Rioni, non solo Palio

Messagio del vescovo ai rioni di Faenza in occasione del Palio del Niballo

In queste settimane i rioni stanno già vivendo i primi impegni delle varie gare, che culmineranno nella disputa del Palio domenica 24 giugno. E un momento di fervore che coinvolge tutti in un modo o nell altro, ed è giusto viverne al meglio la partecipazione. Per i campioni significa esibirsi al meglio delle proprie capacità, per i sostenitori si tratta di fare il dovuto tifo di incoraggiamento, per tutti i cittadini c è l orgoglio dell appartenenza al proprio rione, soprattutto nel momento delle vittorie, in particolare per quella finale.Il breve messaggio che in questa occasione sono lieto di indirizzare a tutti coloro che si impegnano per il Palio, vuole essere un segno di partecipazione da parte mia all impegno che viene profuso tutto l anno da parte degli atleti, dei dirigenti e di tutti i rionali, e che in questa stagione del raccolto si vede maggiormente.Riflettendo sulla realtà che a Faenza tiene in piedi la vita attorno ai rioni, mi sono chiesto se c è la percezione della mission che tutto questo deve conseguire, per evitare di fermarsi a curare bene gli strumenti, senza tenere conto dello scopo che attraverso di essi si vuole raggiungere. Anche perché secondo me la stessa vittoria del Palio non può essere lo scopo di tutta l impresa, ma un mezzo per un obiettivo più alto. La cosa bella è che questo obiettivo si può raggiungere anche se uno non ci pensa; ma è chiaro che è sempre preferibile che vi sia coscienza di quello che si fa e perché lo si fa. In questo modo, tra l altro, si avrebbe sempre la misura per valutare se ciò che stiamo facendo è nel giusto oppure no. Su questo però sarà bene pensarci alla ripresa; adesso bisogna concentrarsi tutti sulla gara, perché anche quest anno il Palio sia una vera festa per tutta la città, e un momento bello di appartenenza per ogni rione.In attesa di vederci allo stadio e sul sagrato del Duomo, saluto tutti di cuore.

14-06-2007