Author: samuelemarchi

Don Tiziano Zoli nominato assistente ecclesiale CSI e ANSPI

Volendo provvedere alla cura pastorale del Centro Sportivo Italiano, S.E. Monsignor Mario Toso ha nominato il 16 luglio scorso Don Tiziano Zoli assistente ecclesiale del CSI di Faenza-Modigliana per un quinquennio dalla data odierna.

Il CSI si propone di tradurre nella pratica sportiva gli insegnamenti della Chiesa Italiana.

Inoltre il Vescovo Mario ha nominato, il 22 luglio scorso, Don Tiziano Zoli come assistente spirituale del Comitato Zonale Anspi Faenza-Modigliana per il quadriennio in corso.


Don Jean Romain Ngoa nominato consigliere spirituale diocesano del “Rinnovamento nello Spirito Santo”

Il Vescovo S.E.  Monsignor Mario Toso, volendo garantire un servizio di assistenza spirituale all’associazione “Rinnovamento nello Spirito Santo” che opera per il rinnovamento della vita cristiana, il 16 luglio scorso ha nominato don Jean Romain Ngoa come consigliere spirituale diocesano dell’associazione per il quadriennio in corso. Don Jean Romain succede a don Claudio Platani a questo servizio.


Introduzione al volume “Movimenti religiosi femminili pretridentini nel territorio di Ravennatensia (sec. XIV-XVI)

Di seguito pubblichiamo l’Introduzione scritta da S.E. Mons. Mario Toso al volume “Movimenti religiosi femminili pretridentini nel territorio di Ravennatensia (secoli XIV-XVI)” a cura di Mons. Maurizio Tagliaferri.

 

Sig. Presidente, illustri relatrici e relatori, benvenuti a Faenza. Sono lieto di accogliervi a nome anche della Diocesi di Faenza e Modigliana. Ci onorate con la vostra presenza e con un importante Convegno che ci aiuterà a conoscere meglio la storia e la cultura religiosa del nostro territorio, ma non solo. Ringrazio, pertanto, il Presidente del Centro studi e ricerche Antica Provincia Ecclesiastica Ravennate per la scelta di questa sede; come anche esprimo la mia riconoscenza ad un così qualificato gruppo di esperti di fama nazionale e internazionale, che con la loro competenza e i loro molteplici approcci consentiranno di addentrarci in un mondo che non sempre conosciamo in tutta la sua complessità e ricchezza.

Al Presidente e ai singoli relatori, dunque, le mie più vive congratulazioni con l’augurio di un felice esito dei lavori. Il tema che avete scelto Movimenti religiosi femminili pretridentini nel territorio di Ravennatensia (secoli XIV-XVI) è di grande interesse e attualità e vede, come già detto, la partecipazione di esperti di fama nazionale e internazionale. Mi sia concesso l’onore di salutare in particolare la professoressa Gabriella Zarri autentica pioniera in questo settore di studi. Usando le sue parole possiamo dire che negli ultimi quaranta/cinquant’anni si è affermata una disciplina specifica: gli Women’s Studies, che hanno di fatto portato alla luce e valorizzato l’apporto delle donne nei diversi aspetti della cultura, dell’arte, del lavoro e della politica e hanno posto le basi teoriche della “storia del gender”. Proprio gli studi storici – sosteneva la stessa Gabriella Zarri qualche anno fa – hanno dimostrato che la religione è stata per molti secoli il milieu privilegiato in cui le donne hanno potuto realizzare sé stesse e mostrare le proprie capacità culturali, organizzative, sociali, dando un contributo originale al pensiero teologico e spirituale delle Chiese cristiane e alla convivenza umana e sociale. In tal modo, hanno contribuito, con la loro vita protesa alla trasfigurazione dell’umano e al dono di se stesse, a strutturare quell’Umanesimo trascendente di cui il creato e il mondo odierno hanno un estremo bisogno. I movimenti religiosi sono stati luogo dell’incarnazione e della manifestazione di Dio nella finitudine dell’esistenza. Con ciò stesso essi hanno avviato processi di graduale divinizzazione e, quindi, di ulteriore umanizzazione delle persone, degli stili di vita, della condotta, della cultura, delle istituzioni. Sono apparsi, nel tempo e negli spazi, fonte generativa di nuovi inizi a fronte di crisi etiche, di conflitti, di ingiustizie, di tragedie epocali. Sono divenuti segno di speranza e della giustizia più grande, pur nei limiti della condizione umana. La diminuzione dei movimenti religiosi femminili, di cui soffre la Chiesa in non poche parti del mondo, non può non apparire che un depotenziamento dell’umano chiamato alla sua pienezza in Gesù Cristo, l’assoluto umano di Dio.

