.30 alle 12 e dalle 16 alle 19 ci sarà l’ascolto delle confessioni e alle 18 sarà celebrata la Passione del Signore presieduta dal vescovo Mario. Si procede con sabato 8 (Sabato Santo) alle 8.30 con l’Ufficio delle letture e Lodi. Dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 22.30 ci sarà l’ascolto delle confessioni infine alle 21.30 si celebrerà la Solenne veglia pasquale presieduta dal vescovo Mario. In occasione della Domenica di Pasqua nella Resurrezione del Signore del 9 aprile celebrazioni alle 7.30-9-12. Dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 ci sarà l’ascolto delle confessioni, alle 10.30 si celebrerà la Santa Messa Solenne presieduta dal vescovo Mario Toso. Alle 17.30 celebrazione solenne dei Secondi vespri presieduti dal vicario generale, monsignor Michele Morandi, a cui seguirà la messa alle 18 presieduta dallo stesso vicario. Per le celebrazioni del Lunedì dell’Angelo, del 10 aprile, messe alle 8 alle 18.

Oltre 700 persone in Cattedrale per l’assemblea diocesana con il cardinale Matteo Maria Zuppi

La Chiesa come comunità accogliente e capace di scendere “in strada” sull’esempio di Gesù. L’essere Fratelli tutti nella carità, andando oltre l’assistenzialismo verso chi è nel momento del bisogno. Il cristiano come “artigiano di Pace”. Sono questi alcuni degli spunti emersi dall’assemblea diocesana di Faenza-Modigliana in dialogo con il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei. L’assemblea è stata convocata dal vescovo, monsignor Mario Toso, per approfondire il secondo anno di Cammino sinodale in Diocesi, che entra ora nel vivo. Oltre 700 persone di ogni età – non sono mancati anche tanti giovani – hanno riempito la Cattedrale. Prima la liturgia della Parola, poi il dialogo con il cardinale, moderato dal vicario generale don Michele Morandi, a cui sono state poste le domande sul Sinodo arrivate nelle scorse settimane alla segreteria.

La Chiesa si rimette in viaggio e scende in strada, nei luoghi della sofferenza

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Prima del suo intervento, il cardinale Zuppi ha ricordato con affetto il cardinale Silvestrini e i cardinali Laghi e Monduzzi e monsignor Liverzani, tutti provenienti dalla nostra Diocesi. Si è poi entrati nel vivo del dialogo. «Il Cammino sinodale è vivere come Chiesa una responsabilità comune – ha detto il porporato -. Molti gruppi sinodali sono stati occasioni di coinvolgimento e confronto fraterno. È una grande sfida che ci ha lanciato papa Francesco, riprendendo papa Benedetto. La Chiesa deve rimettersi in viaggio. Cammino sinodale significa accordarci e comporre, oggi, la melodia che il Signore ci ha affidato. Tutti assieme». Un cammino che, invita Zuppi, deve seguire l’esempio dei dieci anni di pontificato di papa Francesco. «Il suo primo viaggio come Pontefice fu a Lampedusa.  E ancora oggi il Papa continua a portarci nei luoghi della sofferenza, le periferie. Per capire chi siamo dobbiamo andare là».

Zuppi: “La nostra Chiesa non deve ridursi a un gruppo WhatsApp”

Una domanda posta recita: A volte il nostro servizio ai poveri e agli ammalati viene inteso come un’assistenza. Come possiamo riscoprire che la vicinanza agli ultimi, agli anziani, ai poveri, ai malati, è annuncio e incontro con il Signore Risorto? «Si parte dall’essere fratelli tutti – ha detto il cardinale -. Saremmo forse assistenziali verso un nostro fratello o una nostra sorella? Direi proprio di no. Non ci limiteremmo all’assistenza. Faremmo di tutto perché possa avere un lavoro, essere felice, sentirsi amate e sentire che Dio lo ama. Questo è l’Annuncio che dobbiamo dare». Il cardinale Zuppi ha affrontato anche la tematica dell’annuncio e delle relazioni che sono due cantieri fondamentali del cammino sinodale. «Ritessere le relazioni è un tema bellissimo. Le nostre comunità devono essere comunità. Noi dobbiamo chiederci, le nostre comunità sono comunità? Qualche volta ci ignoriamo. Spero che le nostre comunità non diventino un gruppo WhatsApp, ma una famiglia».

