Il 17 settembre la Diocesi di Faenza-Modigliana e l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia celebrano la Giornata del Creato

L’enciclica Laudato si’ di papa Francesco ha posto in primo piano il problema della salvaguardia del nostro pianeta.
I segnali di allarme sulla sua conservazione e tutela si moltiplicano ogni giorno. Gli scienziati lanciano avvertimenti sui pericoli imminenti: surriscaldamento terrestre, scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento del livello degli oceani, scomparsa di arcipelaghi sommersi dalle acque. C’è un forte problema di sensibilità su questo tema che deve impegnare prima di tutto i paesi maggiormente industrializzati, a partire dai governi per arrivare al sistema economico delle imprese.

L’Earth Overshoot Day, in italiano Giorno del Superamento Terrestre, indica il giorno nel quale l’umanità consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell’intero anno. Nel 2021 questa data è caduta il 29 luglio e dal 30 luglio stiamo consumando risorse che la terra produrrà solo nel 2022.

Per questi motivi la Conferenza Episcopale Italiana, in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee, ha istituito la Giornata per la custodia del Creato che consiste in una giornata annuale dedicata a riaffermare l’importanza, anche per la fede, dell’ambientalismo, con tutte le sue implicazioni etiche e sociali. La ricorrenza ufficiale è il primo settembre, ma alle singole Diocesi viene lasciata l’iniziativa di sviluppare attività locali lungo tutto il mese.
Da anni la Diocesi di Faenza- Modigliana e l’Archidiocesi di Ravenna-Cervia organizzano un evento comune, alternativamente in un territorio o nell’altro: quest’anno si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Villa San Martino venerdì 17 settembre alle 18 e sarà gestita in collaborazione con la Coldiretti di Ravenna, i Carabinieri – Comando Gruppo Nucleo Forestale Ravenna, il Circolo Mcl di Villa San Martino, le Acli di Ravenna, il Cefal Emilia-Romagna e con la partecipazione delle Chiese Ortodosse.

Sarà un incontro di preghiera ecumenica presieduta da monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana e con la partecipazione di monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia. Seguirà un momento di ristoro al parco della sede Cefal Emilia-Romagna di Villa San Martino, a poche centinaia di metri dalla chiesa parrocchiale, offerto dalla Coldiretti di Ravenna e da Cefal.

Al momento di ristoro hanno dato la loro collaborazione aziende che si sono distinte per aver applicato buone pratiche a salvaguardia dell’ambiente, in particolare tre cantine: la cantina del Bufalo di Sant’Agata sul Santerno, la cantina Zini di Bagnacavallo e la cantina Cooperativa agricola Bagnara. Da segnalare anche la cooperativa sociale il Mulino di Bagnacavallo, che con il progetto Ortinsieme realizzato a Russi ha coniugato una iniziativa di riqualificazione di un’azienda agricola avviando un percorso di conversione al biologico con un progetto di housing sociale, dove alcune persone in situazione di fragilità sociale sono protagonisti di questo progetto volto alla tutela ambientale ed alla produzione di ortaggi biologici.

Flavio Venturi
incaricato Pastorale Sociale