OMELIA per la CONSEGNA DEL CREDO ai CRESIMATI

Roma, Basilica di Santa Maria in Traspontina, 6 ottobre 2006
06-10-2006

Che cosa è accaduto nel giorno della Pentecoste? Lo Spirito Santo si è manifestato nella venuta sugli Apostoli con due eventi: le lingue di fuoco e la comprensione da parte di tanti stranieri delle meraviglie di Dio annunciate in un unico linguaggio.
Lo stesso Spirito viene partecipato a tutti, e in tutti accende lo stesso fuoco che illumina e riscalda; e nello stesso tempo lo Spirito ricostruisce l’unità dei diversi popoli attorno alle grandi opere di Dio, che ci ha amato fino a mandarci suo Figlio.
Voi nella Cresima avete ricevuto lo Spirito Santo, come gli Apostoli; in voi è stato acceso un fuoco che non deve spegnersi mai; avete in voi la possibilità di vivere da figli di Dio e di testimoniare le opere che Dio ha operato in voi. Lo Spirito di Dio agirà in voi, se voi saprete collaborare con lui mediante la vostra fede.
Con la consegna del Credo, che oggi vi viene fatta in Roma, accanto alla tomba dell’apostolo Pietro voi iniziate il vostro cammino per arrivare ad una professione pubblica della fede. Dovrete essere in grado di sostenere la vostra fede di fronte agli altri, nella comunità cristiana e nel mondo. A Roma vengono persone da ogni parte del mondo, figli tutti della Chiesa di Cristo; qui fate l’esperienza della universalità della Chiesa.
Nel Vangelo abbiamo sentito cosa ha risposto Pietro, quando Gesù ha chiesto: voi, chi dite che io sia? La risposta di Pietro non era solo una frase teologicamente esatta, ma era anche la ragione per cui seguiva Cristo, il Messia; lui stava già con Gesù da tempo, lo ascoltava e faceva quello che gli veniva chiesto; Gesù lo aveva già conosciuto, al punto di metterlo a capo della Chiesa. Poi Gesù continuerà la catechesi sulla sua vera identità, che andava precisata. Ma qui ci preme più quanto Gesù dice a Pietro sulla professione di fede: ‘Né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli’.
La fede è un dono dell’amore di Dio Padre; è un grande dono che va custodito, approfondito con la conoscenza delle verità di fede, e rafforzato con la testimonianza.
Giovanni Paolo II ha detto: ‘La fede si rafforza donandola’, in un impegno missionario, in una vita esemplare, nella consuetudine con il Signore Gesù mediante l’ascolto della sua Parola, la preghiera e i sacramenti.
Tutto questo trova consistenza nella gioia dell’appartenenza a Cristo, mediante la Chiesa e il gruppo di amici con i quali si vive nella parrocchia. Quindi l’impegno che oggi voi assumete, è anche molto concreto perché comprende la fedeltà al vostro gruppo e alla vostra parrocchia; chiedete di essere aiutati a vivere da cristiani nella Chiesa e per il mondo. Dalla risposta che voi saprete dare al Signore in questi anni, dipenderà la risposta che darete a Lui quando vi chiamerà a realizzare il progetto che Egli ha su di voi. E se saprete assecondarlo, avrete messo il fondamento per la vostra gioia.
Dio vi conceda di scoprire il suo disegno su di voi, e di collaborare a realizzarlo nella libertà a cui Cristo vi ha liberati