Il Vescovo a S. Maria Vecchia
Durante l’Udienza concessa a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il Sommo Pontefice ha autorizzato il medesimo Dicastero a promulgare i Decreti riguardanti le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Costanza Zauli (al secolo: Palma Pasqua), Religiosa professa delle Ancelle del Sacro Cuore e Fondatrice delle Ancelle Adoratrici del Santissimo Sacramento; nata il 17 aprile 1886 a Faenza (Italia) e morta a Bologna (Italia) il 28 aprile 1954.
La Venerabile Serva di Maria Costanza Zauli nacque a Faenza (Ravenna) il 17 aprile 1886, alla vigilia della domenica delle Palme e fu battezzata col nome di Palma Pasqua. Crebbe in un contesto familiare molto religioso e sin dal giorno della Prima Comunione promise di consacrare la sua vita a Gesù. Il 15 agosto 1905, a 19 anni, lasciò la famiglia per entrare nella Congregazione delle “Ancelle del Sacro Cuore” di Bologna. Tre anni più tardi, emise la professione col nome di Suor Costanza.
Il suo primo incarico fu quello di accudire le piccole alunne del Collegio della Congregazione, ma durante la Prima guerra mondiale suor Costanza venne inviata come infermiera all’ospedale militare di Bologna. Nel 1916 iniziò per lei un lungo periodo di frequenti infermità che la portarono, a partire dal 1923, a restare allettata per molti anni. In questo periodo della sua vita Ella maturò il proposito di fondare una nuova comunità religiosa contemplativa, dedita all’adorazione continua del Santissimo Sacramento, col fine di pregare per la conversione del mondo, per le vocazioni sacerdotali e religiose e per l’unità della Chiesa. Nonostante la sua infermità, ottenute le autorizzazioni necessarie a far nascere l’Opera, seguì la costituzione del primo monastero e, il 3 agosto 1933, nel giorno dell’inaugurazione, Suor Costanza si ristabilì alzandosi dal letto dopo dieci anni. La Congregazione delle Ancelle Adoratrici del Santissimo Sacramento venne eretta canonicamente nel 1935 ed ella raccolse attorno a sé molte consorelle disposte a dedicarsi a quest’opera di adorazione costante e continua. Trascorso il resto della sua vita nel convento di Bologna, vi morì il 28 aprile 1954.
La Venerabile Serva di Dio nutrì la sua fede, germogliata nell’ambiente familiare e parrocchiale, corroborandola nelle prove dolorose subite nel corso della vita. Fulcro della sua spiritualità era l’ardore per il Santissimo Sacramento, definito “il sole” che illumina tutta l’esistenza. L’adorazione eucaristica divenne pertanto la caratteristica fondante della nuova comunità da lei istituita. Aveva particolarmente a cuore la santificazione dei sacerdoti, per i quali aveva offerto la vita ed esercitò sempre la carità verso gli altri sin dall’inizio della sua esperienza religiosa, prodigandosi dapprima per le sue allieve, trattate con sentimento materno e per le consorelle verso cui tenne sempre un atteggiamento umile e rispettoso, e in seguito dedicandosi ad alleviare le sofferenze dei feriti in guerra, ricoverati nell’ospedale presso il quale prestò servizio. Aveva fatto anche un voto di immolazione e sopportò con cristiana fiducia la malattia che l’aveva allettata, offrendo al Signore la sua sofferenza per la santificazione del clero. Ella si mantenne obbediente ai vescovi e ai direttori spirituali, e condusse una vita umile, nel nascondimento. La sua fama di santità, dapprima circoscritta a Bologna, si diffuse dopo la sua morte anche in altre parti del mondo.