La conoscenza della storia e delle sue grandi direttrici non si può attingere se non per mezzo di indagini accurate e appassionate, alla ricerca delle trasfigurazioni, ben situate nel tempo e nello spazio, provocate dall’Incarnazione del Verbo. Ciò risulta ancor più reale e pregnante quando si tratta di storia religiosa e di vita ecclesiale. Nel 2026 il vostro Centro Studi celebrerà i suoi sessant’anni di attività. In tutti questi anni sono cresciute non solo tra gli studiosi, ma anche all’interno dell’episcopato emiliano romagnolo, le simpatie verso le vostre iniziative e questo è motivo di compiacimento e speranza.

Buon lavoro a tutti.

Mons. Mario Toso
Faenza, Seminario, 29 settembre 2023


Nomine per la Parrocchia di San Francesco

Preso atto della partenza dei Frati Minori Conventuali, volendo provvedere al bene spirituale della comunità parrocchiale di San Francesco a Faenza, il Vescovo S.E. Monsignor Mario Toso ha nominato il 14 luglio scorso don Maria Paulraj Kasparraj, 45 anni, amministratore parrocchiale della Parrocchia di San Francesco, con tutti i diritti e i doveri esclusivamente connessi alla cura animarum, cioè la cura pastorale. Don Paul, originario dall’India, è da circa due anni in servizio presso la nostra diocesi.

Inoltre, il Vescovo Mario Toso ha nominato don Stefano Lega amministratore parrocchiale della parrocchia di San Francesco munendolo di tutti i diritti e i doveri previsti dal diritto per la legale rappresentanza. Dal punto di vista pastorale, don Stefano Lega -, che mantiene gli uffici diocesani attualmente ricoperti e la cura pastorale dei giovani dell’Unità Pastorale di Brisighella –  per la parrocchia di San Francesco curerà il servizio di assistenza ecclesiale del Gruppo Scout Agesci Faenza 1.

La nomina ha effetto dal 7 settembre 2025 e, per sua natura, è ad nutum Episcopi.


Diocesi in lutto: Don Tarcisio Dalle Fabbriche torna alla Casa del Padre. Il 15 luglio la santa messa esequiale

don tarcisio dalle fabbriche

Il Vescovo Mario, insieme al presbiterio, annunciano il decesso di don Tarcisio Dalle Fabbriche, giovedì 10 luglio 2025.

Don Tarcisio Dalle Fabbriche è nato a S. Andrea in Panigale (Faenza) il 4 novembre 1947. Ordinato presbitero il 16 ottobre 1971 e incardinato nella Diocesi di Faenza, il 1° novembre dello stesso anno viene nominato cappellano a S. Marco in Faenza, per poi diventare nel 1973 cappellano a Russi. Consegue la licenza in teologia presso l’Università di S. Tommaso d’Aquino in Roma. Nel 1980 viene nominato parroco di Basiago a cui viene aggiunta nel 1987 la parrocchia di san Giovannino. Il 29 settembre 1998 viene nominato parroco di San Giuseppe artigiano in Faenza, e il 2 agosto 2007 viene nominato parroco di S. Lucia delle Spianate, incarico che ricoprirà fino al 4 novembre 2023. Ha fatto parte del Consiglio per gli Affari economici della Diocesi, del Consiglio di amministrazione della Casa del Clero e del Collegio dei Consultori. È stato coordinatore del servizio di culto della Chiesa di San Girolamo dell’Osservanza, Vicario del Vicariato Forese Sud e per questo membro di diritto del Consiglio presbiterale.

 

Momenti di preghiera

Venerdì 11 luglio alle ore 19.00 presso la chiesa di S. Giuseppe in Faenza.

Domenica 13 luglio alle ore 20.30 presso la chiesa di S. Lucia delle Spianate.

La Santa Messa esequiale, presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Mario Toso, sarà celebrata martedì 15 luglio alle ore 10 alla chiesa di San Giuseppe a Faenza.

L’esposizione della salma avverrà a partire da lunedì mattina, alle 7:30, fino alle 18:30 con orario continuato presso l’obitorio di Faenza; martedì mattina invece dalle 7:30 alle 9: 30. Alle 10 la salma arriverà alla chiesa San Giuseppe. Dopo la funzione religiosa si procederà per la tumulazione nel cimitero dell’Osservanza alle ore 11:30.

