La missione, atto di amore per l’umanità

Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale

La Giornata missionaria mondiale è l’occasione per riflettere sul significato e il valore della missione nella Chiesa, perché a volte la si confonde con l’aiuto di promozione umana o con una attività di proselitismo.
La missione della Chiesa è sostanzialmente un atto di amore verso l’umanità, sia per quanto riguarda l’annuncio evangelico, perché risponde ad un diritto che gli uomini hanno di conoscere un eventuale loro salvatore, sia per i gesti di carità che vengono fatti per sollevare le principali sofferenze.
“La carità, anima della missione” è il messaggio per la giornata di quest’anno che il Papa ha indirizzato ai fedeli, dopo la sua enciclica sulla carità, per applicarne i principi all’attività missionaria. E’ infatti diffondendo l’amore come fondamento del rapporto con Dio e tra tutti gli uomini che si mette il seme per un cambiamento radicale della vita umana. Infatti il vero disastro che rovina il mondo è il peccato, l’egoismo, la violenza; tutte cose che devono essere vinte con il messaggio dell’amore e con l’aiuto della grazia attraverso la vita della Chiesa.
A volte si è tentati di vedere la necessità di aiutare le missioni partendo dalla miseria della gente, per risolvere situazioni di evidente ingiustizia. Questo è piuttosto il compito della politica, che ci vuole, ma non è proprio della Chiesa. L’annuncio del Vangelo invece arriva alle coscienze, cambia il modo di pensare e influisce sull’agire; e l’opera di carità è anzitutto condivisione della situazione degli uomini perché sono tutti fratelli.
E’ proprio partendo da questi principi che l’opera dei missionari continua, a cambiare il mondo, come quella dei nostri padri Giovanni Querzani e Giuliano Gorini, che vogliamo ricordare anche in questa occasione.
Il padre Giovanni Querzani il 21 ottobre a Brescia riceve il premio “Cuore amico”, perché, dice la motivazione, “nei 36 anni di vita missionaria nella repubblica democratica del Congo egli ha unito all’intensa attività sacerdotale un costante impegno umanitario, soprattutto nell’assistenza sanitaria e nell’azione sociale a favore dei più poveri”. E’ un riconoscimento che premia anche la generosità di quanti gli hanno aiutato a fare tanto bene, e attesta che senza una motivazione profonda non è possibile fare tutto questo.
Anche padre Gorini con le sue scuole sta facendo un’opera meravigliosa, soprattutto in questo tempo che la sua missione è insidiata e aggredita.
La conoscenza di alcune missionari ci deve però far pensare anche a coloro che non hanno nessuno che li sostiene, e possono confidare solo negli aiuti della Santa Sede. La Giornata missionaria vuole pensare a tutti, e le offerte raccolte devono essere versate all’Ufficio missionario della Diocesi per essere inoltrate a Roma; anche in questo modo si vive la Chiesa cattolica, che significa universale, perché si ricorda di tutti.

24-10-2006