“Gesù ci insegna questo, ad amare Dio anche nella sofferenza”. Giovedì 25 marzo il vescovo mons. Mario Toso ha fatto visita agli ospiti e operatori sanitari dell’Hospice Villa Agnesina di Faenza per dare la benedizione pasquale a quelli che sono testimoni contemporanei della parabola del Buon Samaritano. “Possiamo vedere il volto di Gesù tanto nella figura del Buon Samaritano quanto nell’uomo assalito dai briganti e lasciato solo lungo la strada – le parole del vescovo – e oggi lo possiamo vedere nei volti dei sofferenti, degli ammalati, degli scartati della società. Dio non vuole la sofferenza del Figlio, ma vuole che il Figlio lo ami con tutto sé stesso fino alla fine, anche nella sofferenza, ed è questo che Dio chiede anche noi. La parabola ci insegna questo: ad amare anche se siamo sofferenti i nostri fratelli e la nostra Chiesa”.
Hospice Villa Agnesina: oltre 10 anni di attività sul territorio faentino
Prendere in carica una persona in tutti i suoi aspetti: le cure palliative sono cure attive e globali per patologie croniche e inguaribili, che garantiscono il controllo del dolore assieme però ai problemi psicologici, sociali e spirituali sono dunque la priorità e di questo si occupa l’Hospice Villa Agnesina in via Castel Raniero 28, inaugurata nel settembre 2010 e che offre diversi posti a disposizione. «La storia di Villa Agnesina è partita molti anni fa – spiega Luigi Montanari, responsabile dell’Hospice – quello che facciamo è supportato dalla scienza, avendo un occhio sull’aspetto educativo delle persone. Al centro ci sono i bisogni delle persone». Agli ospiti viene dunque garantito un ambiente famigliare in cui vivere con il supporto di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e volontari Ior.