San Potito, 19 maggio 2025.
Nel volumetto Pellegrini della speranza, che è stato predisposto come strumento per celebrare l’anno giubilare 2025 (cf Edizioni delle Grazie, Faenza 2025), abbiamo inserito, con i santi, con i beati, con i venerabili, tra i Servi di Dio anche Nilde Guerra di san Potito. Possiamo dire che la Serva di Dio Nilde ci fa capire, con una particolare evidenza, la sostanza della spiritualità dell’anno santo che papa Francesco ha desiderato porre sotto il segno della Speranza che non delude. Il pontefice, che ci ha lasciati poco tempo fa, ha voluto intitolare la bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit. Con tale incipit papa Francesco allude al fondamento della nostra speranza, che non è per noi una velleità, un desiderio vano, una parola vuota di senso. Per i credenti, chiamati a convertire sé stessi, ad umanizzare le relazioni interpersonali, le istituzioni sociali, economiche e politiche – giungendo a rimettere i propri debiti (esteri ed ecologici) nei confronti dei fratelli, dei poveri, dei popoli sfruttati -, il fondamento della speranza in una Chiesa rinnovata, in un mondo più giusto e pacifico, è dato da una Persona, da Gesù Cristo, il Figlio di Dio Crocifisso. È Gesù, che si incarna in noi e ci dona il suo Spirito d’amore, che ci rende capaci di cambiare il mondo, vivendo la misericordia di Dio, rimettendo i nostri debiti, ponendo al centro delle nostre relazioni l’Amore e la fraternità, generando una nuova cultura.
La serva di Dio Nilde è senz’altro maestra di spirito, che insegna a vivere intensamente e con autenticità il Giubileo e le sue esigenze. Lo è in primo luogo indicandoci il tipo di Amore che deve abitare nel nostro cuore, per essere portatori di una mentalità nuova, per essere costruttori sia del Corpo di Cristo, che è la Chiesa, sia di una società più fraterna, giusta e pacifica.
Nilde Guerra, al pari di Edith Stein, ebrea, convertita al cattolicesimo, grazie allo Spirito d’amore che abitava nel suo cuore, riteneva che la più grande sapienza, il più grande sapere per l’umanità – ossia quell’amore che può convertire i cuori ed ispirare l’intelletto – è l’amore di Cristo vissuto sulla Croce: un amore totale, l’Amore che Dio ha per noi, col suo offrirsi senza riserve e senza calcoli, diverso dall’amore semplicemente umano, amore di amicizia, che ci scambiamo tra di noi.
Nel periodo pasquale, che stiamo vivendo in preparazione della Pentecoste, dobbiamo riflettere sovente sullo Spirito santo che è donato agli apostoli rinchiusi nel Cenacolo. Lo Spirto santo, che è dato in dono ai credenti, in particolare mediante il sacramento della confermazione, è Spirito d’amore che apre gli occhi, che fa capire quello che siamo realmente. È Spirito che ci consente di leggere in profondità il nostro essere di persone germinalmente cristoconformi. Con il Battesimo siamo immersi in Cristo, siamo sua dimora, Lui è nostra abitazione. È Spirito che, come ci ha detto il Vangelo di Giovanni, ci insegna ogni cosa e ci ricorda tutto quello che ci ha insegnato Gesù Cristo, in particolare il comandamento nuovo: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13, 34).
L’Amore dello Spirito santo, aprendoci gli occhi, ci fa leggere la realtà della Chiesa e del nostro essere di persone viventi in Cristo, con Cristo e per Cristo. Ci fa capire quanto siamo amati dal Padre e da Gesù Cristo. Comprendendo quanto è grande l’amore di Dio nei nostri confronti siamo sollecitati a rispondervi con Amore. L’amore chiama amore. Di qui la spiritualità di Nilde, una spiritualità incentrata nell’amore, nel vivere «cuore a cuore» con Gesù (cf Dilexit nos), che ama con un amore totale e missionario, che cerca, cioè, di raggiungere tutti. Nilde, apostola della pietà eucaristica e dell’Adorazione del Santissimo Sacramento, fonti della spiritualità dell’Amore crocifisso, Amore missionario, si impegnò nella preghiera per la conversione a Cristo dei non credenti.
Venerabile Nilde, maestra del ramo femminile dell’Azione cattolica, educatrice nella scuola materna, entrata nella Congregazione delle Ancelle del S. Cuore di Gesù agonizzante di Lugo, prega per le nostre associazioni cattoliche, per le nostre scuole, per le nostre comunità di consacrate. Evangelizzatrice con le parole e con l’esempio, prega per noi, perché il nostro cuore sia come quello di Cristo Crocifisso, vittorioso sul male e sulla morte.
+ Mario Toso