Fonte: Dicastero Cause dei Santi https://www.causesanti.va/it/venerabili/maria-costanza-zauli-al-secolo-palma-pasqua.html
PN 19/2024-60
Richiamato il Decreto Prot. 6/2021-48 in data 21 febbraio 2021 con cui è stato approvato il nuovo Ordinamento della Curia Diocesana;
richiamati il PN 26/2021-49 in data 21 febbraio 2021, con cui si è proceduto alla nomina degli Officiali e dei Responsabili degli Uffici di Curia, dei Coordinatori e degli Incaricati delle Aree e dei settori pastorali, e le successive nomine e integrazioni;
dato atto che è scaduto il mandato triennale e volendo provvedere alla nomina degli Officiali e dei Responsabili degli Uffici di Curia, dei Coordinatori e degli Incaricati delle Aree e dei settori pastorali;
con il presente atto
CONFERMIAMO
Vicario Generale e Moderatore della Curia ad nutum Episcopi
Mons. Michele Morandi.
NOMINIAMO
per un triennio dalla data odierna:
Cancelleria
Cancelliere: Mons. Mariano Faccani Pignatelli
Vice Cancelliere: Dott. Marco Mazzotti
Tribunale diocesano
Vicario Giudiziale: Mons. Mariano Faccani Pignatelli
Difensore del Vincolo e Promotore di giustizia: Don Alberto Luccaroni
Notaio: Dott. Marco Mazzotti
Cause dei Santi: Don Alberto Luccaroni.
Segreteria Vescovile
Dott. Marco Mazzotti.
Segreteria del Vicario Generale
Dott. Marino Angelocola.
Segreteria Generale
Dott. Marino Angelocola.
Aree e settori pastorali
L’Area “Annuncio e Catechesi”
Coordinatore: Don Massimo Geminiani
Incaricato per la Catechesi: Don Massimo Geminiani
Vice Incaricato per la Catechesi: Padre Maria Paulraj Kasparraj S.d.C.
Vice Incaricato Catechesi per il catecumenato: Don Matteo Babini
Vice Incaricato per la Catechesi e la disabilità: Dott. Cesare Missiroli
Vice Incaricato per l’Apostolato biblico: Dott.ssa Michela Dal Borgo
Incaricato per i Ministeri istituiti: Don Massimo Goni
Incaricato l’Insegnamento della Religione Cattolica: Don Davide Ferrini
Incaricato per la Scuola e l’università: Prof.ssa Alessandra Scalini
Incaricato per la Pastorale missionaria: Coniugi Antonella Romboli e Antonio Verna
Incaricato per i Migranti: Dott. Diac. Bruno Balla
Incaricato per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso: Don Mirko Santandrea
Incaricato per la Cultura e l’arte sacra: Arch. Riccardo Drei
Vice Incaricato per la Cultura e l’arte sacra con riferimento ai beni mobili: Dott. Giovanni Gardini
Direttore del Museo Diocesano: Dott. Giovanni Gardini
Conservatore del Museo Diocesano: Dott. Giovanni Gardini
Direttore della Biblioteca diocesana: Dott. Giovanni Gardini
Archivista diocesano: Dott. Marco Mazzotti.
L’Area “Società e Famiglia”
Coordinatore: Don Stefano Vecchi
Incaricato per la Caritas: Don Emanuele Casadio
Incaricato per la Pastorale familiare: Don Stefano Vecchi
Co-Incaricati per la Pastorale familiare: Coniugi Roberto Frassineti e Enrica Laghi
Incaricato per la Pastorale sociale: Dott. Flavio Venturi
Vice Incaricato per la Pastorale sociale: Don Luca Ghirotti
Incaricato per la Pastorale della salute: Dott. Diac. Antonio Bianchedi
Vice Incaricato per la Pastorale della salute: Dott. Diac. Gino Covizzi
Incaricato per le Comunicazioni sociali e l’Ufficio Stampa: Dott. Samuele Marchi
Vice Incaricato per i social network: Dott. Marino Angelocola
Incaricato per il Tempo libero, lo sport e i pellegrinaggi: Don Tiziano Zoli
Incaricato per il Servizio diocesano tutela minori e adulti vulnerabili: Don Mattia Gallegati.
