Seminario. Inaugurati i nuovi locali della scuola Europa, “spazi per la formazione integrale”

Una grande festa per un patto educativo che ha coinvolto tutta la comunità. Venerdì 3 dicembre sono stati inaugurati i nuovi locali della scuola media Europa, ospitati all’interno del Seminario Pio XII. La cerimonia ha visto la presenza del vescovo Mario Toso, del sindaco Massimo Isola, del rettore del Seminario don Michele Morandi, e della dirigente scolastica dell’istituto Raffaella Valgimigli. È seguita poi la conferenza di Stefano Versari, capo dipartimento del Miur.

Una tappa di un cammino vocazionale

Quella di venerdì è stata una nuova tappa di un cammino che il Seminario porta avanti da sempre, nella sua vocazione, per la formazione integrale della persona. Tra queste tappe, l’inaugurazione, nel 2018, della biblioteca Cicognani, a cui è seguito il cortile interno inaugurato nel giugno scorso. Nel 2020 è stata inaugurata l’aula magna, intitolata a Francesco e Gabriella Bandini, luogo di confronto e dibattito. Inoltre all’interno del Seminario sono presenti diverse comunità, come la fraternità dei giovani universitari e lavoratori, o la Propedeutica. «Questa grande casa – ha sottolineato don Michele Morandi – è un luogo per l’incontro tra persone in un frangente che non è certo secondario nella vita: l’apprendimento, lo studio, la ricerca vocazionale, la ricerca di Dio, la vita fraterna. Una scuola, in questo luogo ora messo in sicurezza, è collocata nel posto giusto oltre che per la funzione anche per il segno che questa grande casa vuole essere per Faenza: la formazione integrale della persona, nello spirito del più autentico contributo che la comunità cattolica può offrire al mondo e alla società all’interno della sua missione”.

Le parole del rettore, don Michele Morandi

«Un raccontino tra tanti – prosegue don Michele -. Un vecchio in sella ad una bici ondeggiante, il giorno di Natale, l’anno scorso, ha suonato al campanello del seminario. Si è presentato dicendo: “sono un ex seminarista ho 91 anni, sono un bisnonno, mio nipote viene a studiare qui, so che fate le vetrate nuove: Buon Natale” e mi ha dato 50 euro. Vive una fatica la comunità cristiana a Faenza e in Italia? Sì, è fuori discussione – conclude il rettore -, ma finché ci saranno amicizie, rapporti e solidarietà radicati nei valori più autentici del nostro patrimonio culturale cristiano, anche tra istituzioni, possiamo guardare al futuro con occhi brillanti anche se incastonati in un viso a volte indurito dal lavoro che concede poca tregua: insieme è possibile. Questa scuola è segno che è possibile, perché, se lanciamo via interessi di parte e teniamo al centro l’essere umano, cercando di rispondere alle esigenze profonde del cuore, non ci possiamo sbagliare e costruiamo qualcosa di serio per il futuro dei nostri giovani».

Nota del Seminario sugli aspetti contabili

In relazione all’inaugurazione della scuola media Europa, il Seminario Vescovile Pio XII intende precisare quanto segue. «L’operazione della ristrutturazione dell’ala del Seminario locata al Comune di Faenza per la scuola media Europa – si legge nella nota fatta pervenire alla redazione – a fronte di spese preventivate di 4,2 milioni di euro fronteggiate con risorse proprie e con un mutuo che verrà pagato anche con il canone di locazione, vede raggiunto l’obiettivo di conservazione di parte del complesso del seminario e di un’offerta formativa variegata alla comunità faentina». A oggi la proprietà è riuscita a restare dentro la spesa prevista. Per fronteggiare i costi il Seminario ha acceso un mutuo, fino a 3,5 milioni di euro, che affronta con il canone d’affitto per il valore di 225mila euro per la scuola e 19mila euro per il parcheggio da 70 posti auto. «Sotto l’aspetto contabile – prosegue la nota – l’intervento si presenta sostenibile anche se il ritorno economico servirà al pagamento delle tasse, degli interessi sul mutuo e ad affrontare gli interventi di manutenzione straordinaria e imprevedibile che si presenteranno nei 25 anni di locazione». «Non un’operazione prettamente commerciale – precisano dal Seminario -, ma un intervento in condivisione e compartecipazione alla gestione educativa della comunità faentina perché a ben vedere il canone venticinquennale pagato dal Comune consentirà al Seminario di recuperare le risorse finanziarie impegnate compreso il mutuo acceso e il limitato utile residuo ad affrontare le necessità che si presenteranno».