[lug 5] Omelia – Prima professione di Anna Timoncini

05-07-2025

PRIMA PROFESSIONE DI ANNA TIMONCINI

Chiesa del Paradiso, 5 luglio 2025.

 

Cara Superiora generale e sorelle tutte dell’Istituto Lega della Sacra Famiglia, cari fratelli e sorelle, cari genitori e parenti di Anna Timoncini, viviamo questa sera un momento ecclesiale che, a breve distanza dall’ordinazione sacerdotale di Stefano Lega e, prima ancora, dalla professione perpetua di due monache benedettine Vallombrosane di sant’Umiltà, mostra che il Signore è presente tra noi e continua a chiamare per lavorare nella sua vigna.

Egli è fedele al suo amore e non ci lascia soli. Davvero non abbandona la sua Chiesa. Egli semina ovunque il suo amore che sollecita a rispondervi con il dono di sé stessi: nelle parrocchie, nostre comunità religiose, nelle famiglie, chiese domestiche, nelle associazioni.

La professione temporanea di Anna Timoncini tra le Suore Francescane della Sacra Famiglia Istituto Lega, ci ricorda che è il Signore a convocarci nella sua Chiesa. Egli fa scorrere verso di essa, profetizza Isaia, come un fiume, la pace (cf Is 66, 10-14c). Così, la rende un torrente in piena, che si riversa sui popoli della terra. Il profeta Isaia, ci fa comprendere che possiamo divenire per il mondo, dilaniato da più di trenta conflitti, un fiume di pace, perché il Signore, ci allatta, ci porta in braccio, ci accarezza mentre ci tiene sulle sue ginocchia.

Potremo divenire un fiume di pace nutrendoci della pace di Cristo che la Chiesa, nostra madre, ci dona.

Il brano della Lettera di san Paolo ai Galati ci spiega che possiamo divenire un fiume di pace per la Chiesa stessa e per il mondo, quando il nostro cuore si fonde con il cuore di Cristo, quando portiamo in noi le stigmate di Gesù (cf Gal 6, 14-18), ossia i segni di un amore crocifisso. Noi credenti, battezzati, cresimati ed eucaristizzati, noi consacrati religiosi, diveniamo creature nuove, apportatrici di pace, quando il nostro cuore vive dentro il cuore di Gesù, crocifisso per noi sulla Croce.

È quando viviamo l’amore totale e fedele di Cristo crocifisso, che diveniamo un fiume di pace per noi stessi, per la Chiesa, per il mondo intero.

Solo facendo nostra la vita di Cristo diventiamo semi di pace e di speranza. Solo immergendo la nostra vita in quella di Cristo, morto in Croce, diveniamo capaci di costruire la pace, il Regno di Dio. È vivendo in Cristo che noi saremo semi di pace, semi di una cultura di giustizia, artefici di istituzioni di pace.

Dobbiamo essere come il seme che si consegna interamente alla terra e lì, con la forza dirompente del suo dono, la vita germoglia. Molte volte Gesù usa l’immagine del seme per parlare del Regno di Dio. Alla vigilia della Passione la applica a sé stesso, paragonandosi al chicco di grano, che per dare frutto deve morire (cf Gv 12,24).

Cara Anna, consegnandoti a Cristo, facendo della tua vita un dono a Lui, mediante la professione religiosa temporanea, la tua esistenza, tutta intera, diventerà casa di Dio, dimora di pace e di speranza: per il tuo Istituto, per le persone e i giovani che incontrerai. Oggi, più che mai, giovani, persone, famiglie, comunità, sono assetati del dono di Dio, del suo Amore trasfigurante. Pur apparendo indifferenti, percorrendo talvolta strade sbagliate che portano lontano, anelano ad essere vite capaci di sperare e di incarnare quelle visioni di futuro che la risurrezione di Cristo semina negli uomini e nel creato. Egli, risorto, non si allontana da questo mondo. È sempre presente in esso ed opera con noi perché nascano cieli nuovi e terra nuova. Attende coraggiosi collaboratori e collaboratrici nella diffusione del Regno di Dio. Li convoca nell’annuncio del Vangelo, nell’educazione della fede, nella plantatio Ecclesiae e del suo Regno.

Carissima Anna, il Signore ti ha scelta e ha posto il suo Spirito di compiacimento su di te, perché tu possa essere con la tua vita suo compiacimento, dando il meglio di te stessa, continuando a coltivarti sul piano dell’intelligenza e dell’affettività, incarnando in te stessa, sempre più, la convivialità di Dio Amore.

Appropriandoti sempre più del carisma francescano ti adopererai a fare delle comunità, nelle quali sarai inviata dalle tue Superiore, luoghi di pace, in cui si sperimenta la sovrabbondanza della giustizia più grande di Dio: nella comunione, nella missione, nella rigenerazione del mondo, delle sue istituzioni. Sulle orme della Fondatrice Madre Maria Teresa Lega ti proporrai di vivere il primato della vita di carità, che attinge vigore nella spiritualità del cuore a cuorecon Cristo. Ciò ti consentirà di risplendere, di irradiare la predilezione e l’empatia di Dio tra le giovani, specie quelle più povere ed abbandonate di oggi.

Nel tempo ti rafforzerai nella certezza che tutto proviene da Dio e ritorna a lui, mediante la potenza dell’amore crocifisso a noi comunicato dallo Spirito. Le giovani e i giovani a cui sarai mandata scorgeranno sul tuo volto la serenità e la determinazione dell’amore di Cristo. Attraverso di te, scopriranno ed ameranno la bellezza di una vita che si dona a Dio, per portarlo a tutti.

Come Maria e come Giuseppe che il vostro Istituto venera, trarrai forza e intelligenza d’amore proprio da quel Bambino unico, divino ed umano, che hanno accolto nella loro famiglia e trovarono seduto tra i dottori nel Tempio mentre li ammaestrava.

La Venerabile Maria Teresa Lega ti benedica.

 

+ Mario Toso