L’Area “Liturgia”
Coordinatore: Dott.ssa Vincenza Morini
Incaricato per la Sacra Liturgia: Dott.ssa Vincenza Morini
Incaricato per la Musica sacra: Dott.ssa Vincenza Morini
Cerimoniere: Dott. Diac. Stefano Lega.
L’Area “Giovani e vocazioni”
Coordinatore: Don Mattia Gallegati
Incaricato per la Pastorale giovanile: Don Massimo Geminiani
Vice Incaricato per la Pastorale giovanile: Don Marco Donati
Incaricato per la Pastorale vocazionale: Don Mattia Gallegati
Vice Incaricato per la Pastorale vocazionale: Rag. Sara Nannini.
L’Area “Clero e Vita Consacrata”
Coordinatore: Mons. Michele Morandi
Incaricato per la Formazione permanente dei Chierici (Presbiteri e Diaconi permanenti): Mons. Michele Morandi
Vice Incaricato del Settore per la Formazione permanente dei Chierici: Don Matteo Babini
Incaricato per la Vita consacrata: Don Stanislaw Rafalko S.d.B.
Scuola diocesana di Teologia “S. Pier Damiani”
Direttore: Don Luca Ravaglia.
NOMINIAMO ALTRESÌ AD NUTUM EPISCOPI
Incaricato della Formazione degli aspiranti e dei candidati al diaconato permanente nell’ambito dell’Area “Clero e Vita Consacrata”: Don Massimo Goni.
Faenza, 24 maggio 2024
+ Mario Toso, Vescovo
Dott. Marco Mazzotti, Vice Cancelliere Vescovile
Articolo di don Michele Morandi: Sette lenti per leggere il mandato dei nuovi incaricati
Con il passare degli anni, è normale che la vista cali ed è capitato, alla maggior parte di noi, di aver fatto l’esperienza di andare a fare una visita dall’ottico perché vengano scelte le lenti idonee a correggere i nostri difetti e a compensare i nostri deficit visivi. In quegli occhiali che ci fanno indossare, piuttosto ingombranti e simpatici, vengono progressivamente e gradualmente inserite alcune lenti perché la nostra vista sia finalmente chiara e nitida. Certamente abbiamo fatto anche l’esperienza che, senza alcune lenti, non si riesce a percepire nitidamente le lettere, i colori e, alcune volte, non si vede proprio nulla.
Per leggere nitidamente le nomine degli incaricati e officiali della Curia è necessario indossare progressivamente alcune lenti.
Lente neutra: l’umanità. I curiali, sono uomini e donne, giovani e anziani, sposi, celibi, nubili, consacrati e ministri, madri, padri e nonni, malati e sani. Se non indossiamo questa prima lente potremmo vedere chi viene chiamato come uno che, non sapendo cosa fare e non sapendo nulla della vita, si sia autocandidato per questi incarichi.
Prima lente: la diaconia. Gesù Cristo è il Signore ed ha realizzato la missione del Padre attraverso il servizio, donando la sua vita. Noi che siamo uniti a Lui possiamo essere trasparenti se viviamo ciò che ci è chiesto e ciò che siamo, solamente come servi/diaconi. Senza questa lente, chi viene chiamato, potrebbe venire visto solo come uno che riveste un ruolo di presunto potere e non uno che mette in gioco se stesso.
Seconda lente: l’annuncio e l’attuazione. Il servizio che ci viene proposto è quello di annunciare con le parole e con i fatti la Sua presenza d’amore che si attua nella celebrazione liturgica in particolare l’Eucarestia. Senza questa lente, chi viene chiamato, potrebbe essere visto solo come uno che fa vedere sé stesso, le sue capacità di azione e di attrazione.
Terza lente: il mandato. Ogni servo viene chiamato perché sia segno di Colui che lo manda. Senza questa lente, chi viene chiamato, potrebbe essere visto solo come uno che dice solo cose umane, anche sensate, ma che non aprono a Dio.