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Tanti gli altri spunti lanciati: «La liturgia che non ha bisogno di orpelli, ma deve essere autentica e vissuta»; «il linguaggio deve sintonizzarsi all’uomo di oggi senza snaturarsi» e la nostra Chiesa non deve «avere un videocitofono per selezionare all’ingresso chi bussa alla porta». Spunti arrivati al cuore delle persone e che saranno materia di riflessioni da affrontare. Insieme.

Il video


Terremoto in Turchia e Siria, il 26 marzo colletta nazionale Cei per le popolazioni colpite

“Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra”. Facendo proprio l’appello di papa Francesco, al termine dell’udienza generale di mercoledì 8 febbraio, la presidenza della Cei, a nome dei vescovi italiani, rinnova “profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto”.

Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la Cei ha disposto un primo stanziamento di 500mila euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Continua a crescere, infatti, il numero delle vittime accertate, mentre sono ancora diverse migliaia le persone disperse e quelle ferite. Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno bisogno di tutto, stretti tra le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le rigide condizioni climatiche.

“Consapevole della gravità della situazione”, la presidenza della Cei ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo (V di Quaresima): “sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate – si legge in una nota diffusa oggi -. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite”.

Le offerte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile prossimo. Sin d’ora è comunque possibile sostenere gli interventi di Caritas italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on line tramite il sito www.caritas.it o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119.

Fonte: Sir


Guerra in Ucraina, la Cei: “Celebrare il 10 marzo una Messa per le vittime del conflitto”

“Tutto il mondo è in guerra, è in autodistruzione. Fermiamoci in tempo!”. “Il grido accorato di papa Francesco scuote le coscienze e chiede un impegno forte a favore della pace: è tempo di trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare”. A un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, la presidenza della Conferenza episcopale italiana, in una nota torna a ripetere il suo “‘no’ deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro ‘mai più’ alla guerra. Per questo, invitiamo le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo”.

 “In Ucraina – si legge nella nota – così come in tanti (troppi) angoli della terra risuona infatti l’assordante rumore delle armi che soffoca gli aneliti di speranza e di sviluppo, causando sofferenza, morte e distruzione e negando alle popolazioni ogni possibilità di futuro”. “Sentiamo come attuale l’appello lanciato sessant’anni fa da San Giovanni XXIII nell’enciclica Pacem in terris: ‘Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia’ (n. 39). “Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima – si legge ancora nella nota Cei – ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci ‘fratelli tutti’”.

Aderendo all’iniziativa del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), la presidenza della Cei invita “a celebrare venerdì 10 marzo una Santa Messa per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace in questo Paese. Sarà un’occasione per rinnovare la nostra vicinanza alla popolazione e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace. Chiedere la conversione del cuore, affinché si costruisca una rinnovata cultura di pace, sarà il modo in cui porteremo nel mondo quei germogli della Pasqua a cui ci prepariamo”.

Gmg Lisbona 2023: info utili e documenti per iscriversi

Da domenica 15 gennaio abbiamo aperto le iscrizioni per la prossima GMG di Lisbona. In questa pagina troverete il file con le informazioni comunicate.

Un gruppo si considera iscritto al momento 1) del versamento delle caparre, 2) dell’invio del foglio di segnalazione del capogruppo comprensivo di firma dell’informativa del trattamento dei dati personali che si trova sul retro (le iscrizioni dei singoli possono essere fatte arrivare anche successivamente).

Un singolo si considera iscritto al momento del 1) versamento della caparra, 2) dell’invio del proprio foglio di iscrizione maggiorenni e 3) del foglio dell’informativa del trattamento dei dati personali debitamente firmato.

