Purchè se ne parli…

29-06-2012

Della Chiesa non si parla mai tanto, come quando se ne parla male, soprattutto ai giorni nostri e su certi giornali; immaginarsi poi quando ci può essere qualche motivo. Questo indubbiamente fa soffrire coloro che amano la Chiesa, perché vedono lo scandalo che si diffonde soprattutto tra i piccoli e i semplici. Mentre ai nemici della Chiesa basta che una cosa abbia qualche aspetto di verità, per giustificare la diffusione non solo della notizia, ma anche delle dietrologie, delle illazioni e della compiacenza nel vedere che anche loro sono come gli altri.

Detto questo però, resta da dire qualche altra cosa, perché c è di peggio per la Chiesa che il sentirne parlare male (ripeto, anche se con qualche ragione), che è il non sentirne parlare affatto, così da ignorarne l esistenza o favorirne l insignificanza. Purché se ne parli, lascia che se ne parli anche male. Sia ben chiaro che questo non è un auspicio, ma è un vedere le cose da tanti punti di vista.

S. Paolo nella lettera ai Filippesi dice una cosa del genere riferito a Cristo: Alcuni, è vero, predicano Cristo anche per invidia purché in ogni maniera, per convenienza o per sincerità, Cristo venga annunciato, io me ne rallegro (Fil 1, 15-18). È una logica strana, se si vuole, ma è fondata sul fatto che attraverso le notizie, anche quelle cattive, si fa conoscere una realtà che è importante nella vita della gente e delle comunità, realtà che si vorrebbe sempre perfetta nei suoi componenti (cosa impossibile, finché si tratta di uomini).

La cosa che impressiona (e alla lunga potrebbe far riflettere in senso positivo) è la capacità della Chiesa di trovare al suo interno la forza di condannare il male che vede nei suoi membri e la capacità di purificarli con una sincera conversione.

Quando la Chiesa scopre il male suo malgrado, non dice: che male c è, o: fanno così tutti, o: c è di peggio; e nemmeno cambia le regole morali, come qualcuno invece cerca di fare; il male va sradicato dovunque si manifesta.

E se ciò che viene diffuso non corrisponde a verità, l interessato può dolersene senza dimenticare ciò che ha già detto il Maestro al riguardo: Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

Con questo vorrei rassicurare coloro che soffrono per certe notizie: dobbiamo condannare la loro indebita diffusione e stare certi che le porte degli inferi non prevarranno contro la Chiesa di Cristo; l ha detto Lui stesso.

                                 + Claudio Stagni, vescovo