Quarta lente: la sinodalità. Camminare insieme non è soltanto un metodo, ma il modo in cui il Signore si fa presente in mezzo a noi, da sempre. Senza questa lente, chi viene chiamato, potrebbe essere visto come un battitore solitario, che non ascolta, che non chiede e che si pensa addirittura più efficiente ed efficace muovendosi da solo.
Quinta lente: la formazione. Ogni servizio non è solamente compensativo di una mancanza, ma azione costruttiva per la crescita di tutta la persona secondo la forma di Gesù Cristo, l’uomo nuovo. Senza questa lente, chi viene chiamato, potrebbe essere visto solo come uno che mantiene ed accarezza l’esistente senza nessuna profezia e senza cura per chi verrà dopo di lui.
Sesta lente: la corresponsabilità. Non c’è corresponsabilità senza responsabilità. Chi viene chiamato porta insieme ad altri la bellezza e il peso del servizio agli altri. Senza questa lente, chi viene chiamato, potrebbe essere visto solo come un collaboratore ed un esecutore.
Settima lente: l’autorità. Come ci “racconta” la parola stessa, chi viene chiamato ha sempre una peculiare vocazione a prendersi cura della crescita degli altri. Senza questa lente, chi viene chiamato, potrebbe essere visto solo come un autoritario o come uno che si disinteressa totalmente degli altri.
Questi nostri fratelli e sorelle sono stati chiamati dal Vescovo perché la nostra Chiesa continui la sua missione di annuncio, celebrazione e carità e, solo se indossiamo “le lenti” giuste, possiamo comprendere la preziosità del servizio che svolgono.
Ora è il momento di indossare una bella montatura: la gratitudine di tutta la nostra Chiesa a chi ha detto di “si” a questo non semplice, ma entusiasmante servizio di corresponsabilità e autorità nella Chiesa per annunciare ancora Gesù.
Alla fine, la lente definitiva che le compone tutte è l’amore concreto per il Signore.
don Michele Morandi
Venerdì 31 maggio, visitazione della Beata Vergine Maria. In questo giorno, i soci fondatori della Comunità energetica Ecologia Integrale e la Commissione diocesana per la costituzione delle comunità energetiche hanno deciso di costituire la Cooperativa di autoconsumo di energia elettrica rinnovabile.
La Commissione ha coinvolto i primi soggetti mettendo a frutto lo studio di fattibilità e il primo coinvolgimento diocesano di enti e famiglie attorno al progetto di transizione energetica. Alla presenza del notaio Paolo Castellari, nella sala Battaglia della curia diocesana, il vescovo S.E. Mons. Mario Toso e i soci fondatori hanno firmato l’atto di costituzione e incaricato il primo Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente della Cooperativa Comunità Energetica rinnovabile Ecologia Integrale è Giovanni Malpezzi. Angela Esposito ha accettato l’incarico di Vice-presidente. Gli altri membri del Consiglio sono: Andrea Pazzi, Andrea Ercolani, Stefano Lega, don Davide Ferrini, Luciano Caroli, Massimo Alberti, don Luca Ghirotti.
Nei mesi estivi la cooperativa includerà gli enti e le famiglie che hanno già manifestato l’interesse alla partecipazione. In autunno saranno organizzati incontri per spiegare come partecipare alla società e come, nel tempo, verrà implementato il progetto.
Oggi non si vogliono fornire numeri e fare promesse di particolari vantaggi per le tasche dei soci. Ora partiamo: finanziamenti, investimenti, gestione delle attività. Il tutto si deve “rodare”. Verosimilmente ci vorrà almeno un anno per “prendere il volo”. Una cosa hanno chiara i primi soci e il Consiglio di Amministrazione: il Regolamento e la gestione dei beni andrà fatta declinando il fine sociale e di solidarietà.
La cooperativa ha come nome proprio Comunità energetica rinnovabile Ecologia Integrale.