Sottolineo che i posti non sono illimitati. Per provvedere al meglio all’organizzazione chiedo di effettuare le iscrizioni prima possibile, al fine che non accada di non poter fornire il trasporto a tutti.

Comunico inoltre che sono arrivate le informazioni per la fiera della GMG. In fondo a questa pagina troverete il volantino anche di questa iniziativa. È un’esperienza riservata agli accompagnatori dei gruppi, volta ad offrire gli strumenti necessari ad accompagnare il cammino in modo intelligente ed efficace. Ora che il tutto sta prendendo forma è importante sostenere il nostro lavoro in modo che la GMG possa essere strumento efficace per il percorso di crescita dei nostri giovani. Anche in questo caso i posti non sono illimitati quindi chiedo che prima di procedere con le iscrizioni mi sia data comunicazione dell’interesse. Per qualunque dubbio o domanda resto a disposizione.

don Massimo Geminiani
incaricato diocesano di pastorale giovanile

Documenti da scaricare e compilare

Info pacchetti GMG

Modello MAGGIORENNI Lisbona

Modello MINORENNI Lisbona

Modulo iscrizione referente del gruppo

Informativa trattamento dati GMG per singoli

Fiera GMG 24-25 febbraio

 


Giornata per il Seminario Diocesano Pio XII – 26 febbraio

Domenica 26 febbraio, prima domenica di Quaresima, si celebra la Giornata per il Seminario diocesano Pio XII per pregare per i seminaristi e per le vocazioni e per raccogliere offerte (colletta obbligatoria) a favore di questa importante istituzione della nostra Chiesa.

La formazione dei futuri presbiteri e la promozione del discernimento delle molteplici vocazioni ecclesiali costituiscono un’opera fondamentale per la Chiesa. In questo contesto il Seminario diocesano ha assunto un ruolo crescente nella formazione integrale dei giovani, anche con l’istituzione della Comunità Propedeutica Residenziale Interdiocesana.

Quindi, per sostenere il nostro Seminario diventa sempre più necessaria la solidarietà da parte delle comunità parrocchiali, delle associazioni ecclesiali, dei movimenti, dei gruppi, che sono invitati a condividere questa concreta testimonianza di formazione.

Il Parroco o il Rettore della Chiesa devono consegnare le offerte raccolte all’Ufficio Economato della Curia diocesana.

Faenza, 21 febbraio 2023, festa di S. Pier Damiani

 

 

                                                                                              + Mario Toso, vescovo


Monastero Sant’Umiltà Faenza: morta suor Scolastica dopo una lunga malattia. Le esequie il 18 febbraio

Giovedì 16 febbraio alle 10 di mattina è morta suor Scolastica (Maria Giovanna Alpi) dopo mesi di malattia. A darne l’annuncio sono le suore del Monastero Sant’Umiltà di Faenza. “Tantissime le persone che hanno avuto modo di conoscerla e amarla come insegnante e portinaia qui, nel Monastero di Faenza; poi in quello di Bagno a Ripoli, a fianco di Madre Imelde – scrivono le suore -. Ci troveremo questa sera, giovedì 16 febbraio alle 18.30 nella chiesa del Carmine di Faenza per la preghiera del Rosario con cui l’accompagneremo davanti al Trono dell’Altissimo”.

Il vescovo monsignor Mario Toso ha assicurato la propria preghiera per il ritorno alla Casa del Padre di suor Scolastica. Venerdì 17 febbraio la chiesa del Carmine è aperta alle visite dalle 15 alle 19. Le esequie per suor Scolastica saranno celebrate sabato 18 febbraio alle 10.30 presiedute dall’abate generale della Congregazione. Seguirà la tumulazione al cimitero dell’Osservanza. Le offerte raccolta in memoria di suor Scolastica verranno destinate al Monastero dell’India, da lei tanto amato, dove oltre 30 giovani seguono il cammino monastico sulle orme di san Benedetto


Il vescovo Mario dona libro in russo “Per una nuova democrazia” all’ong Memorial, premio Nobel per la pace 2022

