[giu 04] Omelia – Professione perpetua agostiniane

04-06-2022

Modigliana, Monastero di S. Maria Maddalena, 4 giugno 2022.

 

Care sorelle e fratelli,

questo che stiamo celebrando è un momento importante per il Monastero Agostiniano di S. Maria Maddalena, ma anche per la nostra Diocesi.

Sr. Maria Benedetta Mocanu O.S.A. emette la sua professione solenne tra le Monache agostiniane di S. Maria Maddalena davanti alla Superiora Madre Maria Lourdes Operiano. Promette di vivere in perfetta vita comune con le Sorelle, per cercare Dio e servire la Chiesa, secondo la Regola del Santo Padre Agostino e le Costituzioni dell’Ordine. Tutto questo avviene nella Vigilia della Pentecoste. Quale momento migliore, Suor Maria Benedetta, per seguire più da vicino le orme di Cristo Signore e per donarsi totalmente a Lui per accrescere la Santità della Chiesa?

Ringraziamo il Signore Gesù e lo Spirito d’amore che Lui ci dona!

Sono loro a sollecitare a fare della nostra vita un’offerta totale d’amore, a servizio della Chiesa e della trasfigurazione del mondo.

Sono loro a sospingerci a partecipare alla realizzazione della «nuova creazione», iniziata con l’incarnazione del Verbo di Dio.

Come ci ha detto San Paolo nella Lettera ai Romani, a motivo dell’incarnazione del Verbo di Dio, «tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto». «Non solo, ma anche noi – aggiunge l’apostolo Paolo – che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo» (Rm 8, 22-27). Ecco cosa avviene nel creato e nell’umanità, dopo l’incarnazione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Tutto, cosmo ed umanità, sono sottoposti ad un dinamismo di compimento, di trasfigurazione. In questo contesto quale è la missione della Chiesa? Essa è costituita da Cristo stesso come una comunione di persone, come un «noi», che vive in vista della realizzazione del Regno. La Chiesa non è una unità di persone per se stesse, bensì un popolo in comunione con Cristo avente la missione di fare sì che crescano figli e figlie di Dio che plasmano o che aiutano a plasmare frammenti di mondo e di storia secondo la figura della «nuova creazione», posta in atto da Cristo, iniziata con l’incarnazione e compiuta in Lui con la sua risurrezione.

L’umanità da Lui assunta è già definitivamente redenta e in Lui siede accanto al Padre nella gloria del Figlio risorto. Il cammino dell’umanità e della storia sono tracciati per sempre. Il Regno è in parte già realizzato in Cristo risorto.

Noi Chiesa, raduno per il Regno, siamo chiamati – religiose, religiosi, presbiteri, laici e laiche, vescovi e papi – a lavorare affinché tutto sia ricapitolato in Cristo, sia le cose della terra sia le cose del cielo. Cara Suor Maria Benedetta ecco ciò a cui sei chiamata a collaborare con la tua professione solenne. Così chi si consacra totalmente a Cristo e guarda incessantemente al suo volto di Risorto, si impegna, donandosi e pregando, a fare sì che l’umanità e tutte le dimensioni dell’umano assumano la misura alta del perfezionamento raggiunto dal Figlio che siede risorto alla destra del Padre.

Le religiose e i religiosi sono tutti chiamati con la loro consacrazione ad essere, per i loro fratelli e sorelle, segni profetici di una dedizione completa al Signore Gesù, Verbo incarnato, e alla Chiesa che è impegnata nel seguire la via tracciata da Cristo. Con la loro scelta di professione solenne i religiosi indicano a tutte le componenti del popolo di Dio la loro vocazione di servizio irrinunciabile al Regno di Dio veniente.

Grazie, care Monache, che proprio perché Suore di S. Maria Maddalena, ci sollecitate ad essere testimoni del Risorto e costruttori del Regno di Dio.

 

                                            + Mario Toso