Don Stefano Vecchi nominato vicario del Vicariato Forese Est

Preso atto della morte del rev.mo mons. Vittorio Santandrea, fino al presente vicario foraneo del Vicariato Forese Est; per non lasciare vacante questo ufficio rilevante per la vita pastorale delle nostre comunità e, in particolare, per la vita e per il ministero dei presbiteri; il vescovo Mario Toso ha nominato il 23 gennaio scorso il rev.do don Stefano Vecchi vicario foraneo del Vicariato Forese Est per il prossimo quinquennio.

Il Vicario Foraneo fa parte di diritto del Consiglio Presbiterale Diocesano.

Vicariato Forese Est

Unità Pastorale “Unità e Speranza”: S. Apollinare in Russi, S. Maria in Pezzolo (Diocesi di Forlì-Bertinoro), S. Maria in Prada;
Unità Pastorale “Beato Antonio Bonfadini”: S. Stefano in Cotignola, S. Maria in Cassanigo, S. Severo in Serraglio;
Unità Pastorale “Madonna della Salute”: S. Maria Assunta in Solarolo, S. Maria in Felisio, S. Maria in Casanola, S. Michele in Gaiano;
Unità Pastorale “Reda, Bareda, La Pi ad Curleda”: S. Martino in Reda, Ss.mo Salvatore in Albereto, S. Maria in Basiago, S. Stefano in Pieve Corleto, S. Giovannino, S. Barnaba;
Unità Pastorale “Melograno”: S. Giovanni Evangelista in Granarolo, S. Giovanni Battista in Pieve Cesato, S. Andrea, S. Pietro in Vinculis di Fossolo.

I compiti del vicario foraneo

Il Vicario foraneo è il presbitero preposto al Vicariato foraneo. È nominato per cinque anni dal vescovo diocesano secondo il suo prudente giudizio, dopo aver consultato i chierici del vicariato interessato.

Il Vicario foraneo deve: promuovere e coordinare l’attività pastorale comune nell’ambito del Vicariato, animata da presbiteri, religiosi e laici; favorire il coordinamento pastorale del proprio vicariato sostenendo l’azione delle Unità pastorali, ponendo particolare attenzione alla comunione fra i chierici del proprio distretto; avere cura della vita dei chierici del vicariato per quanto attiene il carico del loro ministero, delle condizioni della vita domestica e della salute; vigilare sulla corretta celebrazione delle azioni liturgiche, sulla custodia dei luoghi sacri e delle suppellettili, sulla corretta tenuta dei libri parrocchiali, sulla cura della Casa canonica, sulle corrette amministrazione e manutenzione dei beni parrocchiali.