[nov 15] Omelia – Ordinazione di don Rosario Oddo

15-11-2025

Faenza, cattedrale 15 novembre 2025

Cari fratelli e sorelle, questa sera l’Associazione Opera S. Maria della Luce e la nostra Diocesi di Faenza-Modigliana, noi tutti, gioiamo per l’ordinazione presbiterale del diacono Rosario Oddo.

La tua ordinazione, caro Rosario, avviene in un momento storico particolare, contrassegnato da violenze inaudite ma anche da forti speranze. Se, da un lato, si è resi testimoni, attoniti e sgomenti, della terza guerra mondiale a pezzi, dall’altro lato, abbiamo partecipato, a vario titolo, sia al Sinodo dei vescovi e, maggiormente, al Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia.

Ciò ci richiama ad un contesto complesso, in forte e tumultuosa trasformazione. Entro un tale scenario, la tua ordinazione presbiterale appare sì individuale e personale, ma viene anche a caratterizzarsi come evento a dimensione comunitaria, sociale. Il tuo sacerdozio sarà connesso con l’incarnazione del Verbo di Dio che viene a ricapitolare in sé tutte le cose per farle nuove. Con l’incarnazione, il Figlio di Dio entra nella storia umana per portare salvezza e suscitare positività di vita, mediante dinamismi di pace e di speranza. Ci piace, pertanto, pensarti così: sia presbitero a servizio di un rapporto intimo dei singoli credenti col Signore Gesù che li redime, sia presbitero proteso a formarli ad amare Dio che regna nel mondo e, quindi, suscita cambiamenti sociali (cf Dilexi te n. 97).

Quanto più il Signore regnerà nei cuori e tra i credenti tanto più la vita sociale potrà essere, anche per l’impegno pastorale della Chiesa, uno spazio di fraternità, di giustizia e di pace. Non ci può essere separazione tra fede e vita. Ne deriverebbe povertà sia sul piano del credere sia nei comportamenti quotidiani.

Sarai, dunque, presbitero del Cristo crocifisso sul Golgota. Egli, con le braccia spalancate, manifesta un sacerdozio che coinvolge gli uomini. Attira tutti a sé, perché dono allo stato puro. Dall’alto della sua croce emette sul mondo il suo Spirito d’amore, che unisce, rinnova e affratella.

Caro Rosario,

con l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo, la tua vita verrà trasformata dall’amore increato del Risorto. Sarai modellato come persona che è chiamata ad essere tutta per Cristo e per i fratelli, per la salvezza del mondo. Lo Spirito che scenderà su di te ti farà diventare segno vivo della presenza di Cristo, vero pastore della Chiesa. Sarai invitato ad essere tu stesso pastore dei tuoi fratelli e sorelle, con il Cuore del Signore Gesù.

Sarai fedele collaboratore del Vescovo nel servizio del popolo di Dio. Predicherai il Vangelo. Insegnerai la fede cattolica. Celebrerai i misteri di Cristo secondo la tradizione della Chiesa, specialmente il sacrificio eucaristico, il sacramento della riconciliazione. Vivrai un’assidua preghiera, unendoti al tuo Signore e alla tua comunità. Alle promesse che fra poco pronuncerai davanti a tutto il popolo di Dio corrisponderà la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di te, rendendoti servo dell’Amore di Cristo.  Sii testimone del Risorto (cf At 1,8) nel ministero che la Chiesa ti affiderà.

Nel dono completo della tua vita, noi tutti questa sera vediamo e sentiamo in maniera speciale la presenza viva ed incoraggiante del Signore. Sei il segno, eloquente e bello, che Dio non abbandona le sue comunità. Egli non smette di chiamare i giovani alla vita presbiterale, oltre che alla vita familiare e alla vita consacrata. Egli suscita ancora operai generosi, missionari entusiasti. Ma abbiamo bisogno in particolare di sacerdoti che sappiano accompagnare le persone nel cammino spirituale, che li porta a donarsi al Signore, ai fratelli e alle sorelle. Tu creati, tra le varie attività pastorali, un tempo da dedicare alla formazione del cuore dei credenti, alla edificazione del Corpo di Cristo, che è la Chiesa. Non pensare che l’accompagnamento personale dei giovani e degli adulti sia tempo perso. Tutto il contrario. Non basta una fede proclamata ma non vissuta. Non basta la partecipazione alla liturgia dei riti. Occorre aiutare i nostri credenti a passare dal culto liturgico al culto della vita. È importante aiutare specialmente i nostri laici a diventare costruttori corresponsabili della Chiesa, docili e coraggiosi; ad essere annunciatori del Vangelo nella famiglia, nel lavoro, nella scuola, nella cultura, nei social, nelle istituzioni in cui operano.

In accordo con il Moderatore e Superiore dell’Associazione Pubblica di fedeli Clericale Opera di S. Maria della Luce cui appartieni, conferisco a te, Rosario Oddo, il mandato affinché svolga il tuo ministero presbiterale nelle parrocchie dell’Unità pastorale Fusignano in piena comunione con il parroco e compatibilmente con gli impegni della stessa Opera S. Maria della Luce.

Consacrato al Cuore di Gesù e di Maria della Luce possa tu innamorare di Cristo i tuoi fratelli con la parola e la testimonianza della vita. Questo sia il tuo desiderio più grande di sacerdote missionario delle persone. Ovunque tu sia, possa sentire che Lui ti chiama e ti invia a vivere la Sua missione.

                                             + Mario Toso