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Statuto del Consiglio Presbiterale Diocesano
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01-09-2009

Statuto del Consiglio Presbiterale Diocesano

 

 

  1. Il Consiglio Presbiterale è costituito da sacerdoti che, come senato del Vescovo, rappresentano  il Presbiterio e, a norma di diritto, coadiuvano il Vescovo nel governo della Diocesi per una più efficace promozione del bene pastorale della Chiesa particolare (cfr. 495 § 1 CJC).

 

  1. Il Consiglio Presbiterale gode di voto consultivo. Il Vescovo ascolta il Consiglio Presbiterale negli affari di maggiore importanza e chiede il suo consenso nei casi espressamente previsti dal diritto (cfr. can. 500 § 2 CJC).

 

  1. Sono elettori:

a)      tutti i sacerdoti secolari incardinati nella Diocesi di Faenza ‘ Modigliana;

b)      i sacerdoti secolari non incardinati in Diocesi, come pure gli appartenenti ad Istituti di Vita Consacrata o a Società di Vita Apostolica i quali, dimoranti nella Diocesi, ricoprono un ufficio a norma del can. 498 § 1, 2°, CJC.

 

  1. Spetta al Vescovo, quale Capo nativo del Presbiterio, convocare e presiedere il Consiglio Presbiterale. E’ altresì competenza del Vescovo stabilire l’ordine del giorno, anche dietro proposta di:

a)      uno o più membri del Consiglio Presbiterale;

b)      almeno cinque presbiteri della Diocesi.

 

  1. Il Consiglio Presbiterale della Diocesi di Faenza ‘ Modigliana è costituito da:

 

1. membri di diritto:

1.1. i membri del Consiglio Episcopale, di cui fanno parte il Vicario Generale, i Vicari Episcopali e il Segretario, Cancelliere della Curia Diocesana, se presbitero;

1.2. l’Economo della Diocesi, se presbitero;

1.3. il Presidente dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, se presbitero;

1.4. il Rettore del Seminario;

1.5. il Vicario di Faenza e i Vicari del Forese;

 

2. membri eletti e confermati dal Vescovo:

2.1. dieci presbiteri eletti a collegio unico dai sacerdoti di cui al n. 3 lett. a;

2.2. due sacerdoti eletti a collegio unico dai presbiteri appartenenti ad Istituti di Vita Consacrata o a Società di Vita Apostolica e residenti in Diocesi (cfr. 498 § 2 CJC);

 

3. membri designati dal Vescovo: il Vescovo si riserva la nomina di altri presbiteri fino ad un massimo di tre.

 

  1. Le sedute del Consiglio Presbiterale sono ordinate da un presbitero costituito stabilmente Moderatore. Il Moderatore viene eletto dai presbiteri componenti lo stesso Consiglio. Ha il compito di vigilare sul retto svolgimento dell’ordine del giorno, elaborato dalla Segreteria, di dare la parola e di moderare tutte le fasi dei lavori attraverso le quali lo stesso Consiglio coadiuva il Vescovo nel governo della Diocesi. Il Moderatore è membro di diritto della Segreteria. In caso di assenza del Moderatore costituito stabilmente spetta al Vescovo indicare fra i presenti alla seduta un presbitero che ne assuma temporaneamente le funzioni.

 

  1. Il Consiglio ha una Segreteria permanente. La Segreteria è composta da cinque membri. Ne fanno parte, oltre al Moderatore, quattro membri eletti dai presbiteri componenti il Consiglio, fra i quali il Vescovo designa il Segretario.

La Segreteria provvede alla convocazione, all’elaborazione dell’ordine del giorno in conformità a quanto stabilito dal Presidente (cfr. art. 4 Statuto), alla stesura dei verbali e alla preparazione dei materiali che possono essere oggetto dell’esame comune o di quello delle commissioni eventualmente costituite. 

 

  1. Il Consiglio può essere articolato in Commissioni di studio in cui le problematiche proposte vengono elaborate e redatte in bozze da sottoporre alla discussione collegiale. In tali Commissioni possono essere cooptati altri presbiteri, esperti nelle materie da sottoporre alla discussione, fino ad un massimo di un terzo dei componenti la Commissione stessa. I lavori delle Commissioni sono coordinati dalla Segreteria.

 

  1. Il Consiglio Presbiterale resta in carica per un quinquennio, ma può cessare per la vacanza della Diocesi a norma del can. 501 § 2 CJC.

 

  1. Dopo tre assenze ingiustificate il membro eletto (cfr. art. 5.2 Statuto) decade dalla funzione e viene sostituito dal primo dei non eletti fino al termine del mandato del Consiglio.

 

 

 

Appendice

 

Norme per la convocazione del Consiglio Presbiterale Diocesano e per il funzionamento delle Commissioni

 

  1. Convocazione

Con un preavviso di almeno una settimana, la Segreteria convoca il Consiglio Presbiterale Diocesano. La convocazione deve contenere;

a)      l’ordine del giorno;

b)      il luogo, la data e l’ora della convocazione;

c)      le relazioni o i materiali utili per la discussione.

Inoltre, è cura della Segreteria presentare i singoli argomenti all’assemblea consiliare.

 

  1. Commissioni

2.1. Di regola le Commissioni sono presiedute da un sacerdote designato dal Consiglio Presbiterale, qualora a tale funzione non sia stato delegato il Vicario Generale o un Vicario Episcopale.

 

2.2. Sarà cura del Presidente, di concerto con la Segreteria, stabilire il luogo, la data e l’ora della convocazione della Commissione e sovrintendere l’ordinato svolgimento dei lavori.

 

2.3. Qualora si ritenga opportuno acquisire i pareri delle diverse zone pastorali costituenti la Diocesi, sarà cura del Vicario di Faenza e dei Vicari del Forese raccogliere il materiale e trasmetterlo alla Segreteria.