OMELIA per la S.Messa con i CRESIMANDI

Faenza - Seminario, 14 febbraio 2016
14-02-2016

Cari ragazzi e ragazze,

che vi state preparando alla Cresima o al Sacramento della Confermazione, l’inizio della Quaresima – quaranta giorni di preparazione alla Pasqua – ci fa riflettere sulle grandi scelte della vita. Con la prossima Cresima siete proprio sollecitati a compiere le scelta fondamentale di essere di Cristo e di vivere come Lui, con il suo Spirito d’amore. Al momento della futura Cresima sceglierete voi Gesù, confermando la scelta fatta dai vostri genitori per voi durante il Battesimo.

Il Vangelo di Luca, che avete appena sentito leggere, ci parla delle tentazioni che Gesù ha subito nel deserto, ove si era ritirato per prepararsi alla sua missione (cf Lc 4,1-13). Durante le tentazioni, Gesù decide come vivere, quali strade percorrere per salvare l’umanità, per essere fedele al compito che gli aveva affidato il Padre.

Considerare le tentazioni che Gesù ha affrontato e vinto è particolarmente istruttivo per voi che state preparandovi a sceglierlo con libertà e responsabilità.

Come ci insegna sant’Agostino, un grande santo della Chiesa dei primi secoli, non ci deve tanto interessare il fatto che Gesù sia stato tentato ma che Egli ha vinto le prove a cui è stato sottoposto. Le ha affrontate e le ha superate. Attraverso questa esperienza ha dimostrato di essere completamente innamorato di suo Papà, Dio, ed è stato fedele al compito affidatogli: redimere gli uomini, combattendo contro il male, sino a morire sulla croce, donando completamente se stesso.

Riflettiamo un po’ sulle singole tentazioni che Gesù ha subito e vinto. Guardando alle scelte fatte da Gesù, facendole nostre, diventiamo sempre più figli di Dio, fratelli dello stesso Gesù, persone complete, vittoriose sul male, luminose nel bene.

Nelle tre tentazioni Gesù non mercanteggia con il diavolo: tu mi dai, io ti do. Non scende a patti con lui. Non lo adora. Lo vince. Sceglie decisamente Dio, mettendolo al primo posto. Si mantiene fedele all’impegno di essere in mezzo agli uomini per insegnare a loro il mestiere di essere figli di Dio, per regalare a loro Dio, per aiutarli ad incontrarlo e ad innamorarsi di Lui.

La prima tentazione: «Se tu sei il Figlio di Dio, dì a questa pietra di diventare pane». Gesù rispose al diavolo: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo». In questa tentazione il diavolo propone di cambiare una pietra in pane, per spegnere la fame. Gesù ribatte che l’uomo vive anche di pane, ma non di solo pane. Senza una risposta alla fame di verità, alla fame di Dio e del suo amore, l’uomo non si può salvare.

Nella seconda tentazione il diavolo offre a Gesù tutti i regni della terra a condizione che si inginocchi davanti a lui per sottomettersi. Ma Gesù gli rispose: «Sta scritto: il Signore tuo Dio adorerai e a lui solo renderai culto». E così, Gesù tra il diavolo e Dio sceglie Dio, e cioè di obbedire al Padre. Non vuole allontanarsi da casa e sottrarsi all’amore di Dio. Il mondo lo si salva affidandosi a Dio, amandolo sopra ogni cosa, donandosi sino a morire. È la via dell’umiltà, dell’amore e della croce che redime e che cambia il mondo, non la via del potere per il potere.

Nella terza tentazione, il diavolo propone a Gesù di gettarsi dal pinnacolo del Tempio di Gerusalemme e farsi salvare da Dio mediante i suoi angeli, di compiere cioè qualcosa di sensazionale, per mettere alla prova Dio stesso, per vendersi alla logica del diavolo, per diventare potente. La risposta di Gesù è che non si deve usare Dio per i propri interessi, per la propria gloria e il proprio successo. Noi non dobbiamo dubitare di Dio e metterlo alla prova. È sicuro che ci ama. Tra i miracoli e Dio dobbiamo scegliere Dio. Per la nostra fede è più importante che crediamo in Dio. Più che chiedere miracoli dobbiamo chiedere Dio stesso. Nel mondo ce ne sono già tanti di miracoli, mentre c’è poca fede.

Le tentazioni di Gesù ci insegnano che come cristiani dobbiamo convertirci, scegliendo decisamente Gesù Cristo. Lui deve avere il primo posto nei nostri pensieri e nel nostro cuore. In questo momento di preparazione alla Pasqua e alla Cresima ognuno di noi deve chiedersi: che posto ha Dio nella mia vita? Penso di poter fare a meno di Lui? Durante questo anno giubilare sto vivendo il suo amore, facendo qualche piccolo sacrificio per aiutare i poveri nei quali devo sapere riconoscerlo? Dobbiamo scegliere il pane o Dio? E il pane e Dio, ma soprattutto Dio. Dobbiamo adorare il diavolo o Dio? Ovviamente, solo Dio. Dobbiamo desiderare da Dio prodigi o Lui stesso? Prima di tutto Lui, avremo anche i suoi prodigi.

Durante questa santa Messa in cui si rende presente Gesù Cristo per essere il nostro pane e la nostra vita, diciamogli tutta la nostra amicizia, facciamo comunione con Lui. Sua Madre ci aiuti a sceglierlo e ad amarlo sopra ogni cosa.