La ricerca della verità, a ogni costo. L’andare controcorrente mettendo al centro le vite di persone dimenticate nelle atrocità dei gulag sovietici. In tutto finora è stato dato un volto, un nome e una storia a oltre tre milioni di persone, e ancora tante restano nell’oblio. Giorno dopo giorno si riporta alla luce una storia che, ancora oggi, si vuole nascondere e che ha tanto da insegnarci. Sono stati diversi gli spunti emersi dall’incontro di sabato scorso, a Faenza, con Elena Zhemkova, presidente dell’ong Memorial, associazione russa premiata con il Nobel per la pace 2022.

L’incontro organizzato dal Centro di solidarietà di Faenza, che ha avuto il patrocinio della Diocesi e del Comune, ha permesso di conoscere più da vicino l’attività dell’organizzazione Memorial, che da anni è impegnata per ricostruire e custodire la memoria delle atrocità di massa compiute per ragioni politiche dal regime sovietico all’inizio del ‘900 e per difendere i diritti umani, ovunque essi siano minacciati. Come nel caso della Russia odierna. Qui il presidente Putin, in un contesto di propaganda, ha fatto diventare reato associare la parola ‘guerra’ all’invasione Ucraina. E in questo contesto in cui la verità viene messa a tacere, anche Memorial è diventata fuorilegge, tanto che Zhemkova oggi vive in esilio a Berlino, dove porta avanti con coraggio le attività dell’ong.

La ricerca della verità. Sempre

E proprio per gettare tasselli per costruire la pace, all’incontro ha partecipato anche il vicario generale della Diocesi don Michele Morandi, che ha donato a Zhemkova il libro del vescovo monsignor Mario Toso “Per una nuova democrazia” (edito dalla Libreria editrice vaticana) tradotto in lingua russa. Nel racconto di Zemkhova, ha colpito come la ricerca sui crimini sovietici sia partita solo negli anni Ottanta, con la glasnost di Gorbaciov «Si è trattato di una liberazione – ha detto l’attivista russa – ma da allora mi sono chiesta: non ho mai saputo queste cose perché nessuno me le ha dette o perché mi andava bene la propaganda del regime e una vita tranquilla?» . Da questo interrogativo spietato, è partita la ricerca di Zehmkova. «L’esperienza progetto Memorial – spiega Alberto Billi del Centro solidarietà di Faenza – ha posto a tutti noi tante domande e interrogativi sulla nostra responsabilità su temi come la ricerca della verità. Ci ha colpito come Zhemkova abbia deciso di abbandonare i suoi progetti di vita per seguire un unico obiettivo: capire la verità, anche a costo di subire una vita scomoda e non poter tornare più in Russia».
All’incontro, moderato dal giornalista Elio Pezzi, ha partecipato anche il professor Adriano Dall’Asta, vicepresidente della Fondazione Russia Cristiana, che ha sottolineato come questa tematica alberghi nel cuore di ciascuno di noi. “Un proverbio russo – ha detto – recita: dal bene al male c’è solo un passo”.
Il vicario don Michele Morandi all’incontro al salone del Podestà di Faenza.
«Anche la mostra Uomini nonostante tutto che verrà allestita dall’11 al 19 febbraio al salone delle Bandiere di Faenza – prosegue Billi – si inserisce in questo contesto e vuole lanciare tante domande ai suoi visitatori. Ci basta una vita tranquilla e agiata, o abbiamo il dovere di aspirare a qualcosa di più e lottare per la ricerca della verità? I grandi cambiamenti della storia non vengono fatti dai capi di stato, ma dalla consapevolezza che una comunità si costruisce attorno a questi temi».

Il libro

Questo saggio edito nel 2016 è lo sviluppo di un precedente volume, rivisto ed ampliato, intitolato “Riappropriarsi della democrazia”. Con riferimento all’attualità si sottolinea l’importanza di reagire all’individualismo libertario imperante che smantella lo Stato di diritto ed erode, con il bene comune inclusivo di tutti, la