La Settimana Sociale dei cattolici, che si svolgerà a Trieste ad inizio luglio, tratterà della partecipazione alla democrazia. Se partecipare alla democrazia è assumersi la responsabilità della propria azione lavorativa, sociale, politica, allora, anche la decisione di divenire soci della Comunità Energetica Ecologia Integrale potrà concepirsi come azione concreta di partecipazione sociale.
Si potrà divenire soci sia come persone fisiche (famiglie), che come persone giuridiche (enti ecclesiali, circoli, aziende, associazioni…). Si potrà divenire soci in qualità di produttori, o di prosumer (produttori e consumatori), oppure come puri consumatori. L’ingresso sarà semplice e accessibile a tutti: l’intenzione è quella di dare l’opportunità al maggior numero possibile di famiglie ed enti di partecipare alla transizione energetica nel nostro territorio e divenire promotori di Ecologia Integrale.
Invitiamo tutti a mantenere vigile l’attenzione verso questo progetto e a farsi promotori di esso. I soci e la Commissione affidano il progetto cooperativo a Maria, affinché sul suo esempio eloquente di sapienza materna, i beni della nuova società siano gestiti con responsabilità, per i piccoli che il Signore continuamente ci indica.
Don Luca Ghirotti
©Isolapress
CONSEGNA ATTESTATO
Coloro che hanno partecipato al corso e hanno raggiunto i 2/3 delle presenze l’attestato potranno ritirare l’attestato di partecipazione presso gli uffici della Curia diocesana (Viale Stradone 30, Faenza) previo appuntamento alla seguente email: marino.angelocola@diocesifaenza.it
Delega al ritiro: è possibile delegare un’altra persona al ritiro dell’attestato, consegnando in formato cartaceo:
DOMANDE
Per domande sui contenuti del corso scrivere a: tutelaminori@diocesifaenza.it
don Michele Morandi, La Chiesa: che cos’è e come servirla
(→ Slides)
don Federico Badiali, Antropologia: l’uomo e la donna nel progetto di Dio
(→ Slides)
Martina Tarlazzi, Elementi di pedagogia (I)
(→ Slides)
Martina Tarlazzi, Elementi di pedagogia (II)
don Mattia Gallegati, Buone prassi educative per la tutela minori
(→ Slides)
Avv. Massimo Solaroli, Elementi giuridici della tutela minori
PROGRAMMA DEL CORSO
31/01/24 – don Michele Morandi, La Chiesa: che cos’è e come servirla
7/02/24 – don Federico Badiali, Antropologia: l’uomo e la donna nel progetto di Dio
28/02/24 – Martina Tarlazzi, Elementi di pedagogia
6/03/24 – Martina Tarlazzi, Elementi di pedagogia
13/03/24 – don Mattia Gallegati, Buone prassi educative per la tutela minori
20/03/24 – Massimo Solaroli, Elementi giuridici della tutela minori
Gli uffici della Curia diocesana saranno chiusi per le festività natalizie da sabato 23 dicembre a domenica 7 gennaio. Riapriranno al pubblico lunedì 8 gennaio secondo i consueti orari di ricevimento:
martedì 9 – 12.30
giovedì 9 -12.30
o su appuntamento telefonando al num. 0546 21642 o scrivendo a curia@diocesifaenza.it
La Curia diocesana augura a tutti un buon Natale!
Domenica 17 dicembre, in occasione del 50° anniversario della morte del Card. Amleto Giovanni Cicognani, verrà in visita a Faenza il Segreteria di Stato di Sua Santità, S.Em. il Card. Pietro Parolin.
Nel pomeriggio è previsto un incontro nella Sala S. Carlo (P.zza XI febbraio n°4 – Faenza) alle ore 16.00. Dopo il saluto del Vescovo di Faenza-Modigliana, Mons. Mario Toso, seguirà un intervento del Cardinale Pietro Parolin e di Mons. Maurizio Tagliaferri sulla figura e la cura pastorale del Card. Cicognani.
Alle 18.00 il Cardinale presiederà la celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Faenza.