Una giornata dedicata al cardinale Silvestrini, sabato 28 agosto messa a Brisighella presieduta dal vescovo

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A due anni dalla scomparsa del cardinale Achille Silvestrini, la Diocesi di Faenza-Modigliana e tutta la comunità di Brisighella vuole ricordarlo e celebrarlo come merita.

Pertanto, sabato 28 agosto a partire dalle ore 17.30, l’associazione la “Memoria Storica di Brisighella I Naldi-Gli Spada” organizza sabato 28 agosto un giornata celebrativa in onore di Don Achille, nel corso della quale sarà celebrata in collegiata, alle 18, la santa messa presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso. 

Nato nel borgo di Brisighella (comunità a cui rimase sempre legato) il 25 ottobre 1923, Achille Silvestrini entrò 19enne in seminario e conseguì la maturità classica presso il liceo Torricelli di Faenza laureandosi poi Lettere classiche presso l’Università di Bologna. Il 13 luglio 1946 fu ordinato sacerdote dal vescovo Giuseppe Battaglia nella cattedrale di Faenza; proseguì la sua formazione a Roma, dove conseguì il dottorato in utroque iure presso la Pontificia Università Lateranense (1953) e frequentò i corsi di perfezionamento presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica per la formazione dei diplomatici della Santa Sede.

Achille Silvestrini fu nominato cardinale nel 1988

Il 1º dicembre 1953 entrò a servizio della Segreteria di Stato della Santa Sede, dove si occupò delle relazioni con i paesi del sud-est asiatico; dal 1958 fu segretario personale del cardinale segretario di Stato Domenico Tardini e mantenne l’incarico anche presso il suo successore, Amleto Giovanni Cicognani (fino al 1969; lo stesso anche nato a Brisighella). Come responsabile dei rapporti con le organizzazioni internazionali fu uno dei principali collaboratori del cardinale Agostino Casaroli, di cui assecondò la politica di apertura e distensione verso i regimi comunisti dell’Europa orientale; partecipò a tutte la fasi della conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (1975), dai lavori preparatori a Ginevra (1973) alla riunione di Belgrado per verificarne l’applicazione; fu capo delegazione della Santa Sede alla conferenza dell’Onu sull’uso civile dell’energia atomica (1971) e alla conferenza sul Trattato di non proliferazione delle armi atomiche (1975). Dal 28 luglio 1973 fu sottosegretario della seconda sezione della Segreteria di Stato.

Nel concistoro del 28 giugno 1988 venne nominato cardinale diacono della diaconia di San Benedetto fuori Porta San Paolo e il 1º luglio successivo venne nominato prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, poi prefetto della Congregazione per le chiese orientali (24 maggio 1991) e gran cancelliere del Pontificio Istituto Orientale. Nel 1988 fu tra coloro che spinsero per la scomunica dei lefebvriani.

Il 29 gennaio 1999 venne promosso a cardinale dell’ordine dei presbiteri, mantenendo però lo stesso titolo; raggiunto il limite di età di settantacinque anni, il 25 novembre 2000 rassegnò le sue dimissioni da prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e nel 2003, raggiunti gli ottant’anni, ha perso anche il diritto di partecipare ai conclave come elettore. Il cardinale Achille Silvestrini era  dunque non elettore. Muore a 95 anni il 29 agosto 2019.