 


“Gioia e speranza”: il nuovo libro del Vescovo Mario Toso

gioia e speranza per social

Riprendendo le parole di papa Leone XIV e traendo ispirazione dalla grande eredità conciliare della Gaudium et Spes, monsignor Mario Toso offre al pubblico una nuova pubblicazione che unisce riflessione teologica e impulso pastorale. Il volume, intitolato Gioia e speranza. Evangelizzazione, catechesi e insegnamento sociale, si propone come guida per vivere una fede incarnata nella storia, capace di generare libertà e sviluppo umano integrale.

Il libro si configura non solo come uno strumento per la formazione degli operatori pastorali, ma anche come una bussola per tutti coloro che desiderano approfondire l’interconnessione tra annuncio del Vangelo, catechesi e dottrina sociale della Chiesa. Al cuore della proposta di monsignor Toso vi è un invito chiaro: vivere la spiritualità cristiana come impegno concreto per la costruzione di una società più giusta, fraterna e aperta alla trascendenza.

I cristiani, inviati nel mondo per essere annunciatori e testimoni credibili di Cristo, Redentore dell’umanità, allo stesso tempo «sono tenuti ad animare il mondo con lo spirito cristiano» (cfr. Gaudium et spes, n. 43). La loro missione, dunque, è immensa sia nella Chiesa sia sulla terra. Con riferimento a quest’ultima il loro compito è di costruire la convivenza umana e di condurla al suo fine. Ciò va compiuto aderendo fedelmente al Vangelo, usufruendo della sua forza, uniti con tutti coloro che amano e cercano la giustizia, la pace, in un dialogo fraterno. Così facendo, risveglieranno in tutti i popoli una viva speranza (cfr. Gaudium et spes, n. 93). La Chiesa, con tutte le sue componenti, è responsabile, della costruzione del Regno di Dio: iniziato da Cristo, è autonomo e indipendente rispetto a tutti i regni terreni. Li trascende e avrà compimento alla fine dei tempi.

Per maggiori informazioni e per ordini è possibile visitare il sito www.edizionidellegrazie.it o scrivere a info@edizionidellegrazie.it.


Diocesi in lutto per suor Maria Vincenza Geltrude del Sacro Cuore di Gesù. Il 17 maggio le esequie

Nella giornata di oggi suor Maria Vincenza Geltrude del Sacro Cuore di Gesù è tornata alla Casa del Padre.

Suor Vincenza è la settima dei nove figli di Vincenzo e Maria Frega. Nasce a San Silvestro e fin da bambina viene coltivata in Lei una Fede profonda e una Carità generosa. Il Rosario quotidiano con tutta la famiglia è la cornice della sua vocazione religiosa. Nasce il 1 gennaio, festa della Madre di Dio e muore il 15 maggio, festa della Beata Vergine delle Grazie, Patrona della Toscana e nella novena a Santa Umiltà. E’ sempre vissuta nella preghiera nel servizio della Comunità nel nascondimento e nella relazione affettuosa con le sorelle. Gli ultimi nove anni della Sua vita sono stati purificati da una sofferenza fisica che l’ha costretta a letto. Ha sempre offerto tutto al Signore per La Chiesa.

Stasera e domani sera ore 18,30 S. Messa e venerdì 16 maggio ore 20 Santo Rosario (in monastero). Sabato 17 maggio alle ore 11 la santa messa delle esequie nella chiesa di Sant’Agostino, presieduta dall’Abate generale della nostra Congregazione Vallombrosana, Padre Giuseppe Casetta.. Seguirà la tumulazione al Cimitero dell’Osservanza.


Sabato 31 maggio l’ordinazione presbiterale del diacono Stefano Lega

La Chiesa diocesana di Faenza-Modigliana si unisce in un clima di gioia e riconoscenza per annunciare un importante evento di grazia: l’ordinazione presbiterale del diacono Stefano Lega. Il rito solenne avrà luogo sabato 31 maggio 2025 alle 18 nella Basilica Cattedrale a Faenza.

La celebrazione sarà presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, che imporrà le mani e pronuncerà la preghiera consacratoria, secondo l’antica tradizione della Chiesa. Questo gesto sacro segnerà il momento in cui il diacono Stefano verrà configurato a Cristo sacerdote, diventando ministro della Parola, dei Sacramenti e della guida pastorale.

