Quando una firma aiuta

Messaggio in occasione della Giornata di Sensibilizzazione alla firma 8 per mille

Domenica 6 maggio è la giornata di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, in vista della firma per l’otto per mille in occasione della denuncia dei redditi. Qualche riflessione per motivare nuovamente questa giornata, e incoraggiare coloro che si impegnano per la sua animazione.
Soprattutto in questi tempi ci si rende conto come la sopravvivenza del sostentamento dei preti e l’aiuto alle attività della Chiesa siano affidati all’aria che tira nell’opinione pubblica. Non ci vuol molto a capire che basta una scelta della Chiesa presentata in modo fazioso dai grandi mezzi di comunicazione, perché possa cambiare il vento per ora favorevole, nelle firme per la Chiesa cattolica.
Ma non deve essere questo timore a motivare l’impegno d’informare i fedeli su questo tema. Si deve capire il significato del gesto, reso possibile dalla legge dello Stato, che consiste nell’esprimere il sostegno alla propria Chiesa, per le finalità che i cittadini hanno diritto di conoscere. Si rischia di avere il paradosso che le firme dell’otto per mille vengano fatte da coloro che sono informati dagli spot della TV, mentre chi va in parrocchia non ne sa molto di più.
Il servizio umile di coloro che diffondono il materiale preparato dal servizio nazionale e recapitato a tutte le parrocchie, l’intervento del celebrante che fa almeno un cenno alla fine della Messa, l’esposizione dei manifesti alle porte delle chiese sono mezzi semplici per animare una giornata che vuole formare una mentalità; è la mentalità della partecipazione attiva a tutti i livelli, come segno forte di comunione.
Recentemente è stato fatto un breve corso di formazione per i seminaristi teologi della nostra regione, al quale hanno partecipato quasi tutti gli invitati. In questa occasione ci si è accorti della scarsa conoscenza che c’è del nuovo sistema di sostegno economico alla Chiesa, e per molti è stata una scoperta gradita conoscere i principi ecclesiali che ispirano questo nuovo strumento, come la partecipazione, la solidarietà, la comunione e la corresponsabilità.
E’ necessario sperare che vengano superati i falsi pudori e il disinteresse (alla promozione, non ad avere i soldi), per un’azione cordiale di simpatia verso le nuove forme del sostegno economico alla Chiesa, che ci vengono invidiate da tutti i paesi europei, e che noi rischiamo di non sostenere come sarebbe giusto

10-05-2007