La comunità diocesana, riconoscente per il dono delle vocazioni sacerdotali, si prepara ad accompagnare con la preghiera questo significativo passo del cammino vocazionale di don Stefano. Il giorno seguente, domenica 1 giugno 2025 alle 11, il novello sacerdote presiederà la sua prima Santa Messa nella chiesa dei Santi Ippolito e Lorenzo in Faenza, occasione in cui tutta la comunità potrà unirsi nella lode e nella gratitudine.


“Eccomi”: a Faenza la Veglia di Preghiera per le Vocazioni. Due storie di fede e riscoperta spirituale

Una serata intensa di preghiera, testimonianze e cammino ha animato le vie di Faenza domenica 11 maggio, in occasione della 62ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. La diocesi si è ritrovata per un pellegrinaggio serale che, sotto il segno della parola “Eccomi”, ha voluto rispondere con gioia alla chiamata del Signore. Organizzata dalla Pastorale Vocazionale, la veglia ha avuto inizio alla Casa Famiglia Don Bosco in via Fratelli Rosselli per poi snodarsi fino alla parrocchia di Santa Maria Maddalena, attraversando anche la comunità di Sant’Antonino. Presieduto da don Michele Morandi, vicario generale della diocesi, l’evento ha unito preghiera comunitaria, invocazione e ascolto. Tra i momenti più toccanti, le testimonianze di chi ha sperimentato in prima persona la bellezza e la sfida di una vocazione vissuta nel quotidiano.

Una vocazione a due voci: Elisa e Manuele

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A condividere il proprio cammino sono stati Elisa Ghini e suo marito Manuele Preti, una coppia che ha saputo intrecciare due storie molto diverse in un’unica risposta alla chiamata di Dio. Elisa, cresciuta in una famiglia molto credente e attiva in parrocchia, ha raccontato di un lungo tempo di ricerca, anche al di fuori degli ambiti strettamente pastorali: “Ho sempre cercato la mia strada, sentivo un’inquietudine… non capivo quale fosse la mia vocazione”. L’incontro con Manuele, apparentemente lontano da quel mondo, ha acceso una nuova luce.

“Dopo la cresima ho lasciato la Chiesa – ha raccontato Manuele –. Mi sono immerso nella musica e in una vita che, alla lunga, mi ha lasciato un vuoto. A trent’anni, in silenzio, ho fatto una preghiera a Dio chiedendogli un segno. Poco dopo ho incontrato Elisa”. Da lì, una lenta ma profonda conversione: “Pensavo che la Chiesa fosse noiosa, ma ho scoperto una ricchezza e una comunità che accoglie davvero”. Elisa e Manuele oggi sono una coppia che si accompagna a vicenda, camminando insieme in un percorso di fede condivisa.

La casa che accoglie: la testimonianza di Giovanni

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In precedenza era stato Giovanni Belosi, da trent’anni in servizio alla Casa Famiglia Don Bosco della Comunità Papa Giovanni XXIII, a presentare la sua testimonianza. Nel cortile della casa, luogo di accoglienza e preghiera, ha raccontato la sua vocazione maturata grazie all’incontro con don Oreste Benzi: “Mi colpì quella frase semplice, ma potente: ‘Diamo una famiglia a chi non ce l’ha’. Quelle parole mi entrarono dentro e non mi lasciarono più”. Da lì un cammino che ha portato Giovanni a vivere nella casa famiglia, diventata segno tangibile di carità e presenza evangelica. “Non è un ospedale né una clinica, ma un luogo dove la vita cambia attraverso l’amore e la condivisione. In trent’anni sono passate qui più di 120 persone: bambini, profughi, persone con fragilità… e ognuno ha lasciato un segno, ci ha avvicinati al Signore”.

Una Chiesa che cammina insieme

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La Veglia “Eccomi” ha rappresentato un vero cammino spirituale non solo per chi vi ha partecipato, ma per tutta la diocesi. Le parole di papa Francesco per questa Giornata delle Vocazioni hanno risuonato forti: essere testimoni di speranza, per contagiare chi ci sta accanto con la gioia che nasce dall’incontro con Dio. Due testimonianze, quella di una coppia e quella di una comunità, che ci ricordano che ogni vocazione, nella sua unicità, è risposta d’amore e disponibilità: è dire “eccomi” là dove il Signore ci chiama.

Martina e Samuele